Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

De Providentia et de Libertate

Si occupa di noi umani la pronoia o providentia? Vi è qualche fatto consequenziale tra il male che viene fatto da qualcuno, ma proprio in conseguenza di tale male fatto proprio su lui stesso, vale a dire ci sono punizioni, in qualche modo, luogo e tempo, oltre a quelle che potrebbero applicare le leggi umane, in presenza di un reato di cui si sia accertata la responsabilità e la colpa? Quare aliqua incommoda bonis viris accidant, cum providentia sit, cioè per quale…

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Cambiamenti e discontinuità

Caro lettore, il lavoro, e quindi la vita umana, cambieranno ancora. Come è naturale che sia. E radicalmente. Non perché lo sostiene Jeremy Rifkin da qualche decennio, ma perché se ne intravedono le vestigia, i segnali ancora deboli, ma ben visibili. Finirà il lavoro di massa (sta già finendo), con buona pace dei sindacati generalisti, “di classe”. Ad esempio il mio lavoro “di massa” è già finito da quasi vent’anni. Forse sono un prodromo. Ogni giorno io cambio mediamente almeno tre aziende,…

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La crisi della relazione nel tempo della comunicazione

  Il rischio di questi tempi è quello di scambiare la comunicazione con la relazione. Soprattutto i giovani stanno vivendo una stagione in cui il mezzo sostituisce il sentimento, il telefono la parola, il messaggio lo sguardo. Bisogna parlarne insieme, per capire come andare avanti recuperando i tempi e gli spazi del dialogo. Il mezzo non dà la libertà, né la distanza può regalare verità: questa si nasconde negli interstizi del dolore, della vita, della mancanza e del ritrovamento, del…

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Dove finisce la mente…

…e comincia il resto del mondo? Il bel titolo di un libro di Michele di Francesco e Giulia Piredda, pubblicato da Mondadori Università Milano (2013) mi incuriosisce. Già Descartes riteneva che il punto di contatto tra res cogitans (cioè l’io e Dio), e la res extensa (cioè il mondo), fosse una ghiandola  detta pineale posta nel lobo frontale. Ma il grande René usava il suo metodo intuitivo-deduttivo per una scienza certa ed evidente, con i mezzi del  suo tempo.

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Neuroni e giudizio morale

Quando l’uomo compie un atto, buono o malo che sia, la domanda concerne la sua libertà. E’ dato acquisito che la sua responsabilità sia proporzionata alla libertà esteriore ed interiore di cui dispone. Il libero arbitrio è la misura della responsabilità morale. Vi sono però anche altre teorie morali, meno spirituali e più materialistiche, si potrebbe dire. Un caposcuola di queste è senz’altro David Hume, che ai nostri giorni ha non pochi emuli. Si potrebbe dire che Hume è…

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Definizioni, determinazioni, pigrizie mentali

Ascoltiamo quotidianamente cose che ci dicono molto della “natura umana“, ma a volte non stiamo attenti, preferiamo lasciar perdere, specialmente quando chi parla è potente, e potrebbe infastidirsi delle precisazioni, ritenendole pedanteria fastidiosa e noiosa. Come quando si parla del tempo come dimensione esistenziale e fisica. Oppure metereologica: ognuno si imprigiona da solo nello stereotipo del caldo/freddo o del-tempo-che-passa. Ineluttabili tutte e due (o tre) le dimensioni, e perciò immeritevoli di commenti. O quando si parla della responsabilità. Ne I…

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La mano e la mente

Sappiamo dai neuropaleoantropologi che la conformazione prensile della mano e il progressivo ergersi nella stazione eretta ha portato l’animale uomo a diventare quella “bestia che è“, intelligente, autocosciente e (im)morale. Ora, anzi da qualche decennio questo signor homo sapiens sapiens sta sostituendo progressivamente il lavoro manuale con automazioni, servoassistenze, informatizzazione e così via… Buone cose che stanno riducendo radicalmente (quasi annullando) la fatica fisico-muscolare, e velocizzando molti processi, anche noiosi e a volte stupidi. Ma c’è un pericolo, come…

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Felicità o serenità nella realtà del presente?

Caro lettore, qualche anno fa scrissi un libro con la mia amica psicologa e pedagogista Anita Zanin “Educare all’infelicità“, una specie di manuale per genitori, nonni e insegnanti, che ebbe ed ha un certo riscontro in giro. L’assunto principale, tuttora valido, era che occorre una qualche formazione ad una vita equilibrata. Il termine “felicità” ci stava perché è sulla bocca e nella mente di molti (quasi tutti?) come sinonimo di mancanza di problemi, di serenità, di continuità in una…

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De stupiditate

Innanzitutto, caro ospite, una bibliografia ponderata in tema di stupidità: V. Andreoli, Le nostre paure, BUR, Milano 2012, pp. 107-125; R. Musil, Sulla stupidità, Archinto, Milano 2001; A. J. Marina, Il fallimento dell’intelligenza. Teoria e pratica della stupidità, Longanesi, Milano 2006; F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov, Einaudi, Torino 2003, p. 340; C. Maria Cipolla, Allegro ma non troppo. Le leggi fondamentali della stupidità umana, Il Mulino, Bologna 2007; G. Livraghi, Il potere della stupidità, Monti&Ambrosini, Trento 2008; F. Betti, Le…

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Libertà, incertezza e ricerca

Che bello lo spazio della ricerca, della critica, della navigazione anche impervia lungo le rotte del pensiero. Salvatore Veca ne parla in L’immaginazione filosofica e altri saggi (Feltrinelli), proponendo l’itinerario della riflessione come un girovagare sistematico nell’incompletezza, nell’incompiutezza e anche nell’incertezza, pur essendo la verità meta sempre agognata. Ma una verità come irradiarsi parziale e luminescenza rapsodica, intermittente, di una chiarità delle cose e dei concetti, e della loro corrispondenza, come un’interpretazione infinita, una philosophia perennis. Un apparire e uno scomparire dell’essere…

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