Mio paziente lettore, son qui che scrivo in questo pomeriggio piovoso di fine febbraio, perché lui ha ucciso. Sbarcati a Durazzo e dopo essere passati per il lago di Ocrida, nel 1940, a primavera inoltrata, i bersaglieri del 2°, 4° e 5° reggimento raggiungevano la Divisione alpina Julia ai confini della Macedonia verso le alture del Pindo. La Vojussa e il Ponte di Perati erano là, la battaglia infuriava, poche motociclette e tante bici con…
psicologia
La “sindrome di Clinton”
La paternità del titolo è del sociologo Domenico De Masi, che mi è molto simpatico. Interpellato per radio sullo smart working, ha amabilmente rampognato l’intervistatore suggerendogli di dire telelavoro, in italiano, non smart etc., ché già subiamo in ogni momento anglicismi a profusione. Soffermatosi a spiegare per quale ragione il “lavoro da casa” non prende piede in Italia, cioè non funziona, ha tirato fuori la divertentissima espressione “sindrome di Clinton”. Secondo lui, una delle ragioni per cui questo…
Adaequatio ignaviae, o di alcuni modi di dire cretini
Caro lettor del sabato, permettimi un elenco ragionato di idiozie verbali, in uso quotidiano, di questi tempi un po’ cretini. Ce l’ho un po’ con quelli che scrivono “apocalisse” volendo significare catastrofe, cataclisma, tragedia, disastro, ecatombe (come traslato che significa “molte vittime”, letteralmente “strage di cento buoi”). Apocalisse (parola greca), se non agli incliti, è noto significhi “rivelazione“: quindi non funziona neanche come metafora. Rivelazione di cosa, del terremoto in Giappone, di una vendetta divina? quelli che…
La “macchina” usata
La metafora è ispirata da un caro amico, avvocato di vaglia e uomo di spirito. Eccetto che in un paio di casi, ho sempre acquistato auto usate, Fiat, Wolkswagen, Citroen, Alfa… e ora una poderosa Seat Leon FR potenziata, un 2000 turbodiesel che supera i 200 con facilità, ma io l’ho fatto una volta sola, e che fa 17 km con un litro di gasolio. Il prezzo di un usato, anche molto buono, è del 50% e anche meno, del…
petaloso
Sembra che il piccolo Matteo forlivese, lodato dagli austeri Cruscanti, non sia il primo “autore” del tenero lemma, perché qualcuno lo ha trovato in un trattato di botanica del 1693. Anch’io ho inventato un neologismo qualche anno fa: “bambazza”, che voleva essere la crasi tra bambina e ragazza, un essere incerto, dunque, a metà strada tra le due età, un essere che conservava aspetti in via di superamento, ma che faceva trasparire le novità di un nuovo stato, di…
La malattia relazionale
Molte specie animali vivono in relazione tra simili, anzi, su questa relazione, strettissima e organizzata, basano la loro sopravvivenza. Basti pensare alle api e alle formiche, ma anche ai lupi e ai licaoni, come ci spiegano bene gli etologi. E così funziona anche l’animale umano, il più intelligente e crudele di tutti gli animali, ovvero, caro lettore, prendi i due termini “intelligente” e “crudele”, come metafore di un qualcosa che è difficile da dire, se l’intelligenza è una…
I lavori dimenticati
…gli operatori ecologici, cioè i vecchi “stradini”, si vedono per le strade, i muratori pure e i camionisti, ma ci sono altri lavoratori, sottopagati e sconosciuti, perché lavorano di notte, iniziano alle ore piccole, negli ospedali, nelle case di cura e di riposo: sono i portantini e le donne delle pulizie, e i braccianti vittime del caporalato nelle campagne, soprattutto del Meridione italiano… e qui trascuro lo sfruttamento dei minori e delle donne in molte parti del mondo…
Dove sta andando l’uomo…
Alexandre Kojève è dell’idea che l’uomo, in questi ultimi decenni, si stia in qualche modo “sfaldando” nella sua struttura antropologica, in quanto tale. Il pensatore franco-russo analizza il cambiamento che sta avvenendo. E’ un grande studioso di Hegel, che interpreta in modo molto originale. Forse è un poco pessimista, ma vale la pena di incontrare il suo pensiero, che contribuisce a metterci in guardia. Secondo il nostro, nei capitoli iniziali della Fenomenologia dello spirito Hegel studia il funzionamento della coscienza dell’uomo, questo inarrivabile…
Un canto libero
Sono abbastanza duro, ma ho pianto. Ogni tanto anche la televisione dà valore, come l’altra sera quando a Sanremo è stato ospitato Ezio Bosso, pianista. La verità è messaggio insuperabile, la persona vera è messaggio, che non solo “buca il video”, ma confonde e dilania l’anima stessa, cercandone le profondità più recondite. Le parole di Bosso non sono termini lessicali, ma una scavazione nella carne, un penetrare oltre, uno scoprire il sangue che scorre e neuroni che sconvolgono la…
Tragedie ed ebetudini umane, cioè animali in qualche modo responsabili
Caro lettor serale, Giulio Regeni da Fiumicello è stato ucciso da qualche bestia umana al Cairo, o comunque è rimasto vittima di una confusione sociale che continua. Altro non dico, perché non serve. Un “marito” a Pozzuoli cerca di bruciare sua moglie, perché troppo bella. Siamo di fronte a uno che definire cerebroleso è un eufemismo. Si tratta di cercare il confine tra volontarietà responsabile e gradi di stupidità e crudeltà ferina sconcertanti. Altri mariti scannano mogli e…