Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La guerra dei nani e la forza delle cose

Cari lettori di questa domenica di speranza, con tutto il rispetto per l’onorevole Rino Formica, ritratto qui sopra, già autorevole parlamentare socialista della “Prima Repubblica”, cito indirettamente e parzialmente un suo sintagma che fece epoca: “nani e ballerine”. Con questa espressione intendeva significare un ambiente e un sistema di leggerezza e superficialità che aleggiava specialmente negli anni ’80 nella società e nella politica. Chissà che cosa pensa di oggi, se magari vi sono all’opera in politica ancora più…

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La superficialità banalizzante degli ignoranti inconsapevoli o dei presuntuosi arroganti che sono anche malvagi

Un’endiadi non ossimorica, composta dai lemmi ignorante e carogna può starci, se si pensa a qualche politico in auge di questi tempi: due termini reciprocamente attribuibili. Ignorante, per cui colui che lo è, è anche arrogante, e carogna per cui è malvagio chi è carogna: questo nella tradizione antropologico-morale classica. Similitudini nominalistiche etimologico-linguistiche perlomeno passabili. Due di questi soggetti mi hanno tagliato la pensione. Sono due che nel governo fungono da vicecapi di un noiosissimo signore quasi afono, professore di diritto…

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Il gesto di Don Corrado e la censura torinese

Stavo pensando in questi giorni se e come trattare questi due temi, che sono nettamente distinti, ma -se pure indirettamente- correlati, poiché ambedue hanno a che fare con la situazione e con il clima ideologico e morale attuale di quest’Italia un poco sconnessa. Il cardinale Konrad Zajewski, don Corrado pare lo chiamino a Roma, è sceso in un tombino per riallacciare l’energia elettrica in un palazzo dove l’azienda pubblico-privata dei servizi ACEA l’aveva interrotta per morosità degli inquilini. Quattrocento…

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La libertà, cos’è? Il tumulto e la legge nell’interiorità di ogni persona e nella politica

“(…) la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che io auguro a voi, giovani, di non sentire mai.” (Piero Calamandrei)   Volevo comparare qui libertà e giustizia, ma mi limiterò invece a qualche breve cenno su questa seconda virtù, dedicando i miei sforzi, intanto, al valore e al concetto della libertà. In seguito mi impegnerò…

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La notte del lavoro narrato

Ottanta persone, una più una meno, di varia provenienza e età, un martedì sera primaverile, l’ultimo di aprile, senza premura di andar via. Quasi due ore di racconti, di lavoro e di vite. Vedo amici, colleghi e allievi, ma molti non conosco. C’è il carissimo Alberto, mio medico di generosa fama. Bene, dico a me stesso, è l’occasione di vedere volti nuovi, entrando in contatto, ascoltando e guardando, incrociando sguardi e movimenti del volto. Mi dispiace non poter dar retta a…

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Come san Paolo spiega a un vicecapo del Governo che cosa è la Carità e le sue espressioni più operative ed efficaci, come la “Caritas”. In coda il racconto breve di una sesquipedale idiozia

Caritas è un termine latino (in greco agàpe) che significa, più o meno da san Paolo in poi, amore per l’altro, non semplicemente elemosina, ed è la più grande delle virtù teologali, come lo stesso Apostolo delle genti spiega nella Prima lettera ai Corinzi al capitolo 13 in questo modo: 4 La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, 5 non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si…

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“Quanta strada nei tuoi sandali, Renato”, mi scrive Marta, e Andrea aggiunge “mi ricordi Marco Antonio”, il console che contese il potere ad Ottaviano Augusto…

…così scrive la cara amica Marta, già a capo di un’importante “associazione di pensatori e pensatrici”, e non si ironizzi su tale dizione (mi par già di vedere alcune faccine ironicamente ghignanti, che stanno lì a giudicare gli altri, criticando tutto e tutti e a volte alzando il ditino per indicare non si sa ben che cosa), valorosa filosofa italiana, fiorentina di parola schietta e mai scontata, mentre guarda alcune foto della mia “vita precedente”, quella socio-politica, e poi socio-economica…

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Fra’ Bruno da Quadruvium, l’ultimo liutaio (ma no!)

Il titolo monacale gli s’attaglia, poiché Bruno è anche magister palestrarum, senza alcuna allure da fitness patinata e fasulla. Lo conosco da trent’anni, ma solo da dopo la prova esistenzial più dura che mi toccò, lo ho visto spesso, in palestra. Poi ho scoperto altre sue doti, è chitarrista e uomo curiosissimo. E’ lui, con sua moglie Isabella, l’editore de La Flame e La Flamute, magazine furlan che merita. Ed è poi liutaio, mastro costruttore di chitarre, ispiratosi ad abbas Giobatta…

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Ceylon, storia, politica, economia e sangue

Ceylon è chiamata la lacrima dell’India, per la sua forma a goccia a sud est del grande triangolo che ospita la grandissima “nazione di nazioni” che è l’India, l’Oceano Indiano la circonda e il Golfo del Bengala si apre a nordest dell’isola. Oggi il suo nome è Sri Lanka, con un nome ufficiale molto solenne: Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka (ශ්රී ලංකා in singalese / இலங்கை in tamil). Dal 1972 ha assunto il nome attuale. Retaggio del colonialismo britannico, fa…

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La coscienza: “actum habitusque, quid humana conscientia est?”

“Avere una coscienza“, “avere coscienza di…”, “essere di coscienza“, sono tre frasi dal significato diverso: la prima ha un significato morale, legato alla scelta, al discernimento di principi etici dati (intendo una delle “etiche” possibili, da quella utilitarista, a quella culturalista, a quella del fine, dove il fine è l’uomo stesso, tra altre); la seconda ha un significato analogo a “essere consapevoli, consci di…”, cioè sapere quello che succede; la terza la potresti sentire, caro lettor del sabato, come…

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