Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Di babbei e di criminali: idiozia, cretineria, stupidità o malvagità? Tutte e quattro, caratteristiche morali / comportamentali molto diffuse in varie situazioni: 1) i fatti di Braies, 2) come si racconta la guerra, 3) lo spettatore c.ne della Roubaix, 4) Isis, 5) Anpi, 6) i “premiati” di Bucha e, 7) il mainstream idiota dell’esclusione dai tornei dei tennisti russi

A volte mi prende una collera tremenda, per ragioni diverse. Ne elenco alcune, relative a fatti o comunicazioni di questi giorni. Sul fatto di Braies. Oooh, almeno ora un Procuratore della Repubblica si è mosso, aprendo un fascicolo su quei due miserabili genitori che sono andati sul ghiaccio con il bimbo di tre mesi: spero che li condannino almeno a pagare il costo dei due elicotteri che si sono mossi per la loro idiozia: mi pare costino almeno 20.000 euro.

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Eresie e scomuniche

Le eresie sono delle scelte, dal verbo greco airèo: e dunque àiresis, che significa scelta, come sostantivo. Pertanto, ogni volta che facciamo una scelta siamo – formalmente – eretici rispetto alla scelta di un altro che invece, in democrazia, è libero di scegliere diversamente da noi; diversamente avviene se si sceglie in modo contrario alle scelte ufficiali in un sistema che impone con leggi, regole e relative sanzioni per chi violi le leggi stesse, come gli assolutismi di ogni genere,…

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La Via Crucis di papa Francesco

Venerdì Santo Il giorno del Sacrificio di Cristo sulla croce, il giorno dell’esecuzione capitale di quest’uomo, dell’Uomo-Dio secondo la nostra dottrina cristiana. La truce vicenda è raccontata nei quattro vangeli canonici secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni con toni e modi differenti, sui quali qui non mi soffermo. E’ ricordata da san Paolo nelle sue lettere alle varie città e territori che si andavano “cristianizzando”. E’ commentata da migliaia di autori: teologi, esegeti, biblisti, catechisti, scrittori e divulgatori di vario…

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Due leader – in modo diverso – un po’ confusi: il papa e Conte (Giuseppi), “leader” si dice, il primo per posizione oggettiva (è il “Papa”), il secondo tra virgolette, cioè secondo il “segno logico” delle virgolette, per modo di dire: “leader”, perché contrastato al suo interno da uno che è più “leader” di lui, Dimaio, e quindi non-leader

Papa Francesco è un po’ confuso sulla guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Probabilmente è anche un problema linguistico: pensando lui in lingua spagnola, non riesce a cogliere le sfumature dell’italiano, per cui il suo linguaggio, il suo codice espressivo è a volte impreciso e quindi confuso. Secondo: ho l’impressione che la sua preparazione culturale sulla storia contemporanea e sulla storia dell’Europa sia un pochino carente. Attenzione, non sto “parlando male del papa”: sto solo cercando di individuare i limiti…

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SHAME!!! Una GRANDE VERGOGNA: titoli e articoli su omicidi, guerra e pandemia

Non so più come esprimere la mia critica, lo sconcerto, il dissenso e perfino uno stupìto dispregio per molti titoli e articoli che si leggono sui giornali e sul web, che si ascoltano in tv e su quasi ogni medium (pronunzia mèdium, santoiddio!). Grande rispetto e ammirazione, invece, esprimo per gli inviati speciali, che raccontano le cose umane, spesso le più orrende, rischiando la vita. Degli omicidi: molti cronisti stanno raccontando l’omicidio e lo sfregio della signora Maltesi, definendola “porno…

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Del tirannicidio: basi teoretiche, consonanze e contrasti fra le teologie cristiane, quella cattolica occidentale di fra’ Tommaso d’Aquino e quella ortodossa orientale dell’egùmeno Gregorio Palamàs; alcune considerazioni sul tema, dall’antichità al dibattito odierno

Il ridicolo equivoco interpretativo dei concetti proposti da Domenico Quirico su La Stampa di Torino – qualche giorno fa – sul tema del tirannicidio, derivante da una traduzione non so se volutamente scorretta o dalla volontà di cercare un casus belli per litigare con l’Italia, ha convinto l’ambasciatore russo in Italia a denunziare alla Procura di Roma una sorta di incitamento al delitto tramite stampa, quando invece, se il titolo del pezzo ha posto in maniera ipotetica la plausibilità di…

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Il possibile ruolo di papa Francesco per la pace: se accettasse l’invito di Zelensky di andare a Kijv, sarebbe al sicuro? Una visita del genere sarebbe opportuna, efficace?

Circa la sicurezza personale di papa Francesco se accettasse l’invito del presidente ucraino Zelensky di andare a Kijv mi sento di dire che, in generale, nessuno avrebbe interesse a fargli del male, neppure, per dire, i Ceceni amici di Putin. I Russi certamente, no. Potrebbe essere solo vittima dell’azione folle di un militare che, contravvenendo agli ordini, cercasse di colpirlo con un’arma molto potente, per dire un missile ipersonico lanciato dalla Bielorussia, magari. Pure illazioni: nessuno colpirebbe il papa. troppo…

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Tra vigliaccheria, ignoranza, disonestà intellettuale e “dissonanza cognitiva”

Il 22 marzo 2022 Volodymyr Zelensky ha parlato al Parlamento italiano e molti deputati e senatori non sono stati presenti, in aula, per svariate ragioni o motivi o cause. Un piccolo elenco di ragioni, motivi, cause, tre termini non sinonimici, più o meno credibili: covidizzati (quanti? boh), malati “normali” (quanti? boh), attività politiche sui territori (quanti? boh), scelta politica da “filoputiniani” ufficiosi (quanti? boh), “anime belle” (quante? boh) etc. Per “leggere” bene i fenomeni osservati occorre distinguere rigorosamente il significato…

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Il male dell’individualismo e le sue origini, la guerra e l’eterogenesi dei fini

René Descartes e il suo cogito ergo sum sono, per certi aspetti, il punto d’inizio dell’individualismo moderno. il “penso dunque sono” rappresenta un modo icastico di dire che il pensiero precede l’essere, nel senso che senza pensiero neppure l’essere può darsi. Mi permetto – sommessamente, senza iattanza – di dissentire da tanto pensatore, in questo flusso logico-deduttivo. Sulla linea di Aristotele e Tommaso d’Aquino ritengo, piuttosto, che l’essere (di tutte le cose) preceda il pensare, non fosse che…

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La guerra e il racconto

I racconti di guerra sono un antico genere letterario, dai tempi degli storici greci Senofonte, Erodoto e Tucidide, e di quelli latini come Tito Livio, Svetonio, Giulio Cesare (che narrò le sue proprie imprese militari) e Tacito, per citare solo i maggiori e più studiati fin dal liceo. Mi viene qui solo da ricordare il grande romanzo di Lev Tolstoj Guerra e Pace, che ricorda il fallito tentativo di Napoleone di impadronirsi della Grande Madre Russia, come la chiamano da…

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