Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Le difficoltà delle buone relazioni inter-umane

La pari dignità di ciascun essere umano rispetto a ogni altro e l’irriducibile differenza di ciascuno da ogni altro sintetizza lo spazio / distanza esistente tra due (esseri umani) nella loro radicale diversità, e nel contempo il loro identico valore. La com-presenza delle due realtà/ verità e una certa qual contro-intuitività delle due realtà/ verità fanno comprendere quanto sia difficile pre-vedere se le cose tra due “umani” andranno bene o, piuttosto, andranno male fino alle estreme tragiche conseguenze dell’omicidio…

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Per i pensatori classici la “volontà” umana è una delle due facoltà che muovono l’agire libero dell’uomo stesso, assieme con l'”intelletto”; per Lutero e Spinoza è “sottoposta” a un determinismo radicale, mentre per Arthur Schopenhauer essa è lo stesso “essere-del-mondo-e-dell’uomo”, come una sorta di “metafisica” anti-metafisica; altre posizioni nel testo, fino ai cluster delle psicologie cliniche che trattano del libero arbitrio (libertà/ volontà) e dei suoi limiti

La volontà c’entra con tutta la vita dell’uomo, in qualsiasi modo la si intenda. La volontà è la facoltà propria di chi è intelligente, dicevano con semplicità, anche se con espressioni diverse, gli Scolastici, Tommaso d’Aquino, Alberto Magno, Giovanni Duns Scoto, Bonaventura da Bagnoregio e altri. Nella Tradizione classica platonico-aristotelica la volontà è intesa come facoltà dell’anima ben distinta dall’intelletto, con il quale opera in un continuo riferirsi reciproco, dove l’intelletto illumina le decisioni che la volontà assume, mentre…

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Che cosa è l’amore? E’ il motore del mondo

Caritas–amor, in latino; agape, eros, philia. In greco si può dire in almeno tre modi, agapào, philèo, erotào. In tutti e tre i modi si dice amore, la forza che muove il mondo, come irresistibilmente e potentemente hanno insegnato e insegnano Platone nel Simposio, docente (d’amore) Diotima, e sant’Agostino, molto meglio di Freud, con la sua fissazione sulla libido, e come Origene di Alessandria ha provato a spiegare commentando il Cantico dei Cantici, al cui studio ho dedicato qualche anno…

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Occorre fare il bene ed evitare il male, in latino: bonum agere, malum vitare

Fare il bene, evitare il male. Facile a dirsi, difficile a farsi. Il vecchio detto classico interpella ogni momento della vita dell’uomo, ponendo una valutazione morale su tutti gli atti umani liberi. Le azioni umane vanno distinte tra ciò che viene agito liberamente e ciò che invece viene fatto, semplicemente, anche nei casi un agire costretto (o meno) sotto minaccia. Tant’è che la lingua latina prevede due verbi per dire “il fare”, come a) fàcere, che significa meramente un operare,…

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Coppie umane d’ogni tempo, in quattro modalità

PRIMA modalità: o delle coppie empiricamente viste/ conosciute. Un caso: hanno tutti e due più di ottanta anni, forse quasi ottantacinque, moglie e marito, in piscina a fare ginnastica antalgica, per le articolazioni indolenzite, post traumatica, post tutto. Stanno sempre davanti a me. Lui è un po’ (con rispetto parlando) rinco, piegato con l’occhio un pochin spento, e lei – matronalmente – lo rimprovera e gli dà continue indicazioni, perché lui fa fatica a capire le istruzioni della giovanissima…

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Il pensare come arte. Brevi note di logica

Mutuo, più o meno, il titolo da un aureo libretto del padre Alberto Strumia e del padre Matteo Righetti (Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1998), entrambi domenicani. I padri di San Domenico, fin dalla loro istituzione sono stati destinati, oggi diremmo come mission, allo studio, più dei confratelli francescani, i cui ordini primèvi furono fondati in contemporanea, nella prima metà del XIII secolo, dai due Santi carismatici, Francesco d’Assisi (Giovanni di Pietro di Bernardone), e Domenico di Guzman e di Galaruega.

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Le piccole cose su cui la politica si perde trascurando quelle grandi

Il livello della classe politica attuale, salvo rare eccezioni presenti in ogni schieramento, è assai deficitario, usando un’attenuazione concettuale, una litote. Il dialogo della vignetta esprime tutto il pessimismo realistico che circola un po’ ovunque. Pare che in pochissimi siano in grado di esprimere giudizi logici e razionali sullo stato delle cose, sia dell’economia, sia della società, sia della politica. Proviamo ad elencare alcune questioni primarie che sono all’attenzione. Il PNRR è in parte perduto per ritardi e carenze di…

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I dispersi e i delusi della sinistra

Qualche tempo fa ho scritto qualcosa sul XVII Congresso del Partito Socialista Italiano del 1921, alle cui conseguenze ho cercato di comparare l’attuale situazione della Sinistra italiana. Ebbene, la conseguenza necessaria che qui riporto in estrema sintesi è la seguente: la situazione italiana è quella di una grande congerie di “dispersi e delusi” della sinistra, tal quale mi sento io da diversi anni, se non da decenni. Siamo in molti, non tema chi si preoccupa sempre e soprattutto di…

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Livorno 1921, Teatro Goldoni, XVII Congresso del Partito Socialista, scissione a sinistra e nascita del Partito Comunista d’Italia guidata da Amadeo Bordiga, Antonio Gramsci e Umberto Terracini, tra altri. Nel PSI restano Filippo Turati e altri che ebbero ruoli successivamente fondamentali durante la lotta antifascista e nel Secondo dopoguerra. A 102 anni di distanza la segretaria del PD forse pensa di essere “un” Gramsci, ma è solo (forse) l’ombra di “un” Bordiga. Peccato che in giro non ci sia un Turati, né un Gramsci, né un Terracini, e la destra fa festa (notizie di prima mano dai vertici)

Nel 1921, dal 15 al 21 Gennaio a Livorno, viene convocato il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano. I fascisti stanno già prendendo in mano le piazze, contendendole ai socialisti, ai repubblicani e agli anarchici e stanno per “marciare su Roma” (con una finta “presa del potere”) per avere l’incarico di formare un Governo di coalizione da Re Vittorio (il “re minimo”, epiteto mio, che mi sembra molto ben meritato, visti i seguenti ventidue anni di storia d’Italia e…

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Dopo la morte di Berlusconi e dei 600 annegati nel Mar Egeo a Pylos, occorre tornare a Martin Heidegger e a Jean-Paul Sartre, prima di parlare di bene e di male, interpellando anche, in qualche modo, Aristotele, Tommaso d’Aquino e Kant

Proprio la morte di Berlusconi e il naufragio dell’isola di Pylos mi hanno ispirato quanto nel titolo. Non sembri strano, questi due grandi filosofi del ‘900 possono aiutarci a comprendere qualcosa di più di quest’uomo appena mancato e come andare oltre, e anche del valore di quelle vite umane perdute. Martin Heidegger Da qualsiasi parte li si osservi, si tratta di grandi fatti. Gli anti-berlusconiani di professione (a proposito ho letto un articolo quintessenza di anti-berlusconismo, al livello di un…

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