“Gospa Betka, gospa Betka“, era il postino, che passava di lì ogni tanto, con una bicicletta antica, come i baffi che portava orgogliosamente. Elisabetta Jencek era una bella donna sui trenta, con lo zigomo forte e il portamento solenne. L’aveva sposata Augusto, un italiano del Friuli. Augusto era venuto a lavorare a Postojna quando la Guerra mondiale, la seconda, stava finendo. Un pomeriggio d’estate, un sabato, con alcuni giovanotti era venuto a visitare l’antico maniero di Predjama, incastonato tra…
racconto
La Val d’Ayas e altre storie
Caro viandante che contempli l’inverno, da Champoluc le strade portano in alto, al villaggio dei Walser. Antiche leggende narrano di transumanze. Popolazioni venute dal nord, lì come dalle mie parti. Lassù vivono in case di pietra e di larice, aspettando la luce del giorno e il suo scomparire. Hanno nel muro la finestra dell’anima, perché le persone preferiscono morire in casa quando viene il momento, e allora lasciano un pertugio perché l’anima possa andare a confondersi con le nuvole…
La leggenda del vento
Silenzii domenicali conciliano letture e leggende. Come quella dello starkblast, il vento freddissimo che fa esplodere gli alberi di legno ferro della contrada di Tree, lontano, in un grande nord boscoso, verde cupo. Ai margini della Foresta Infinita dove si è spinto il piccolo Tim, che dorme sotto il magico lenzuolo del mago, insieme con una tigre ammansita. “(…) A un certo punto abbassò l’orlo abbastanza da vedere un miliardo di stelle tempestare la cupola del cielo, più…
sballi e informi timballi
carolettormattutino, si raggruppano attorno ai tavolini appendendosi come pipistrelli vestiti di scuro seralmente e nelle feste comandate nel caffè centrale del paesone delle Terre di Mezzo sguardi ottusi su smartphone iphone android comunicando sine empàtia bevono spritz aperol a manetta musica a manetta confondibilissima insopportabilmente ritmicatonica occupano anche i passaggi e il portico che immette su altri transiti guardano attoniti il vuoto che si effonde sui volti dei compagni di sballi e timballi per poi andare più tardi per…
Là dove appaiono gli eterni “essenti”
Conosciamo il modo con cui funzionano i sensi, e il flusso razionale del pensiero, che analizza, compara, sintetizza e trova analogie. Inventa i linguaggi e i nomi delle cose. Ogni fatto che accade è per sempre sub specie aeternitatis, eterno. L’eternità è dove eternamente appaiono gli essenti (Severino, Barzaghi, io stesso). Neppur Dio può far non esser-stato ciò-che-è-stato, perché l’istante, il nunc che è dentro il tempo è fuori, nell’eterno. Ciò-che-è-stato in quanto posto nel de-stino, è. Mi raccontano di…
dicesi autolesionismo italiano
Zolla petrosa d’Africa che accogli, lembo di terra nel mare che salvi. Lampedusa. Facce stremate e corpi consunti giovanissimi scendono da legni obsoleti, avventurosamente partiti da remote terre assetate e arse. Porto del Mediterraneo, porta di questa Europa insopportabile, che col dito accusatore ci condanna minacciando. Corifee le solite Kienge e Boldrini, che si distinguono da una Patria che chiamano “paese” e che non amano. Forse l’Unione Sovietica di Josif Vissarionovic e Breznev era per loro più rispettosa dei…
boureausauros
Caro lettor che vaghi per il web, stamani per posta ho ricevuto un rimborso Irpef di euro 620, 23 riferito all’Anno Domini 1986: 27 anni dopo lo Stato mi restituisce ciò che è mio! Ho incassato il maltolto in men che non si dica. Solo un esempio dei ritardi criminogeni, dei pagamenti inevasi, di tutto ciò che la burocrazia, mostro a sette teste, produce. Le aziende chiudono se non le pagate per prestazioni fatte, bureausaros! Non sapete che se…
Sgomento
Cari politici e altri garantiti che restate al pezzo, per qualcuno il lavoro finisce verso sera, oppure a fine settimana, mese, anno, per altri finisce con la vita. Come per i sette cinesi di Prato. Se Confucio o Lao-Tzu potessero esprimersi sui loro padroni li condannerebbero senza remissione: altro che ubbidienza tradizionale ai capi di tradizione cinese! Leggo che in zona vi è un solo ispettore del lavoro, e tre o quattro addetti ASL alla prevenzione degli infortuni. Possibile, però, che…
Gorizia novembrina
Giungo alla piccola piazza di San Rocco e un valletto uscito dalla corte di Giuseppe II m’accoglie: sa chi sono, come mi chiamo, perché solo lì… una signora mi accompagna al banco degli ospiti nella linda chiesetta del borgo dedicata al Santo. In viaggio l’Isonzo era verdissimo, e la cerchia dei monti nitidissima, lontana e alta Sveta Gora. La messa è liturgia di popolo, come alle origini, sembra d’essere in una domus familiae dei primordi cristiani. Giova all’atmosfera anche la Lettera seconda…
Commedia
Caro lettor serale, traggo dal web alcune attendibili informazioni: “Una commedia è un componimento teatrale o un’opera cinematografica dalle tematiche leggere o atto a suscitare il riso, vertente assai spesso su amori controversi, perlopiù a lieto fine. Il termine ha assunto nei secoli varie sfumature di significato, spesso allontanandosi di molto dal carattere della comicità. La commedia, nella sua forma scritta, ha origine in Grecia nel VI secolo a.C. La parola greca κωμωιδία (comoidia), che sembrerebbe derivare da κῶμος…