Oltre all’ospite-ospitante Salvini, l’ungherese Viktor Orban è l’unico degli ospiti della Lega a Pontida, che governa, mentre tutti gli altri, presenti in corpo (l’olandese Wilders) o in anima (Marine Le Pen), pur avendo ottenuto un risultato buono alle ultime Elezioni europee, “non toccano palla”, cioè non governano. (Steve Bannon) Fanno parte tutti del “partito trumpiano mondiale”, che si “attacca” fervorosamente – da tempo – ai valenki di Vladimir Vladimirovic Putin. Ne vedremo gli sviluppi dopo il 5 novembre p.v. (data…
politica
L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Se si cede all’emozionismo si cede all’incapacità di ragionare e in politica, ad esempio, vince, non l’etica politica, ma l’ideologismo, che non riflette sui fatti reali, ma si basa sulla militanza che è costituzionalmente incapace di giudicare i fatti
“Emozioniamoci!” (sempre, comunque e dovunque)… potrebbe essere uno slogan dei tempi nostri. (emoji) L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, che gli autori classici definivano moti primi-primi, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Ripeto il titolo per introdurre il seguito. Le emozioni rappresentano una parte fondamentale dell’esperienza psicologica e morale dell’uomo: essi sono…
Il tromboncino e la bellona
Ogni tanto bisogna accettare il “faceto”, siccome ci si interessa quasi sempre del “serio”. I classici greci e latini (a partire dai grandi Aristofane e Plauto, fino alla raccolta di barzellette chiamata Philogelos), prima ancora degli umoristi medievali (ad e. Giovanni Boccaccio e Franco Sacchetti) e moderni del ‘600 à la Rabelais, ci insegnano come l’umorismo sia necessario alla vita spirituale quanto le più seriose riflessioni filosofiche. Quando Oliver Hardy (Ollio), oltremodo stupito della stupidità del suo sodale…
Non per CASO, ma per CAUSE, è morta Sharon Verzeni! “Ho ucciso Sharon per caso. Sono uscito con quattro coltelli per uccidere”, questo ha detto ai Carabinieri Moussa (Mosè) Sangare. Nessun movente. Dobbiamo smettere con le lacrime di coccodrillo. Quest’uomo era stato già denunziato per maltrattamenti alla sorella, ma nonostante il “codice rosso”, normativa esistente, nessuno l’aveva fermato. La politica si è già collocata sul versante delle polemiche, tra chi dice, ad membrum canis, che “comunque è un nero, e quindi non occorre aumentare l’italianità di quelle genti”, e chi invece passa subito a diagnosi psico-morali giustificatorie, dicendo che “bisogna anche tenere conto del disagio dell’assassino”. E intanto i signori Verzeni e Sergio Ruocco ascoltano l’indecenza, tra quasi nessuno che mostra la loro dignità e forza morale. Io non credo nel “caso”, ma nelle “cause”, e, neanche il tempo di pubblicare questo pezzo che giunge notizia della strage familiare di Paderno Dugnano, commentata in tempo reale dai “sapienti” Crepet e Mancuso
Italiano di origine maliana, già narrano le cronache. A Terno d’Isola, nella notte tra il 29 e il 30 luglio ultimo scorso questo disgraziato criminale consapevole ha ucciso Sharon Verzeni, donna di trentatrè anni. Si chiama Moussa (Mosè) Sangare. (Sharon Verzeni) Criminale e disgraziato. Criminale perché autore di un deliberato crimen, il più grave che un essere umano può commettere, l’omicidio, che a sua volta ha diverse gradazioni e aggravanti: a) se è di un proprio caro o no,…
Chi tra le persone che fanno politica ai nostri giorni è dotato di “gravitas”, l’antica virtù latina che significa “misura” e “compostezza”? Una virtù di cui erano provvisti politici come Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. Caro lettore, forse che individui questa virtù in qualche politico odierno? (domanda retorica, ahimè!) E che diciamo della dignitas e della veritas? Sono virtù diffuse o no?
