Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La verità, il linguaggio, le cose e i cretini laureati

Caro lettor serale, con il termine verità (in latino veritas, in greco αλήϑεια) si indica il senso di accordo o di coerenza con un dato o una realtà oggettiva, o la proprietà di ciò che esiste in senso assoluto e non può essere falso (preso dal web). Il rapporto tra verità, linguaggio e cose stesse è la domanda che ognuno si fa vivendo, parlando, dialogando, ricercando, interrogandosi. Non è possibile evitare questa domanda, poiché ne va della stessa salute…

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ragazzi spersi antagonisti immaginari

Caro lettore, non so da dove venga il nonsenso del comportamento dei ragazzotti incappucciati che spaccano tutto per le città. O forse lo so. Questi non son capaci neanche di dire la ragione del loro comportamento, perché questa ragione non c’è, per cui è inesprimibile. Probabilmente hanno a malapena l’uso dei duecento vocaboli di un lessico miserrimo, e si chiamano “antagonisti”,  antagonisti, e di chi? Mi vien da pensare perfino, extrema ratio, a un ritardo evolutivo. Ma poi correggo il tiro, tornando…

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diversamente umani

Caro lettor del I Maggio, Tommaso d’Aquino distingueva nella sua etica (cf. II-II Summa Theologiae) le “azioni umane” dalle “azioni dell’uomo”, attribuendo alle prime una certa rilevanza morale e alle seconde una semplice specificazione “genitiva”. Dico meglio: per il filosofo domenicano, dire “azioni umane” è come specificare “azioni caratterizzate da una certa umanità”, intesa come sentimento creaturale e solidale frutto di una coscienza auto-riflettente e responsabile, mentre dire “azioni dell’uomo” è come rilevare che l’uomo è anche vita vegetativa…

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E E E (estetica, etica, economia)

…in ordine di valore, secondo me, anche se talora l’ordine è all’incontrario, come propongono illustri studiosi alla Paolo Savona e alla Domenico De Masi, nel  recente “Manifesto per il Sud” da loro stessi curato: ma questi signori sono economisti e sociologi. Per me, invece, il valore nasce dall’essere-delle-cose (filosoficamente), per cui: a) l’estetica è la manifestazione dell’essere stesso, sia nella matrice biblico-semitica. sia nella matrice greca: della prima troviamo traccia imponente e simbolicamente decisiva nei versetti della Creazione (Genesi 3-28);…

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pavoni e vanagloriosi

Caro lettor gentile, papa Francesco ha ordinato diciannove sacerdoti facendo loro raccomandazioni molto semplici: “Mai rifiutare il battesimo a chi lo chiede, non andare di fretta nel celebrare messa, non essere noiosi nelle omelie…” E poi raccomanda loro di non “fare i pavoni”, coltivando l’autocompiacimento e il narcisismo. Li invita a non usare parole vuote, che “fanno male” all’anima di chi ascolta e di più a chi le proferisce. E aggiunge: “Con il sacramento della penitenza rimetterete i peccati in nome di…

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la memoria in-condivisa

Lettor caro della Liberazione (da tutti i mali, specie da quelli dell’idiozia) 25 aprile, ricordo della Liberazione e della guerra civile. Manifestazioni e polemiche, come sempre. Ma che cosa è stata la Liberazione? Una partecipazione straordinaria di popolo, con esperienze e atti di eroismo quotidiano: “Non cedo e difendo la mia terra”, un barcaiolo delle valli ravennati, il mugugno silenzioso dei partigiani friulani e cuneesi, la Repubblica dell’Ossola, la Libera Repubblica della Carnia; e poi la fine di una…

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homines sapientes?

Caro lettore, le scoperte paleontologiche si susseguono: in Italia hanno trovato, pare, i resti più antichi dell’Homo Sapiens: due denti da latte risalenti a circa 40.000 anni fa. I luoghi dei ritrovamenti sono due grotte in Veneto (Grotta di Fumane) e Liguria (Riparo Brombini) dove sono stati rinvenuti anche ornamenti artistici e utensili  “ai massimi livelli della tecnologia dell’epoca” (dal web). La scoperta è stata pubblicata su Science, ed è merito dei ricercatori coordinati da Stefano Bonazzi, dell’università di Bologna, e Marco Peresani, dell’università di…

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intorno al mio tempo

Ogni tanto nella vita facciamo bilanci, specialmente quando si finisce di fare qualcosa, un lavoro, completando un progetto complesso e difficile. La fine del lavoro è talvolta perfino liberatoria, e dà il senso di un tempo che è passato nel farlo, e di una fatica spesa, sconosciuta agli altri. Le storie umane prima o poi finiscono tutte, come insegna Qoèlet nel terzo capitolo, e io sono sempre stato un cultore delle historiarum fines, cioè dei confini di un tempo…

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De consolatione Philosophiae, ovvero la consolazione della filosofia

Echeggio nel titolo la grande opera che Severino Boezio scrisse nel carcere teodoriciano ancora nel VI secolo. Se un tempo la direzione spirituale delle persone era affidata a sacerdoti, frati e monache, come testimonia l’esperienza straordinaria di Caterina da Siena, o delle grandi badesse benedettine del Medioevo tedesco, come Gertrud der Grosse, Ildegard von Bingen, Beatrix van Tienen, e dai primi del ‘900 ha iniziato la sua irresistibile ascesa la psicologia clinica e la psicoterapia, vi sono indizi che…

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stupiditas perennis

Karl Jaspers (1883-1969), filosofo e psichiatra tra i maggiori del ‘900, ha intitolato una sua opera Philosophia perennis, quasi a significare l’impossibilità umana, e quindi di questo sapere generale, a dire la parola fine sulla ricerca delle risposte ai “perché” posti dalla stessa inquietudine (cf. anche in Agostino) e curiosità umane: le domande concernenti le grandi questioni del nostro essere-al-mondo, del male, del dolore, della morte, dell’ipotesi su Dio, del ruolo umano nel mondo, della nostra responsabilità morale e del libero…

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