Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Homo loquens. L’origine, lo sviluppo del linguaggio e la sua importanza capitale nel diventare umani

Anticipo qui il secondo capitolo del volume in pubblicazione, già annunziato nel brano precedente… anche questo per aiutare la riflessione sulla comunicazione e il linguaggio, oggi ampiamente in crisi. Solitamente, con il termine “linguaggio” si intende prima di tutto un codice composto da parole, che sono suoni emessi dall’apparato fisiologico della fonazione umana e dalla bocca, ma anche da gesti, atteggiamenti corporei ed espressioni del volto. La moderna psicologia della comunicazione distingue fra “linguaggio verbale”, cioè tutto il plesso…

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Il male come evidenza del limite, il limite come radice del male

Il male è una mancanza di bene (Agostino), il male è un limite, un’amputazione dell’essere fisico (manca un dito) e spirituale (manca la coscienza). Abbiamo -come umani- dei limiti e pertanto confiniamo con il male. Vi è male in Dio? Nel “dio” gnostico, manicheo e mancusiano sì, nel Dio unico e omnicomprensivo no. Chi fa il male? i cattivi? ma “cattivo” non significa “prigioniero” (captivus, da captus, catturato in latino, verbo capio, is, ere, prendo, catturato)? e se uno è “catturato” come…

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Radicalità e radicalismo, irrazionalità e follia

La confusione lessicale in corso, come spesso sottolineo qui, rischia di fare molti danni. Due esempi: a) lo scivolamento semantico del concetto di “radicalità” sempre più verso “radicalismo” inteso come estremismo; b) altrettanto per quanto concerne il termine “irrazionalità”, oramai utilizzato quasi come sinonimo di follia o pazzia. In realtà il termine “radicale” afferisce a “radice”, la radix latina, cioè origine originante, tant’è che si usa in matematica (radice quadrata etc.), e pure in logica filosofica e gnoseologia. Riflessione radicale…

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La vita plurale, tra singolarità e altruità

Anche se  si vive individualmente, singolarmente, la vita di ciascuno, irriducibilmente se stesso, è pur tuttavia plurale, perché in-relazione. In relazione con altri soggetti umani,  con gli ambienti e le cose. Si è dentro il cosmo, dentro la natura, dentro la propria vita (si è la propria vita e la propria anima), si è in re-lazione con il tutto, anche se non mai totalmente. Ciò che pensiamo e facciamo è sempre plurale nella singolarità del pensiero e dell’atto, e…

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Sempre più sensibile, nervoso, insofferente…

mio caro lettor, sto diventando, invecchiando. Sensibile alle cose, al paesaggio, alla bellezza, ai fatti e ai misfatti. Vedo più profondo, partecipo delle cose come mai prima d’ora, contemplando dettagli, scaglie di senso, spicchi di verità, forse mai colti, prima. Ma pagando un prezzo di sofferenza maggiore di prima, quando le cose mi scivolavano via più velocemente. Nervoso, perché mi parte per un nonnulla l’embolo e sbotto, scatto, impreco, non sopporto, mi rivolto contro chi mi dice stupidaggini, scontatezze…

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Gratia vivendi et augendi gratus

Caro lettor, son grato a chi mi ha instradato nella vita. A mio padre semplice e operoso, nozionista strano, in sproporzione con la quinta elementare che aveva frequentato. Mi ha fatto studiare lavorando, lui, quasi fosse un servo della gleba, nelle profonde boscosità della Germania, insegnando probità, e una sorta di candore, per così com’era. Gli son grato del tempo dedicato a me nei brevi inverni del ritorno a casa dalle  cave petrose d’Assia e di Wesfalia, quando mi disegnava con la memoria…

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… talora mi dicono: “lei è come Sgarbi (anzi forse meglio)”

Caro lettor gentile, ciò che ho scritto sopra mi è stato detto ultimamente due volte in una settimana, a Roma al Fogolâr Furlan e in Friuli dopo una lezione a “donne imprenditrici e dirigenti”. Ho chiesto all’una e all’altra: “ma è un apprezzamento o il contrario?, risposta: no no a noi Vittorio piace tanto!”, e dunque, analogamente… Mi chiedo che cosa faccia scattare la similitudine, ed escludo subito la somiglianza fisica, anche se io e il noto critico (molto…

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Il mare d’inverno

“Il mare d’inverno/ è solo un film in bianco e nero/ visto alla t.v./ e verso l’interno/ qualche nuvola/ dal cielo/ che si butta giù/ sabbia bagnata/ una lettera/ che il vento/ sta portando via/ punti invisibili/ rincorsi dai cani/ stanche parabole/ di vecchi gabbiani/ e io che rimango/ qui sola/ a cercare un caffè.// Il mare d’inverno/ è un concetto che il pensiero/ non considera/ è poco moderno/ è qualcosa che nessuno/ mai desidera/ alberghi chiusi/ manifesti già sbiaditi/ di pubblicità/…

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Due pericolose illusioni: la felicità e la perfezione

Qualcuno forse si scandalizzerà, ma io ritengo che felicità e perfezione siano due aspirazioni/ dimensioni pericolosissime. Altrove e prima di oggi ho parlato della felicità come ipotesi esistenziale e stato dell’anima, osservandone nella vita quotidiana degli esseri umani -in genere- l’improbabile continuità, e perciò stesso fomite di possibili frustrazioni, anche molto gravi. In realtà, giorno per giorno si alternano momenti di gioia e momenti di tristezza o di dolore. Anzi, la gioia spesso lenisce il dolore, intersecandolo e inserendosi in noi, quando quello…

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L’orgoglio tra permalosità e difesa della dignità personale

Discutendo con amici e colleghi mi è stata chiesta una riflessione in tema. Innanzitutto, secondo la dottrina classica, l’orgoglio è un amore disordinato ed eccessivo per il proprio “io”. Ci sono due tipi di orgoglio, studiati fin dai tempi del pensiero greco latino e da Padri della chiesa come Agostino (cf. De Genesi ad litteram) e Gregorio Magno (cf. Moralia in Job e Dialoghi). Ne parlano anche Giovanni Climaco e Giovanni Cassiano in alcune loro rispettive opere (cf. La scala del…

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