Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Dall’uso (un pochino) idiota dell’avversativa “piuttosto che” invece della congiunzione “e”, fino all’inutile francesismo “rimarcare” (da “remarquer”)

Noi Italiani, “padroni” talora non meritevoli di una lingua meravigliosa, e melodiosa, semanticamente profonda e varia, e colorata di mille sfumature, siamo “adusi” (che bello, no?) all’esterofilia più vieta, oppure a utilizzi abnormi, e sbagliati grammaticalmente, di termini ed espressioni italiane. Circa l’esterofilia, ci piace sempre più mutuare dall’inglese, specialmente negli ambienti economici e lavorativi, parole e termini che potrebbero tranquillamente essere mantenuti in italiano. Un esempio? Sento dire ovunque nelle aziende “flash meeting“, che potrebbe essere tranquillamente sostituito con…

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Una asimmetria inutile e, ciò che per me è ancor peggio, noiosa, quella tra Meloni e Schlein, o delle mediocrità in evidenza

Si comprendono i ruoli diversi e per certi aspetti opposti, quello di governo (Meloni) e quello di opposizione (Schlein), ma trovo inutilmente retorici, e per me molto noiosi, gli aspetti oppositivi della loro trombonesca narrazione, rispettivamente, quella di difesa della “Nazione Italiana”, laddove l’uso del lemma “Nazione” è a volte sostitutivo del più generico, di derivazione anglo (country) – germanica (land) “Paese”, o dell’istituzionale “Repubblica”, oppure dello storico-romantico “Patria”, e quella dei “diritti”, dove ogni desiderio diventa diritto, anche quando…

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Dai clown che si esibiscono sul “pratone” di Pontida, agli intellettuali che non conoscono etimologia e semantica delle parole utilizzate in pubblico. Esempio: la definizione di “nazisti” (Ugo Mattei all’Aria che tira sul canale “7” nella trasmissione del 7 ottobre 2024) degli Israeliani che si difendono attaccando, dopo essere stati aggrediti brutalmente. Il 7 ottobre 2023 è già una data che non dimenticheremo, come non dimenticheremo l’11 settembre 2001 e, andando a ritroso, il 9 novembre 1989, il 1 settembre 1939, il 24 maggio 1915 e l’8 settembre 1943 (per noi Italiani), etc.

Oltre all’ospite-ospitante Salvini, l’ungherese Viktor Orban è l’unico degli ospiti della Lega a Pontida, che governa, mentre tutti gli altri, presenti in corpo (l’olandese Wilders) o in anima (Marine Le Pen), pur avendo ottenuto un risultato buono alle ultime Elezioni europee, “non toccano palla”, cioè non governano. (Steve Bannon) Fanno parte tutti del “partito trumpiano mondiale”, che si “attacca” fervorosamente – da tempo – ai valenki di Vladimir Vladimirovic Putin. Ne vedremo gli sviluppi dopo il 5 novembre p.v. (data…

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Vibrazioni di assoluto, o dell’armonia

Le Corbusier, architetto francese, pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris mi ispira la riflessione odierna. (l’arch. Le Corbusier) «Occhi che non vedono. Se si dimentica per un istante che un piroscafo è uno strumento di trasporto e lo si guarda con occhi nuovi, ci si sentirà di fronte a una manifestazione importante di temerarietà, di disciplina, di armonia, di bellezza calma, nervosa e forte, un architetto serio che guardi da architetto (creatore di organismi) troverà in un piroscafo la liberazione da schiavitù secolari…

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Stanislaw… Pavle… Jana… David… Walter… Bronislaw… Samuel… Jacques… Lotte… Anna… Konrad… Pierre…

Una voce pacata e grave pronunzia i nomi di chi è stato ucciso dal sistema “industriale” di morte, offerta a chi percorre il sottopassaggio che conduce al “Campo”. (Rudolf Hoess prima dell’impiccagione) Sono i nomi dei morti ad Oswiecim, ammazzati in qualche modo, in un crescendo spaventoso di crudeltà. A Cracovia per varie ragioni, sono riuscito a recarmi ad Auschwitz per affrontare le immagini e l’ambiente di quello che nel lustro 1940-1945 i nazisti fecero all’uomo. Homines sapientes contra homine…

