Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

notturno

Insonne contemplo la sagoma dell’ospedale stagliantesi nel cielo ancora buio; son le tre e mezza ma le due e mezza reali. Il pulsare della macchina sociale è basso, profondo, quasi silenziato, ogni tanto un richiamo da una stanza, che si spegne in breve, la mia finestra è aperta e sento il respiro della notte. La porta dà sul lungo corridoio illuminato, da cui verso mezzanotte avevo visto affacciarsi l’infermiera gentile con un medicamento per me. Da allora sonnellini brevi, e…

Continua a leggere

in viaggio tra l’empiria e l’imperfezione imparando l’umiltà

Caro lettor paziente, la scienza si è mossa fin dai suoi inizi mossa, da un lato tra assiomi (Pitagora, Euclide, etc.) geometrico-matematici, molto assimilabili alle “idee” platoniche, e, dall’altro su una sperimentazione per prove ed errori (da Aristotele in poi). In generale essa allora utilizzava categorie filosofiche (di philosophia naturalis) e teologiche. In astronomia dopo il Mille si rivelò durissimo lo scontro tra la visione biblica e quella scientifica che si stava sviluppando, ma in maniera multiforme e come si osserva anche in ambienti…

Continua a leggere

Il vento di Samatorça

Ricordo il vento di Samatorça. Soffiava non si sa bene da dove nel piccolo cimitero, dove è sepolto nella terra Ladi Rebula, con una croce di legno e qualche fiore. Il muretto circostante è basso e lascia intravedere il bosco, nascondimento per animali e transito del vento. Tra i rami degli alberi si attorciglia e si divincola il vento, come spirito delle anime salve lì seppellite, con varia pietà, con diversa memoria. Ricordo il vento di Samatorça. E poi…

Continua a leggere

Il testamento del capitano

A pochi giorni dal centenario dall’entrata in guerra dell’Italia contro gli Imperi centrali, rammemorare il più nobile tra i canti degli alpini ci aiuta a pensare. Pensare che cent’anni fa qui da noi si sono ammazzati contadini e operai, artigiani e insegnanti in divisa di patrie diverse e confinanti. Nella mia terra il ricordo è vivissimo nei racconti e quasi nei genomi naturali che ci costituiscono. Il canto deriva dal canto funebre cinquecentesco Il testamento spirituale del Marchese di Saluzzo, così…

Continua a leggere

la memoria in-condivisa

Lettor caro della Liberazione (da tutti i mali, specie da quelli dell’idiozia) 25 aprile, ricordo della Liberazione e della guerra civile. Manifestazioni e polemiche, come sempre. Ma che cosa è stata la Liberazione? Una partecipazione straordinaria di popolo, con esperienze e atti di eroismo quotidiano: “Non cedo e difendo la mia terra”, un barcaiolo delle valli ravennati, il mugugno silenzioso dei partigiani friulani e cuneesi, la Repubblica dell’Ossola, la Libera Repubblica della Carnia; e poi la fine di una…

Continua a leggere

oltre andare

…mi chiedevano oggi se ho (possiedo) una casa, come l’80% degli abitanti del Nordest italico, no, sono in affitto ho risposto, e preferisco così “essere in strada”, non nel senso di non avere un tetto, ma nel senso di peregrinus, itinerans, e anche precarius, con lo sguardo al futuro che viene, al domani, senza perdere attenzione per i passi di oggi, guardandomi i piedi avanzanti lungo il cammino, e il paesaggio cangiante… in affitto si sta come insegna la Bibbia (estote…

Continua a leggere

Le voci della campagna

Stamani lungo le interpoderali ascolto le voci del mio tempo e sento le voci del tempo andato. Appena oltre le prime curve scompare il rumore del traffico, lasciando remote tracce sonore che svaniscono… a mano a mano che la campagna prende il sopravvento, la campagna ancora spoglia dell’inverno. Interminati spazi di terra scura, erpicata e pronta per la semina, vigneti silenti in attesa dei germogli favoriti dalla potatura. Lontanissimo abbaiare d’un cane, dall’aia di un paese ancora nascosto oltre…

Continua a leggere

Fuochi epifanici e bigottismo culturaloide

Caro lettor epifanico, d’antiche storie e da contrade remote viene il racconto dei fuochi epifanici. Un affidabile sito web così lì commenta: “Il fascino misterioso della dodicesima notte, quella dell’Epifania, ultima del periodo natalizio, ha da sempre avvinto ed incantato le genti d’Europa assieme a quelle del Mediterraneo e del vicino Oriente e a questa notte è legato il folcrore nelle sue tradizioni ed espressioni più remote. Si dividono però queste in due distinti filoni: uno chiassoso, burlesco e…

Continua a leggere

Come spiegare l’economia ai propri figli

Un carissimo amico, che sa di economia e sa anche come parlarne, Paolo dei conti Cacitti da …, mi ha inviato il racconto… buono per bimbi e adulti, incliti e culti… così scorrevole e istruttivo, come i sussidiari di una volta, altro che il mio concettoso e a volte rompiballe procedere ragionante. Buona lettura, gentile lettore e auspici di pensieri originali e profondi, atti a superare la fogna mediatica che ci circonda… gioioso Santo Natale del Signore e tanta…

Continua a leggere

maestri miei

Pochi nella vita di una persona possono essere annoverati come “maestri”, a volte uno o due, io ne ho avuti quattro. Di essi ho già parlato qua e là in maniera sommaria, ma oggi mi sento di ricordarli meglio, davanti al pubblico teoricamente in-finito del web. Nell’antichità occidentale e anche in quella orientale i “maestri” erano veramente importanti. Tali erano ritenuti Confucio, Lao-Tzu, il Siddharta Gautama, Shankara, Socrate di Atene, Epicuro, Gesù di Nazaret in modo particolare… e basta…

Continua a leggere