“Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni (…)” (Marco 2, 1-12). Sappiamo dal racconto di Marco che i parenti e gli amici di un paralitico lo presentarono a Jesus calandolo dal tetto. L’apertura del tetto non doveva essere molto difficile a quei tempi e in quel tipo di abitazioni fatte di fango e paglia. Il Maestro vide la loro fede e disse al malato “Figliolo ti sono rimessi i tuoi peccati“. Ma come, cominciano a mormorare…
notula
L’assurdo e l’impensabile
Vi capita mai di ascoltare un politico o un opinion maker sbracciarsi definendo una tal cosa “impensabile”, e così catturando l’attenzione dell’uditorio? A me spesso. L’impensabile non esiste, perchè tutto in quanto qualcosa, anche il nulla, anche il pensiero-di-un-pensiero-vuoto-di-concetti è pensabile. Si parla spesso a vanvera. L’impensabile non esiste in alcun modo, a meno che non si ritenga che ciò che non piace o che non si condivide non sia neppur pensabile, perchè in qualche modo offenderebbe il pensiero…
… leggendo Platone
dal cap. XIV[1] Socrate (dice) a Glaucone: “ (…) quando, credo, uno stato democratico, assetato di libertà, è alla mercè di cattivi coppieri (magistrati, politici) e troppo si inebria di schietta libertà, allora, a meno che i suoi governanti non siano assai miti e non concedano grande libertà, li pone in stato d’accusa e li castiga come scellerati. (…) Non è inevitabile che in uno stato siffatto il principio di libertà si allarghi a tutto, e così vi…
Libero nella Verità
Fin da ragazzi diciamo spesso: “Faccio quello che voglio, perché sono libero“. E’ già stato molto trattato il tema della libertà esaminandone le varie accezioni nella storia del pensiero, inteso come libero arbitrio (sant’Agostino, Erasmo da Rotterdam, frate Martin Lutero), e dei costumi. Analizziamo ora proprio l’espressione sopra scritta. Cosa significa faccio quello che voglio, ed é poi vero che quello che voglio faccio? Si intuisce immediatamente che non é possibile in assoluto fare quello che si vuole, neppure…
Il Silenzio della neve
Siamo malati di chiasso. Fino all’ottundimento. Di questi tempi è una conquista un poco di silenzio quotidiano, a meno che non lo si cerchi e trovi, ed è piacevole ristoro, in alta montagna o in qualche borgata silenziosa, disabitata, o in campagna. Il silenzio sta dove non sta l’uomo. E questo è preoccupante, perchè il silenzio è costitutivo della vita umana. Si tace quando si ascolta, quando si pensa, quando si medita, quando si prega, quando si ama. Si…
Querido Alberto …
… hola, hoy he eschuchado la noticia de tu descalificación de dos aňos. Estoy melancólico para ti, porqué tu eres un grande campeón y tus empresas me han siempre emocionado. El ciclismo esta en mi corazon desde mi padre me decia de los grandes ciclistas de su tiempo, como Ottavio, Costante, Alfredo, Fausto, Gino, Fiorenzo, Hugo, Louison y Jacques. Hasta a Eddy, el mas fuerte. Yo personalmente recuerdo Felice, Bernard y Miguel de Pamplona, el mas grande de Espaňa antes de…
Evidenza, Certezza e Fiducia
Nicla Vassallo studia opportunamente il valore della fiducia nel campo cognitivo ed epistemologico La fiducia è la base di ogni transazione tra gli esseri umani, la base delle negoziazioni contrattuali, a partire dal mondo del lavoro. Se viene meno la fiducia, viene meno la relazione, il rapporto, vi è separazione, distanziazione, abbandono. Il contratto di lavoro si fa nullo. La fiducia è la base della conoscenza per comunicazione di notizia, e fonda anche la certezza in-evidente. Se…
Filosofi d’inverno a Santa Marta
Le colline sono tutt’intorno, il vento va e poi ritorna. Scorrono immagini verso Fiesole, al di là degli ulivi. Voci s’intrecciano tra i piccoli gruppi intirizziti. Ci si chiede come lavorare nel mondo, col pensiero. Come si può comprendere meglio la vita col pensiero. Si constata la sua crisi, del pensiero, nel mondo. Occorre tempo per parlare, perché il discorso si porga in una distensione sufficiente, in una ostensione durevole, altrimenti il senso sfugge, o meglio, fugge dalla…
I cancelli dell’Eden, o della via pulchritudinis
In Genesi (1, 4.10b.12b.21b.25b.31) un termine unico, tov, sta a significare “buono e bello“, come per dire che la bontà e la bellezza coincidono: “… e Dio vide che era cosa bella e buona …”. Si può dunque dire che secondo le Sacre Scritture l’estetica, intesa come fondamento, precede e illumina addirittura un’etica fondata sull’uomo. Infatti, anche nel linguaggio corrente si è soliti dire, ad esempio, della restituzione di un portafogli perso da qualcuno: “è un bel gesto“. Si dice bello…
Tra Umiltà e Superbia
Umiltà e Superbia sono la virtù e il vizio che stanno ai due estremi dell’organismo spirituale dell’uomo. L’Umiltà è frutto di una paziente conquista dell’anima, quando l’uomo riesce a uscire da se stesso e a guardarsi come oggetto, rilevando così le proprie pecche e limiti. Dall’interno, invece, ci si può solo specchiare narcisisticamente compiacendosi di se stessi. Ho in mente volti, modi e frasi di “non-umili” o falsi modesti, modalità esistenziali che spesso concettualmente coincidono. Avete presente il personaggio di Uriah…