Un misto di gioia e preoccupazione (maggiore quest’ultima per ora) attanaglia il cuore osservando da lontano(-vicino!) lo que està sucediendo en el Norte de la Africa, y en la peninsula arabica, en los paises arabos que estan muy cerca de nosotros. Mi trema un po’ il cuore. Un tumulto confuso, al pensiero che constata come ciò che sembrava immobile e come imbozzolato in una realtà fissa e intangibile. Invece sta venendo scossa dall’interno. Vi sono rivoluzioni e manifestazioni di popolo.
notula
Anima della Terra
11 marzo 2011. 8.9 Richter in Giappone. La terra trema e il mare tonante risucchia ogni cosa. La natura matrigna -leopardianamente- si rivolta contro chi la invade. I cultori del caso, da La Mettrie e Morelly a Monod, a Hack, a Odifreddi, si guardano intorno senza stupore: per loro accade, può accadere, accade. E allora? Non vi è finalità, non vi è disegno. Nulla. Ogni cosa, ogni moto è frutto del caso, dello scontro imprevedibile di vettori e…
La Violenza informatica
Ricevi una e-mail o, peggio, un sms, allibisci, barcolli, come colpito da un diretto al mento di un grande pugile degli anni ’60 o ’70. Un campione del mondo, di quelli nati nei suburbi di una città sudamericana o italiana. Josè “Mantequilla” Napoles o Nino Benvenuti, Josè “Manos de piedra” Duran, Ray “Sugar” Leonard o Marvin Hagler “The Marvellous“. Invece è solo un messaggio, cui devi rispondere, ma tu non eri in guardia, ti ha colpito e basta … e tu…
La Speranza del Pensiero
Ogni giorno le cronache ci portano notizie tremende. La rete, i social network e le televisioni monitorano il mondo in real time … e tu vedi ciò che accade ieri a Brembate di Sopra e a Tripoli: Yara e Gheddafi. In ambedue i casi c’è una povertà di pensiero: nell’assassino di Yara e in Muammar. L’origine del male, anzi il peccato originale che genera il male nell’uomo è il-non-uso-del-pensiero. L’assenza di pensiero favorisce la semplificazione e il sadismo. Naturalmente esiste anche…
I Cavalieri del Cielo
Ero ragazzo, forse dodicenne, quando mi misero in mano un libro un po’ scassato, con la copertina sbrecciata, dove si indovinava un disegno. Cavalli al galoppo contro carri armati. Mi ero immerso nella lettura e in mezzo pomeriggio l’avevo letto. I cavalieri del cielo. Narrava la storia dell’ultima carica della cavalleria polacca, nel settembre del ’39, contro i carri Tiger della Wehrmacht, che avevano passato il confine e rotolavano verso Varsavia. Ricordo ancora i nomi di quegli eroi: sergente…
La Vocazione di Simone
Vive 34 anni, una Vita brevis, Simone Weil, ebrea francese, vuole lavorare anche in fabbrica (alla Renault), per capire la condizione operaia, dopo aver studiato filosofia e averla insegnata in diversi licei della profonda provincia. Organizza corsi di formazione per lavoratori, senza smettere di studiare Platone e i pensatori greci, cui imputa solo il demerito di non aver mai saputo dar valore al lavoro umano, ritenuto da tutti costoro “cosa da servi o da schiavi”. Fugge in America nel ’42 per evitare…
Il Lògos che scorre nelle viscere
Allieva di Ortega y Gasset, Maria Zambrano (1904 – 1991) vive transfuga dal franchismo dopo il ’39. Cile, Messico, Parigi, Cuba, Portorico, Roma e infine Madrid, fino alla scomparsa. Conosce nel tempo Sartre, Camus, Cioran, Elena Croce, Carlo Emilio Gadda e Elemire Zolla. Per lei: (…) Il pensiero, a quanto sembra, tende a farsi sangue. Per questo, pensare è cosa tanto grave. O forse è che il sangue deve rispondere al pensiero … come se l’atto più puro, disinteressato compiuto dall’uomo dovesse…
La Fragilità del Bene
L’Umano pecca e commette reati. E’ preda (captus, e perciò captivus) di vizi e tendenze malvage. Deve combattere duramente per riuscire a liberarsi, almeno di tanto in tanto, della costrizione del male. Spesso spegne la luce della coscienza con la superficialità e il narcisismo. L’autostima debordante fa il resto, illuminando la persona di una luce livida. Il Bene, invece, è fragile, cagionevole, facilmente perdibile. A volte è nascosto, inevidente, restio a mostrarsi nella sua trasparenza epistemica. Il Bene spesso non…
Mexico senza nuvole
Estamos de nuevo en Mexico. Bajo del alto cielo y azul del Tropico del Càncer. Il jet lag si fa sentire, ma in una settimana dobbiamo fare molte cose per lo sviluppo dell’azienda, che raddoppierà nel corso del 2011. Nuove persone, nuovo stabilimento, nuovi prodotti. Di notte, verso le 2 mi sveglio e mi vedo un film, e poi dormo di nuovo fino alle 6. Accompagno una mattina i dirigenti locali nella fase di inserimento di tre giovani, ventenni, tecnici professionali.
Dei Diritti, uno scivolamento semantico
La constatazione di una “crisi culturale[1] strutturale”, la quale è costituita da più elementi: crisi di identità individuale e sociale, incertezza sul futuro, declino demografico, etc., dà conto di una prima, attuale “circolarità negativa” visibilissima, che si può ritenere -nel contempo e reciprocamente- causa/effetto di assoluta evidenza. Questa “circolarità negativa” si manifesta nel modo di essere delle persone, nelle loro incertezze, nel disorientamento diffuso, nella difficoltà di comprendere i macrofenomeni della mondializzazione e del rimescolamento etnico-religioso-culturale in atto, e, infine,…