Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Paghiamo Erdogan perché fermi i siriani, gli afgani e altri in fuga da guerre e miseria, paghiamo i libici affinché trattengano il flusso dall’Africa verso le nostre coste; i profughi da est sono ammassati nei Balcani in campi profughi che ricordano i gulag, mentre in Libia, i viandanti vengono incarcerati, torturati, le donne violentate, tutti senza tutele minime di sopravvivenza, e l’Europa, Italia compresa, che fanno?

Chi mi conosce sa che aborro, per formazione e cultura filosofico-politica, ogni semplificazione e banalizzazione, nonché gli ideologismi pregiudizievoli della verità, e quindi i giudizi formulati a spanne, senza fondamento e fonti attendibili, per cui non sono qui a sparlare e a sparare su Merkel, Macron, Draghi (e prima Conte), Sanchez, e altri. So bene quanto sia difficile trovare soluzioni a questo tema epocale, quello delle transizioni di parti intere di popoli, perché la storia del mondo e dell’uomo ce…

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Herr Doctor Schuster… sono Cesare

queste le prime parole di Cesare R. nel riconoscere l’ufficiale medico tedesco, Hauptsturmführer, il capitano che lo aveva operato al piede a Izjum, Ukrajna, inverno 1943, sul vagone di un treno. Amputate senza anestesia fino alla radice tutte le dita del piede sinistro. Sul treno altri soldati aspettavano il loro turno per l’amputazione di qualche arto, chi in silenzio, chi mugolando senza vergogna per la paura. Cesare non si lamentava. Neanche aveva chiesto a quell’uomo alto in camice insanguinato che…

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Cara Saman, mi fanno pena e mi danno da pensare quelli e quelle che si stracciano le vesti dopo aver detto che “nessun bianco può dirsi non razzista e nessun maschio non persecutore di donne”… dove sono le donne (specialmente “de sinistra”, le radical chic) dopo l’assassinio di Saman? Paura di essere accusate di antiislamismo?

Il caso della povera Saman rivela ancora una volta l’ipocrisia di molto establishment intellettuale, mi duole dirlo, soprattutto di sinistra, quello delle murgie et similia. Si distingue da questo coro poco opportuno Ritanna Armeni, ma non mi meraviglio, perché Ritanna viene da lontano. Tanta noia più che fastidio, leggere queste scrittrici, quando intervengono su temi di politica e di cultura sociale. Perché non si limitano a fare le scrittrici? Aggiungo un altro campione del politicamente corretto: Saviano. Tutti questi illustri…

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Il diavolo e alcuni suoi adepti (tra molti altri, l’allenatore dell’Inter Conte (ormai ex), i calciatori Donnarumma e Ronaldo, il procuratore calcistico Raiola, un amministratore aziendale come Castellucci, quello del ponte Morandi, un imprenditore come Nerini di Stresa…)

Diàbolos è un termine greco che significa il separatore (dal verbo greco dia-bàllein), e si riferisce a un essere (spirituale) che interviene in qualche modo nella vita degli esseri umani. Nella Bibbia e nei Vangeli troviamo molti passi in cui è presente, magari chiamato satàn in ebraico. Si consulti soprattutto il libro di Giobbe, dove il satàn, dialoga con Iahwe, il Signore Dio, e questi addirittura gli affida un incarico, quello di tentare con terribilità Giobbe stesso per mettere a…

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Un sonetto o “piccolo suono” (del 2019)

Nelle vuote profondità del tempo/ Nascono stelle, destini e sentimenti,/ Il vento va e poi ritorna lento/ Per valli antiche corse dagli armenti. Ricordo volti antichi d’altre ere/ Di giorni e viaggi e sguardi sconfinati,/ Ricordo cieli e lente primavere/ Altri recinti, palizzate e prati. Il vento va e poi ritorna ancora,/ Senza requie pensieri si rifanno,/ Un dolore rinasce nell’aurora. Vince la vita come sempre al mondo/ Lo Spirito che soffia dove vuole/ Ti dona libertà anche se duole.

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“Il sangue del ’68”

Sono stati arrestati finalmente! Quei presuntuosi, narcisi, insopportabilmente convinti di essere dalla parte del giusto. Il Presidente MItterrand La cosiddetta “dottrina MItterrand” è stata sepolta, non so se per convenienza, resipiscenza o per altre ragioni (forse di tutto un po’) da Macron. Era ora. Ricordo ancora il ghigno feroce e insopportabile di Cesare Battisti (ooh tanto nome profanato da un delinquente che la sorte ha destinato all’omonimia di un glorioso Patriota!), colà supportato, tra eleganti intellettuali della Rive Gauche, anche…

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“Ambiguità & Complessità”, sintagma che sollecita un necessario dialogo linguistico-concettuale

Il modo infinito verbale “dis-ambiguare” – riportato in vari lemmi di wikipedia – già presenta al mondo virtuale l’importante concetto dell’ambiguità, che in lingue come quelle di derivazione greco-latina consentono un’ampia polisemanticità, fatta sia di polisemie vere e proprie, sia di similitudini, di metafore, di allegorie e di analogie, là dove i campi semantici a volte quasi si sovrappongano o, più spesso, si sfiorano sui rispettivi “confini”, se così li si può chiamare. Infatti, la polisemia è una delle entità…

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La proprietà privata individuale non è assoluta, come insegna il libro biblico Levitico 25, 23 “(…) Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini. (…)”

ecco la lezione a chi pensa di possedere la Terra, cari lettori! Nel titolo parla il Signore Dio Iahwe. Cap 25 1 Il Signore disse ancora a Mosè sul monte Sinai: 2 «Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese che io vi do, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore. 3 Per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; 4 ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto…

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Pesach, il “passaggio oltre”, la Pasqua del Signore: gloria, laus et honor tibi sit…

Gloria, lode e onore ti siano resi… a chi? a qualche politico? a qualche militare? a qualche religioso? a qualche imprenditore? a qualche presidente di gruppo parlamentare? Mi fermo qui. No. Pesach, la Pasqua ebraica e cristiana mi invita a parlare dell’uomo di Nazaret e del suo giudice, Ponzio Pilato, così come sono raccontati dai Vangeli, senza dimenticare il prodromo biblico che troviamo in Esodo, là dove l’Angelo sterminatore (Esodo 12, 29), decima piaga voluta dal Signore degli eserciti,…

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Condividere, convivere e (è?) con-filosofare

Condividere, convivere è con-filosofare: nei tre verbi ciò che più conta è la particella “con”, il latino “cum”, la quale dà senso al lemma. Senza quel “con” il verbo resta generico, quasi scontato, perché “dividere, vivere, filosofare” può riguardare anche solamente il singolo individuo, che magari si trova in un deserto o in una grande foresta, sconosciuto ai più, se non a tutti, e la cui vita non influenza alcun’altra vita. Se i verbi “condividere” e ” convivere” sono molto…

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