Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Mattutino

I monaci basiliani (San Basilio di Cesarea è l’autore della prima regola monastica della grande chiesa del IV secolo) utilizzavano lo schema qui a latere per la preghiera quotidiana, e il modello benedettino ne tenne conto, specie nelle clausure. Ogni tratto della notte e della giornata era buono per elevare al Signore la preghiera del cuore che iniziava spesso, soprattutto nella chiesa d’Oriente, con una bellissima giaculatoria cioè, da sua etimologia, un “dardo” (lat. iaculum) lanciato verso Dio: “Signore,…

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Come il sole riflesso sulla superficie cangiante del mare

A pagina 203 del suo ponderoso volume Platone 2.0, La rinascita della filosofia come palestra di vita, edito quest’anno da Mimesis, il mio amico Giorgio Giacometti, filosofo (posso dire?) neo-platonico contemporaneo, e studioso di Schelling, propone questa bellissima frase-verso, che riporto qui sopra nel titolo, a un suo interlocutore ospite di sedute di filosofia pratica. Si tratta di un piccolo industriale disorientato che ha confuso, o con-fuso per tutta la vita azienda e famiglia, facendo della seconda, in sintesi, una parte…

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Ulissidi cerchiamo

Il paradigma di Ulisse è più consono all’esperienza umana, come sua inarrivabile metafora. Più del mio amatissimo Tour de France, perché il percorso marino dell’itacense non era definito in tappe, e le onde che l’avrebbero portato da Circe, da Calipso o alla terra dei Feaci, incerte, perigliose e innumerevoli. Se le strade del Tour si snodano lungo campagne ondulate, come in Borgogna, tra i vigneti dei Vosgi e del Massiccio Centrale, o tra gli ardui tornanti del Tourmalet (a proposito, questo…

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Shema Israel, ascolta Israele (Deuteronomio 4, 1a, 6, 3a; 9, 1a; etc.)

Il Deuteronomio è il quinto libro della Torah, o Pentateuco, la parte più classica e antica della Bibbia ebraica e cristiana. Alcuni studiosi distinguono alcune sue parti (gli ultimi capitoli in particolare) ritenendole un “libro diverso”, quasi a formare, con il libro di Giosuè e Giudici, un “Esateuco”. Dalla Genesi e fino agli ultimi tre capitoli di Deuteronomio (capp. 31-34) le tre tradizioni redazionali, la jahwista, la elohista e la sacerdotale, sono intrecciate e a volte indistinguibili. Libri storici nell’accezione antica, raccontano le…

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Grazia, gratuità e gratitudine

In questo saggio tratterò sia della grazia secondo le dottrine teologiche, sia secondo le dottrine poltiche e  giuridiche, sia della gratuità, sia della gratitudine. Premessa In teologia esiste il trattato classico “De Gratia“, sulla “grazia”, che varrebbe la pena leggere, se non studiare a fondo. Storicamente nella cultura del diritto occidentale, il potere di grazia appartiene al sovrano (cf. stele di Hammurabi, XIX sec. a. C., specie per quanto riguarda la remissione dei debiti). Anche nel Codice biblico…

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Comunque andando

Se la meta è il viaggio, l’itineranza, la meta del viaggio è solo un luogo da cui ripartire per dove, per ogni dove, come questa mattina, estiva dal denso clima, con pensieri diversi e distinti. Pensieri del mare e di terra, pensieri di lontananza e presenza, com-presenti nella mente e nel cuore. Necessità delle vite che permangono, così come le ore e i giorni che transitano attraverso me e attraverso ognuno che vive. Spinoza comprende la necessità delle cose,…

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Il canto concorde (del trovatore inesistente)

Caro mio lettor d’infra settimana, è il titolo della silloge di liriche che Segno mi pubblicherà a giorni. Canto come canna, come corde vocali, come osso ioide che canta, concorde nel senso che vi è un solo canto alla vita, con-un-cuore-solo (con-corde), e dunque tutti i canti convergono verso un centro, un fuoco immortale che non brucia, come il roveto ardente nel libro dell’Esodo. Trovatore, trobadour, io sono un trovatore stilnovista in realtà, novello Guinizzelli o Cavalcanti o Cino da Pistoia…

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Silenti spazi dello spirito

Pedalando per contrade di prima mattina nel festivo giorno di maggio si colgono silenti spazi e quasi sovrumani, come canta il giovin favoloso di Recanati. Strade senza fine deserte, campi a perdita d’occhio, campanili oltre le cime di lontani pioppeti, incombenti quando li attraversi, cielo, questo cielo alto del confine con nuvole dalle forme cangianti. Il viaggio è lento e senza fatica, la frescura dell’ora piacevole, i pensieri vagolanti dall’animula mentis nostra. Non vi è meta, ma solo un andare-verso,…

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L’animo iscurito e la luce pura

Caro lettore, a volte sono iscurito nell’animo, per timore che lo stiramento al vasto intermedio sinistro sia qualcosa di impegnativo. Ah, la mia bicicletta amata! Non abituato al dolore, con solo cinque notti in ospedale in tutta la mia vita, di cui quattro dovute a una dimenticanza dell’ortopedico chirurgo, un’arteriola lasciata aperta dopo un’artroscopia, emorragia rimediata con un’emoglobina a 16, or sono quasi due anni. E, se questo iscurimento è forte, a volte si innesta su altri patemi, talora affettivi,…

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andare&restare&ripartire&fermarsi

Caro lettor meridiano, come insegnava l’oscuro ma limpidissimo Eraclito di Samo, nella vita umana il movimento e la sosta sono tutto, come modi ordinari e  nel contempo “estremi” dell’esistenza. L’uno non può fare a meno dell’altra. O siamo in movimento o sostiamo, o vegliamo o dormiamo. Un sistema binario, polare, contrapposto, ci accompagna, certamente con tutte le sfumature intermedie del rallentamento, dell’essere assonnati ma non ancora addormentati, dell’essere stanchi senza esserci ancora fermati, dell’esitazione, e così via. Sempre, però nella…

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