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“Lo dice lei, lo dice lui… allora è vero”. Psicologia delle masse (grandi e piccole) e manipolazione; l’origine del marketing e le buone prassi della gestione

“Lo dice lei, lo dice lui… è vero allora…”. Quante volte abbiamo sentito e sentiamo questa frase?! Se lo dice lui, se lo dice lei è vero. Si tratta del famoso e medievale “ipse dixit” (“lo ha detto lui medesimo”), per cui se un potente formulava una certa affermazione bisognava credergli, perché la verità apparteneva sempre al potere, fosse quello politico o quello religioso. Diversificare la propria verità da quella ufficiale, poteva significare il rogo. Chiedere anche (fo per…

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Il “sacro dovere di difendere la Patria” è bello come perdersi nel silenzio di una notte d’estate o di primo autunno. Ma che significa? …che la patria è la tua vita, la tua terra, i tuoi affetti, il tuo lavoro, il tuo respiro, il tuo tempo, perfino il tuo dolore… non è una “vis” retorica inutile e noiosa. E’ i colori iridescenti dell’arcobaleno, cioè il Tutto che Dio ti dà, se ci credi, altrimenti è lo stesso

L’art. 52 della Costituzione della Repubblica Italiana del 1948 recita: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l’esercizio dei diritti politici. L’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.” (simbolo della Patria Italia) Sappiamo che l’obbligatorietà del servizio militare non è stata abolita, perché nel caso sarebbe stato indispensabile constatarne l’incostituzionalità,…

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L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Se si cede all’emozionismo si cede all’incapacità di ragionare e in politica, ad esempio, vince, non l’etica politica, ma l’ideologismo, che non riflette sui fatti reali, ma si basa sulla militanza che è costituzionalmente incapace di giudicare i fatti

“Emozioniamoci!” (sempre, comunque e dovunque)… potrebbe essere uno slogan dei tempi nostri. (emoji) L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, che gli autori classici definivano moti primi-primi, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Ripeto il titolo per introdurre il seguito. Le emozioni rappresentano una parte fondamentale dell’esperienza psicologica e morale dell’uomo: essi sono…

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Gli “omini verdi” sono già qui (da chissà quanto tempo)

Roskwell area 51, New Mexico. Da oltre settant’anni la NASA o la CIA, o che altri ci nascondono gli “omini verdi”, cioè i “marziani” o altre creature extraterrestri, di cui nulla si deve dire di preciso, per non spaventare l’opinione pubblica. nei racconti e nei cartoni gli extraterrestri sono sempre stati rappresentati come omini verdi. Con caso Roswell, o anche incidente di Roswell (Roswell incident) si fa riferimento all’episodio avvenuto nell’omonima località degli Stati Uniti d’America il 2 luglio 1947, quando un pallone sonda di…

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Chi tra le persone che fanno politica ai nostri giorni è dotato di “gravitas”, l’antica virtù latina che significa “misura” e “compostezza”? Una virtù di cui erano provvisti politici come Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. Caro lettore, forse che individui questa virtù in qualche politico odierno? (domanda retorica, ahimè!) E che diciamo della dignitas e della veritas? Sono virtù diffuse o no?

La gravitas (in particolare: dignità, serietà e dovere) è una delle più antiche virtù romane che la società prevedeva fosse in possesso degli uomini, insieme con Severitas, Veritas e Virtus. Severità, Verità e Virtù. Nientemeno. (l’Imperatore Cesare “Ottaviano” Augusto) Il termine gravitas non deve essere confuso con “gravità” inteso come importanza in negativo, anche se i due termini hanno una comune etimologia: entrambi derivano infatti dal termine latino “gravis” indicante pesantezza. L’immagine iconica dell’imperatore Augusto rappresenta assai bene questa gravitas. Proviamo ad analizzare le posture e i linguaggi…

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