Caro lettor paziente, costì spesso rimbrottiamo i maschi, della politica o d’altre umane incombenze, talora senza indulgenza, talaltra con più virulenza e rabbia. Stavolta, però, citeremo tre femmine, donne di potere, ma del tutto o in parte inadeguate al ruolo, e per ciò che han fatto o fanno. Tre tra non poche altre incapaci, e tra moltissime capaci -graziadio- e valorose. Inizio dalla prima: docente universitaria di discipline lavoristiche, scelta ministro del lavoro dal noiosissimo (solo meno del professor Rodotà,…
sapienza
Il delinquente derelitto
Caro lettore, che ne dici di uno che ruba venticinque milioni di euro al partito che amministra, in questo caso la defunta Margherita, e, storcendo il naso all’ascolto della sentenza di condanna, in primo grado, a otto anni di carcere, minaccia (sì, minaccia!) di ricorrere in appello? All’uscita dal tribunale quasi si atteggia a offeso, con fare sussiegoso e ghigno vendicativo. Una domanda: se in base al criterio di classificazione classica della coscienza, che prevede una scala dalla coscienza retta a…
Gli ipocriti
(Beninteso, hic absit iniuria Benigno). Guai agli ipocriti, caro lettore! Anche il Maestro di Nazaret ne era nauseato (cf. Mt 23, 15: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi“). Con un’esegesi molto semplice si può dire che Gesù condannava gli ipocriti come falsificatori della verità e come simulatori, al punto da dire che chi li…
Fabbri-canti di parole
Strumenti per pensare, di Daniel Dennett (trad. di Simonetta Frediani, Raffaello Cortina ed., Milano 2014). Libro da leggere, perché il filosofo inglese fa un ragionamento molto semplice: ogni attività umana ha bisogno di essere pensata, per essere pensata necessita di strumenti cognitivi, e qualcuno deve predisporre questi strumenti, proprio come accade nelle attività pratiche, nei mestieri di costruzione di oggetti, nell’artigianato. La poesia stessa, come luogo dove si costruiscono parole per significare immagini, metafore e altre figure linguistiche è…
Il “brand”
…oggi tutti i prodotti rappresentano un brand sul mercato. Eataly, la Ferrari (primo al mondo, alleluja!), il prosciutto di San Daniele e il Franciacorta, lo Champagne e il cognac, Paris Hilton, la Ferrero di Alba, il Bayern di Monaco, Vuitton e Renzi, mon cher lecteur! L’Italia stessa, tutta, è un brand. Magari non come la presentano talvolta i giornali inglesi, ma come è intesa dalla maggior parte dei cittadini di tutto il mondo: una terra meravigliosa. Un brand, cioè qualcosa che-ha-mercato, scriverebbe Heidegger.
Il “posto al sole”
Traggo spunto da una nota telenovela che si differenzia nel titolo solo per l’articolo indeterminativo “un“. Come avevano intuito gli antichi scienziati-filosofi e come ben ci ha spiegato Darwin a metà ‘800, tutti i viventi cercano un posto al sole, per sopravvivere e poi… vivere (se possibile, bene). Come le piante troppo vicine tra loro si “battono” per emergere alla luce e chi non ce la fa, farà da sottobosco, se non soccombe, così gli animali senzienti e psico-sensibili, tra…
Il telefono
Caro lettore, quando ero bambino, e mio padre era in Germania, ogni quindici giorni veniva a casa nostra la signorina del telefono comunale, e diceva a mia madre: “Gjgie, a misdi e miez a ti telefone Pièri, ventu in centralin?”. E mia madre si affrettava a prepararsi per la telefonata. Andava in piazza dove le signorine armeggiavano con misteriosi fili inserendo i jack nei buchetti dei collegamenti urbani, extraurbani e internazionali. Poi arrivava la telefonata e lei entrava in…
La Filosofia è una buona “amica”
Proviamo a immaginare che qualcuno abbia bisogno di parlare di sé e della sua vita, come gli proporrei di procedere? Come si dice qui sotto…più o meno. La consulenza filosofica: di cosa si tratta e a chi serve? La consulenza filosofica è il dialogo tra un filosofo consulente e una persona che si rivolge a lui perché sta vivendo una fase problematica o di disorientamento: può trattarsi di una difficoltà relazionale, lavorativa, esistenziale; oppure di una scelta difficile…
Fecunditas et Felicitas
L’etimo sanscrito “fe” dà origine alle parole latine “fecunditas” e “felicitas“, felicità e fecondità. In qualche modo, dunque, la felicità sarebbe collegata alla fecondità, ed è indubbio che così, in qualche modo, sia. Si dà felicità nell’arrivo di un bimbo a una coppia umana, di dà felicità al raggiungimento di un risultato, frutto di fatica e di studio (fecondo). Per i grandi maestri greci (oltre ai due Sommi, anche per Epicuro, Epitteto e Zenone di Cizio, tra molti altri) il…
la “u”
La vocale “u” a me suona cupa (infatti nel lemma “cupa” c’è la “u”). Se dovessi darle un colore forse le attribuirei un crepuscolare viola scuro, di alba o tramonto che sia, non importa. Le vocali fanno parte integrante delle lingue indoeuropee, dal sanscrito, al greco antico, al latino, all’italiano. Sono meno presenti nelle lingue del ceppo germanico e del ceppo slavo, idiomi più consonantici. Nelle lingue semitiche come l’ebraico e l’aramaico sono graficamente assenti, ma si pronunziano, dando…