Nietzsche “Intorno a una grandezza solitaria non volano gli uccelli, né quei vaghi gli fanno, accanto, il nido. altro non odi che il silenzio, non vedi altro che l’aria“. (U. Saba, Canzoniere, Uccelli 1948) E’ mio il piacere stamani di mettere vicino due spiriti grandi, in un un tempo in cui la riflessione e la contemplazione perlopiù lasciano il posto alla maleducazione e alla banalità, alla sciatteria e alla superficialità del dire e del pensare, che è come un…
sapienza
Verità e Menzogna
Friedrich W. Nietzsche ha potentemente smascherato molte finzioni che l’uomo -per sopravvivere- si è procurato, sia nell’ambito cognitivo, sia nell’ambito morale. In ciò consiste il suo nichilismo, che è un atteggiamento, un’impostazione conoscitiva, un’epistemologia -infine- iper-morale, vale a dire moralissima, improntata ad un’etica della verità. Leggiamo alcuni passaggi tratti dal saggio Su volontà e menzogna in senso extramorale. “L’intelletto, come mezzo per la conservazione dell’individuo, dispiega le sue forze principali nella finzione, giacché questa costituisce il mezzo che permette…
Anima della Terra
11 marzo 2011. 8.9 Richter in Giappone. La terra trema e il mare tonante risucchia ogni cosa. La natura matrigna -leopardianamente- si rivolta contro chi la invade. I cultori del caso, da La Mettrie e Morelly a Monod, a Hack, a Odifreddi, si guardano intorno senza stupore: per loro accade, può accadere, accade. E allora? Non vi è finalità, non vi è disegno. Nulla. Ogni cosa, ogni moto è frutto del caso, dello scontro imprevedibile di vettori e…
La Speranza del Pensiero
Ogni giorno le cronache ci portano notizie tremende. La rete, i social network e le televisioni monitorano il mondo in real time … e tu vedi ciò che accade ieri a Brembate di Sopra e a Tripoli: Yara e Gheddafi. In ambedue i casi c’è una povertà di pensiero: nell’assassino di Yara e in Muammar. L’origine del male, anzi il peccato originale che genera il male nell’uomo è il-non-uso-del-pensiero. L’assenza di pensiero favorisce la semplificazione e il sadismo. Naturalmente esiste anche…
Essere Singolare-Plurale
Di questi tempi disarticolati e stupidamente ansiosi è una boccata d’ossigeno dialogare con chi pensa. Di questi tempi caratterizzati dalla quasi assenza di pensiero … o dalla sua povera asfitticità. Nancy è uno con cui merita di colloquiare. “Essere singolare plurale significa: l’essenza dell’essere è, ed è soltanto, una co-essenza; ma co-essenza o l’essere-con-l’essere-in-tanti-con designa a sua volta l’essenza del co-, o ancora meglio il co- (il cum) stesso in posizione o in guisa di essenza”. Forse Jean-Luc…
Il Giudizio degli Altri
Arthur Schopenhauer, prima di diventare il filosofo più noto di Germania nella seconda metà dell’800, fece molta fatica a farsi ascoltare. Infatti il suo (successivamente ritenuto) capolavoro, Il Mondo come Volontà e come Rappresentazione, fu per due volte un insuccesso editoriale. Ma così va spesso per chi capisce prima i segni dei tempi, mentre va molto bene a coloro che si adeguano ai tempi. Oh, Tempo che farai giustizia di tutte le cose! Si potrebbe consigliare una lettura dei…
Io non sarò mai Te
Dai tempi del Mito, il maschile ha prevalso sul femminile, la relazione verticale, gerarchica tra un soggetto e un oggetto, la dialettica Io e il resto sulla dialettica Io-Tu. Pochi pensatori maschi hanno notato delle crepe in questo ragionamento trimillenario, tipico del nostro Occidente, figlio degli stessi sommi Platone, Aristotele, fino a Kant e Hegel: forse solo Martin Buber e Emmanuel Lèvinas. Invece, sul versante del pensiero femminile qualcosa di più forte e preciso è stato detto, specialmente da Luce Irigaray,…
La Banalità del Male
“I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana […]. Finora la convinzione che tutto sia possibile sembra aver provato soltanto che tutto può essere distrutto. Ma nel loro sforzo di tradurla in pratica, i regimi totalitari hanno scoperto, senza saperlo, che ci sono crimini che gli uomini non possono né punire né perdonare. Quando l’impossibile è stato reso possibile, è diventato il male assoluto, impunibile e imperdonabile, che non poteva più essere compreso e…
La Vocazione di Simone
Vive 34 anni, una Vita brevis, Simone Weil, ebrea francese, vuole lavorare anche in fabbrica (alla Renault), per capire la condizione operaia, dopo aver studiato filosofia e averla insegnata in diversi licei della profonda provincia. Organizza corsi di formazione per lavoratori, senza smettere di studiare Platone e i pensatori greci, cui imputa solo il demerito di non aver mai saputo dar valore al lavoro umano, ritenuto da tutti costoro “cosa da servi o da schiavi”. Fugge in America nel ’42 per evitare…
Il Problema e il Mistero
Il Problema è ciò-che-si-pone-davanti-a-noi e deve essere risolto. Tant’è che uno dei plessi concettuali e disciplinari presenti nelle moderne teorie dell’organizzazione è il “problem solving”. Concetto tanto esaltato quanto asfittico, se non corroborato da un pensiero metafisico. Il termine “Problema” deriva dal verbo greco pro-bàllo (getto avanti) ed è termine abusato, a volte utilizzato in luogo di “Tema“, che significa invece “argomento“, letteralmente ciò-che-si-pone, dal verbo greco tìthemi (pongo, metto, cfr. “i temi di scuola”). Usare il termine “problema” in luogo di…