La confusione lessicale in corso, come spesso sottolineo qui, rischia di fare molti danni. Due esempi: a) lo scivolamento semantico del concetto di “radicalità” sempre più verso “radicalismo” inteso come estremismo; b) altrettanto per quanto concerne il termine “irrazionalità”, oramai utilizzato quasi come sinonimo di follia o pazzia. In realtà il termine “radicale” afferisce a “radice”, la radix latina, cioè origine originante, tant’è che si usa in matematica (radice quadrata etc.), e pure in logica filosofica e gnoseologia. Riflessione radicale…
psicologia
La vita plurale, tra singolarità e altruità
Anche se si vive individualmente, singolarmente, la vita di ciascuno, irriducibilmente se stesso, è pur tuttavia plurale, perché in-relazione. In relazione con altri soggetti umani, con gli ambienti e le cose. Si è dentro il cosmo, dentro la natura, dentro la propria vita (si è la propria vita e la propria anima), si è in re-lazione con il tutto, anche se non mai totalmente. Ciò che pensiamo e facciamo è sempre plurale nella singolarità del pensiero e dell’atto, e…
Sempre più sensibile, nervoso, insofferente…
mio caro lettor, sto diventando, invecchiando. Sensibile alle cose, al paesaggio, alla bellezza, ai fatti e ai misfatti. Vedo più profondo, partecipo delle cose come mai prima d’ora, contemplando dettagli, scaglie di senso, spicchi di verità, forse mai colti, prima. Ma pagando un prezzo di sofferenza maggiore di prima, quando le cose mi scivolavano via più velocemente. Nervoso, perché mi parte per un nonnulla l’embolo e sbotto, scatto, impreco, non sopporto, mi rivolto contro chi mi dice stupidaggini, scontatezze…
Gratia vivendi et augendi gratus
Caro lettor, son grato a chi mi ha instradato nella vita. A mio padre semplice e operoso, nozionista strano, in sproporzione con la quinta elementare che aveva frequentato. Mi ha fatto studiare lavorando, lui, quasi fosse un servo della gleba, nelle profonde boscosità della Germania, insegnando probità, e una sorta di candore, per così com’era. Gli son grato del tempo dedicato a me nei brevi inverni del ritorno a casa dalle cave petrose d’Assia e di Wesfalia, quando mi disegnava con la memoria…
… talora mi dicono: “lei è come Sgarbi (anzi forse meglio)”
Caro lettor gentile, ciò che ho scritto sopra mi è stato detto ultimamente due volte in una settimana, a Roma al Fogolâr Furlan e in Friuli dopo una lezione a “donne imprenditrici e dirigenti”. Ho chiesto all’una e all’altra: “ma è un apprezzamento o il contrario?, risposta: no no a noi Vittorio piace tanto!”, e dunque, analogamente… Mi chiedo che cosa faccia scattare la similitudine, ed escludo subito la somiglianza fisica, anche se io e il noto critico (molto…
Il mare d’inverno
“Il mare d’inverno/ è solo un film in bianco e nero/ visto alla t.v./ e verso l’interno/ qualche nuvola/ dal cielo/ che si butta giù/ sabbia bagnata/ una lettera/ che il vento/ sta portando via/ punti invisibili/ rincorsi dai cani/ stanche parabole/ di vecchi gabbiani/ e io che rimango/ qui sola/ a cercare un caffè.// Il mare d’inverno/ è un concetto che il pensiero/ non considera/ è poco moderno/ è qualcosa che nessuno/ mai desidera/ alberghi chiusi/ manifesti già sbiaditi/ di pubblicità/…
Due pericolose illusioni: la felicità e la perfezione
Qualcuno forse si scandalizzerà, ma io ritengo che felicità e perfezione siano due aspirazioni/ dimensioni pericolosissime. Altrove e prima di oggi ho parlato della felicità come ipotesi esistenziale e stato dell’anima, osservandone nella vita quotidiana degli esseri umani -in genere- l’improbabile continuità, e perciò stesso fomite di possibili frustrazioni, anche molto gravi. In realtà, giorno per giorno si alternano momenti di gioia e momenti di tristezza o di dolore. Anzi, la gioia spesso lenisce il dolore, intersecandolo e inserendosi in noi, quando quello…
L’orgoglio tra permalosità e difesa della dignità personale
Discutendo con amici e colleghi mi è stata chiesta una riflessione in tema. Innanzitutto, secondo la dottrina classica, l’orgoglio è un amore disordinato ed eccessivo per il proprio “io”. Ci sono due tipi di orgoglio, studiati fin dai tempi del pensiero greco latino e da Padri della chiesa come Agostino (cf. De Genesi ad litteram) e Gregorio Magno (cf. Moralia in Job e Dialoghi). Ne parlano anche Giovanni Climaco e Giovanni Cassiano in alcune loro rispettive opere (cf. La scala del…
La bocca degli stupidi
…non sta mai chiusa , caro lettor mio! Naturalmente nulla c’entrano (gli stupidi) con l’immagine a lato che, casomai, serve a sottolineare la distanza tra il nobilissimo rapace, cui sono affezionato, e loro. Continuo la mia, oramai storica, raccolta con recenti esempi : Zenga commenta Francia-Albania e usa la frusta e apparentemente metafisica espressione “attaccare gli spazi, attaccare la profondità” per dire il movimento senza palla degli attaccanti protesi alla rete avversaria. Oppure “fare a sportellate” per dire che un attaccante si…
Lo sguardo giusto
Saper guardare le cose nel giusto modo è importante. Quante volte ci confondiamo sul reale significato di un gesto, di una parola, di un fatto, perché lo interpretiamo come fossimo l’ombelico del mondo, anzi l’unico ombelico! In realtà ognuno di noi è un “ombelico del mondo”, perché non possiamo evitare di partire da noi stessi come soggetto, per conoscere ogni cosa. Anzi, le filosofie idealiste, fin da Platone e sant’Agostino, ma con più evidenza e in modi diversi, da…