Comprendere e spiegare sono due concetti molto diversi, come interpretare e capire. I più non lo sanno. E’ richiesta fatica in tutti e due i processi cognitivo-relazionali. Vi è una grande differenza tra capire e comprendere, così come tra interpretare e spiegare. Si può dire che il capire attiene al “mentale”, all’intellettivo, mentre il comprendere riguarda uno spettro cognitivo più ampio, anche se più incerto, quello dell’esistenza. Per quanto concerne la logica il riferimento è il capire, mentre la vita e…
politica
Il vento di Danzica
Non mi piace che della memoria di Adamowicz si impadroniscano, magari con pensieri di segno opposto, fascisti, sovranisti, razzisti e altri di queste genie, come fecero cinquant’anni fa con Jan Palach e fanno ancora in questi giorni per il cinquantennale. Anche per questo qui li ricordo. Pawel Adamowicz “Fino a tarda notte, e nonostante una temperatura polare, migliaia di persone hanno vegliato in silenzio il loro sindaco assassinato domenica sera durante un evento di beneficenza. E stamattina, sotto il vecchio…
buonsenso, conoscenza e vergogna
Marco Pannella, anche se gran narciso, ha avuto molti meriti, etici e politici. L’ultima battaglia che combatté con spirito libero è stata quella per il diritto alla conoscenza. Nonostante il web e tutte le diavolerie informatiche del nostro tempo, le persone sono in gran misura disinformate, fuorviate, manipolate. L’essere umano vive e migliora grazie alla sua intelligenza che, con l’esperienza cresce, come mostrano gli studiosi dell’antropologia generale, fin dalla rivoluzione cognitiva di 70.000 anni fa o giù di lì. Ora…
Dove va il mondo e l’uomo, o di come si possono usare in modo truffaldino le statistiche, che falsificano la realtà nascondendo la verità
Nel mio piccolo combatto le falsificazioni e le fake news. Si è scoperto che il prestigioso New York Times, riportando le statistiche degli omicidi in città, mostrava un grafico su ortogonali cartesiane dove la linea descrittiva coordinata con l’ascissa, destinata alla numerosità dei delitti, e l’ordinata relativa agli anni considerati, andava da sinistra a destra sempre più in alto, significando un aumento dei fatti di sangue mortali… solo che la statistica riguardava gli ultimi dieci anni. E basta. Chi…
Spes contra spem, in questi primi di gennaio 2019
Voglio qui parlare della speranza, proponendo un commento che ho pubblicato sul sito del caro amico e collega Neri Pollastri, il più valoroso consulente filosofico italiano. Neri oggi giustamente scrive che c’è poco da festeggiare in un mondo e in un tempo dove e quando la violenza e le ingiustizie sono così dilaganti. I botti ricordano le bombe di quelle le guerre, parafraso il suo scritto, e quindi non gli piacciono. Non piacciono neanche a me, per nulla, mi…
La presenza del male nel mondo
Invitato a tenere una prolusione filosofica a un convegno sulla sicurezza del lavoro ai primi di febbraio dalla maggiore associazione datoriale, ho preparato un Power Point di sintesi (si veda più sotto), per proporre una riflessione -la più semplice possibile- su un tema i cui contorni confinano con il mistero delle cose che la ragione umana può solo in una certa misura sfiorare, senza riuscire a rivelare completamente. Il tema del “male nel mondo” è presente nel pensiero filosofico…
Le sorprese della vita e la meraviglia che non finisce, sia nel bene sia nel male, stupendomi sempre, giammai rassegnato all’ovvietà
All’improvviso ti ammali, anche se hai fatto tutta una vita virtuosa, senza fumo, droga, alcol, mangiando il giusto, facendo sport, curando il corpo e l’anima. Oh, utilissimo eh, perché questi costumi ti salvano la vita. A me è successo questo. Non mi sarebbe tornata un’emoglobina a 14 se prima non avessi avuto un’emoglobina quasi fissa sul 16/ 16,5. La mia “etica”, nel senso greco antico del termine mi ha salvato, posso dire, e son tornato forte e vigoroso (quasi)…
“Fatto”, il participio passato di don Babbeo
Forse Di Maio sibilando “fatto” intendeva, poveretto, che lui, è in qualche modo… fatto. Tutto pressoché falso, inventato, tutto pressoché niente. Non si capisce come il “sedicente concreto popolar Salvini” ci sia stato, a questo nulla: forse perché ha in testa le elezioni anticipate che forse gli permetteranno di lucrare qualche percentuale di consensi in più, forse, magari ai danni del collega. In Italia non ci sono sollevazioni popolari, né sindacali, afona anche se urlante e frustrata l’opposizione, quando può farlo.
La differenza radicale tra percezione e realtà
Anche se inconsapevolmente, per ignoranza ignorante o tecnica, di cui sono solo parzialmente responsabili e “colpevoli”, Di Maio e Salvini, più il primo del secondo, che è maggiormente scafato, stanno ponendo un tema filosofico radicale, centrale nella riflessione occidentale da due millenni e mezzo: quello della relazione esistente tra percezione soggettiva e realtà oggettiva. Inconsapevolmente sono schierati con gli idealisti universali e sempiterni, anche se il loro idealismo nulla ha a che vedere con Platone, sant’Agostino, Descartes, Berkeley, Kant,…
La crisi della leadership si chiama followship o di come la tirannide della plebe del web mina la democrazia
Basta guardare in questi bei giorni di primo inverno la faccia di Salvini, che ha perso ogni arroganza, quasi grato a Bruxelles per aver aiutato l’Italia a “migliorare la manovra“. E’ la stessa “faccia tosta”, solo un po’ meno ridanciana e sprezzante, che solo due mesi fa proclamava con il suo sodale affacciato a qualche balcone “Non arretreremo di un millimetro dal 2,4“. Che cosa significasse quella cifra non lo sapevano bene neppure loro. Ora sta venendo accettato il…