…viaggiando in auto ne ho sentita una che non mi ha stupìto ma fatto inc. (quello che volete voi). A Palermo una insegnante di italiano delle medie è stata condannata nei giorni scorsi a trenta giorni di carcere poi ridotti a quindici (chiaramente si tratta di pena non scontabile dietro le sbarre, ma comunque pena) per avere fatto scrivere a un allievo undicenne di prima media cento volte “sono un deficiente” perché aveva insultato un compagno di classe dicendogli…
sapienza
Io sono uno che comincia
…e mi piace l’inizio, mi piace intraprendere il cammino, la strada o il viottolo in salita o quello dallo sfondo incerto, mi piace dove sorge il sole dove scorre l’acqua sorgiva, mi piace il muoversi delle prime molecole della vita. Il mio tempo è sempre quello dell’inizio, perché odio restare tra colonne immobili, odio i riflessi dorati e gli specchi che moltiplicano infinitamente la staticità. Io sono uno che comincia ogni giorno stupito di essere lì a cominciare, a…
Elogium Mortis
Giovanni di Pietro di Bernardone dopo la svolta della sua vita si era fatto chiamare Francesco, san Francesco d’Assisi, e lo conoscono quasi tutti. Due anni prima di morire, forse nel 1224, scrive il Cantico di frate Sole (o delle Creature, in latino Laudes creaturarum). Dopo avere lodato il sole il fuoco l’acqua e il vento come creature di Dio, Francesco prende a lodare il Signore per “sora nostra morte corporale” che nessun uomo può evitare, raccomandando di curarsi di non morire…
Italianitas und Germanitas
Sappiamo che i tedeschi ci temono, particolarmente nel gioco del calcio, dove sono destinati, pare, a perdere nelle occasioni più importanti. Altri loro controversi sentimenti nei nostri confronti sono una certa rabbia commista a un’ammirazione per ciò che l’Italia costituisce, come fonte di cultura universale e per le sue varie incomparabili bellezze. Sappiamo anche del loro superiority complex nei confronti dell’Italia, originata da un contesto germanico sempre più potente a livello europeo, a partire dall’impero guglielmino e bismarckiano e…
Caro vecchio Ario
…era da tempo che si diceva tu e io, un po’ per celia e un po’ per serio, che avremmo fatto un incontro una sera a Latisana, per parlare del tuo nome, in comune con il sacerdote Ario, quello che non riconosceva la divinità di Cristo, quando ad Alessandria si discuteva con passione della Trinità e dell’Uomo teandrico. Ario sei andato via senza avvertire, c., mi avevi chiamato al cell. qualche settimana fa e non mi avevi trovato, poi non mi…
La finitezza e l’Incondizionato
Due immagini: Jessica Lange che sparge le ultime ceneri di Bob nell’Oceano e la morte di Carlo Maria Martini. Jessica attraversa gli Stati Uniti con due amiche, dall’Idaho fino alla California, per riportare le ceneri del suo uomo alla figlia di questi, ma nel lungo viaggio su una cabriolet Bonneville ne sparge in parte nei luoghi che erano appartenuti alle loro vite, dicendo infine, davanti all’onda lunga del Pacifico, che Bob non appartiene né alla figlia né alla donna,…
Mai capitato
…di trovarmi per strada, inerme, a macchina ferma e motore fumante, forse esaurito nella sua fisica metallica, oleodinamica, cinetica, cinematica, e infine è successo. Fermo lì nel grande incrocio vicino a Tagliamento con il giubbino arancione in attesa del carro attrezzi, e poi il viaggio verso l’officina, seduto in macchina caricato sul cassone, con le mani sul volante che automaticamente cercano -riflesso condizionato- di accompagnare la strana spedizione nella conduzione delle curve. Ma io sono fermo, legato, bloccato, in balia…
La strana casa nella nebbia e altre leggende
“Ogni mattina, dietro le scogliere di Kingsport, dal mare si alza la nebbia. Candida e spumeggiante, raggiunge in cielo le nuvole sue sorelle, portando segni di teneri pascoli ed antri di leviatani. Quando cadono poi le ultime piogge dell’estate, picchiando sui tetti scoscesi dei poeti, le nuvole fanno evaporare quei sogni e li inviano agli uomini, perché questi non possono vivere senza fantasticare di antichi e bizzarri segreti, e di conversazioni meravigliose scambiate di notte dai pianeti. Quando…
Sulla sentenza di Oslo ha ragione Spinoza?
Ho finito appena sotto di distinguermi umilmente da Baruch Spinoza, quando arriva la sentenza di Oslo. Anders Behring Breivik il 24 agosto scorso è stato condannato al massimo della pena per la strage di Utoya, cioè ai 21 anni di carcere previsti dall’ordinamento penale norvegese, con la possibilità per il giudice di tenerlo in galera anche oltre il 2033 se non sarà stata verificata in lui una condizione psicologica e morale di pentimento e una possibilità di redenzione. Spinoza, se interpellato sul…
Quiete
Dove riposano Pietro e Luigia stamani tra le campagne sono andato a cercare quiete, la mia quiete che arriva da lontano nel tempo. E passeggiando tra le tombe ascolto il fruscio dei pioppi e le voci dei nomi che non ci sono più a questo mondo, ma mi guardano -foto ingiallite dal tempo- cognomi e volti noti o ignoti perché di prima che io nascessi. Ci sono anche le “colombaie” per i resti dei soldati morti in Russia: date…