La gravitas (in particolare: dignità, serietà e dovere) è una delle più antiche virtù romane che la società prevedeva fosse in possesso degli uomini, insieme con Severitas, Veritas e Virtus. Severità, Verità e Virtù. Nientemeno. (l’Imperatore Cesare “Ottaviano” Augusto) Il termine gravitas non deve essere confuso con “gravità” inteso come importanza in negativo, anche se i due termini hanno una comune etimologia: entrambi derivano infatti dal termine latino “gravis” indicante pesantezza. L’immagine iconica dell’imperatore Augusto rappresenta assai bene questa gravitas. Proviamo ad analizzare le posture e i linguaggi…
“Io non so che cosa ha detto, ma non mi interessa”, ha risposto Myriam Fatime Sylla a chi gli ha chiesto un parere sull’ennesima insensatezza uscita dalla bocca di Roberto Vannacci
Un’Italia multietnica, giovane, donna e vincente, è quella uscita dalle Olimpiadi 2024 di Parigi, su cui ho scritto abbastanza, di mente e di bile. Ora cambio registro, senza dimenticare, però, la mente raziocinante e la bile fluorescente, che si attiva quando intercetto la stupidità malvagia o la malvagità stupida, un quasi poetico chiasmo. So che quelli che definiamo “cattivi”, non nel senso etimologico per cui sarebbero semplicemente dei “catturati” (cf. l’aggettivo participiale latino “captus”, cioè catturato), dei prigionieri di qualcosa…
Le “MACRONIADI”. Avverto il mio gentil lettore che questo è un pezzo abbastanza malmostoso, per cui può anche evitare di leggerlo. Sono state “Macroniadi”, più che Olimpiadi, peccato per la Senna, fiume inadatto che secondo Macron, la sindaca Hidalgo e c. avrebbe dovuto ospitare gare regolari. E allora: “grandeur” o “méchanceté” (modestia, meschinità…) in questa Francia olimpica? E infine: è possibile che ogni cinque parole i commentatori non riescano a dire che “emozioni, sei emozionato/ a, emozione totale, andiamo a emozionarci”, etc., solo e solamente “emozioni”? Sì, è possibile, perché un lessico assai impoverito e la cultura media delle persone ha oramai introiettato che “tutto è emozione”, MA NON E’ VERO!!! C’è anche il PENSIERO, la RIFLESSIONE, l’INTELLIGENZA, la RAGIONE, l’UOMO e la DONNA TOTALI, che NON SONO SOLO EMOZIONI, parbleu! Un tanto non solo per l’autorità di ARISTOTELE, di EPITTETO, maestro stoico, di KANT, ma anche perché ne è è convinta un’eroina della vittoria nel volley donne, CATERINA BOSETTI, la quale ha affermato coram populo: “CE L’ABBIAMO FATTA PERCHE’ ABBIAMO ZITTITO LE NOSTRE EMOZIONI”, ecco, vivaddio!!!
Olimpiadi perse dall’Italia per la dabbenaggine grillina, perché si sarebbero potute tenere a Roma. Ho iniziato a scrivere il testo all’inizio dei Giochi, ma lo completerò (lo ho completato), ovviamente, e lo pubblicherò (lo ho pubblicato) ad Olimpiadi ultimate, lo dico subito, con sentimenti misti tra rabbia, delusione ed entusiasmo per gli Italiani e le Italiane combattenti, e anche per l’insieme di fatti che hanno costituito i Giochi Olimpici di Parigi del 2024. E ancora di più per l’organizzazione e…
L’America dopo Joe Biden
Ovviamente quanto scrivo in questo pezzo è da accogliere come un mio contributo personale in qualità di “cultore della materia”, poiché, per quanto capisco di politologia generale e di relazioni internazionali, a mio avviso, (il declinante, ma meritevole di grande rispetto) Joseph “Joe” Biden è stato uno dei migliori presidenti americani del secondo dopoguerra, assieme a Dwight Eisenhower, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson (ebbene sì, anche Johnson, che legiferò sui diritti civili e sul welfare, trovandosi la guerra del…
Negli sport: esaltare o umiliare, privilegiare o essere giusti nel giudizio
Si tratta di un’alternativa sempre presente nelle storie piccole e grandi dell’uomo. Il Tour de France appena concluso offre diversi spunti di riflessione, soprattutto sui due o tre principali protagonisti della grande corsa a tappe, che sono i tre ciclisti più forti al mondo nell’attuale momento storico di questo popolare sport, che io amo in modo particolare per l’imprinting che mi diede (diciamo per “genetica spirituale”) mio padre Pietro. Parlo di Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Remko Evenepoel. Mio padre…
Una domanda, compagno Fratojanni: se l’onorevole Salis, sfondando la porta, venisse a impadronirsi a nome di terzi bisognosi, di casa sua, onorevole deputato, lei cosa direbbe, cosa farebbe? Ebbene, le case milanesi di cui si parla appartengono a privati cittadini… stiamo forse abolendo la proprietà privata che, lo so dalla teologia e dalla filosofia morale classiche, non è un “assoluto” etico-giuridico (io lo saprei argomentare dialetticamente… e lei? e l’onorevole Salis? Dubito fortemente, ascoltandovi), ma comunque non può essere messa in discussione da un’iniziativa privata come è un’occupazione abusiva. O no? E, guardi, io ho una sensibilità non inferiore alla sua per i senza tetto, stia tranquillo. Potrei aggiungere qualcosa di biografico, ma non lo faccio
Articolo 42 della Costituzione della Repubblica Italiana La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. (Tommaso d’Aquino) La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti [cfr. artt. 44, 47 c. 2. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata…