Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Capire l’Italia profonda

Mi piace ascoltare la gente, guardarla come cammina, come veste, come parla e dialoga, o litiga. Per capire l’Italia bisogna soffermarsi in ascolto, senza dare nell’occhio come un discreto passante, non come un curiosone fastidioso e pedante. Ero a pranzo in un paese del Veneto profondo, vicino a Vittorio Veneto, zone che frequento da qualche tempo, sia per ragioni di organizzazione dell’associazione filosofica Phronesis che presiedo, sia per una presenza appena avviata in alcune importanti aziende industriali, quando la mia…

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L’aghioterapia, come “cura della santità”, rimedio spirituale ai mali che affliggono l’essere umano, che però non toglie la responsabilità a ciascuno di operare per il bene proprio e degli altri

Santo significa “sancito”, ma anche “separato”, diverso, come diversi sono i “santi”, tra loro e dagli altri. Diversi in che senso? forse nel senso che sono dei superuomini o superdonne? Per nulla, perché, se ci si dedica a un opportuno approfondimento biografico di un qualsiasi santo o santa, ci si accorge che quelle figure sono persone normali, anzi, a volte molto normali, con difetti e con pregi, peccatrici e peccatori, generosamente solidali e/o egoisti, rabbiosi, scostanti… Un esempio di santità…

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Non trovo più neanche un elettrauto, dove sono spariti tutti? A me, invece, il mio dentista ha disdetto l’appuntamento per l’igiene…, ma che cosa sta succedendo?

Il vaccino aveva evitato molti morti e la pandemia sembrava oramai in sonno. Aveva avuto il suo acme un anno e mezzo prima e aveva spaventato il mondo. Con un documento verdolino tutti avevano ripreso a girare dappertutto senza intoppi. Il lavoro e il reddito pro capite erano aumentati in modo inaspettato, perché tutti avevano acquisito una fiducia nel futuro che prima non c’era. Sembrava che una società fino a un anno o due prima un po’ anchilosata si…

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STRESS, STRESS, STRESS! E’ ora di finirla con lo STRESS. NON ESISTE lo STRESS, ESISTE SOLO la FATICA se si LAVORA e si STUDIA tanto, COME è necessario!

Mio padre Pietro lavorava in cava di pietra dodici/ quattordici ore al giorno per pagare i debiti e per farmi studiare al liceo classico, la “scuola dei ricchi” che anche un ragazzo povero ma intelligente lui aveva capito che doveva frequentare. falso stress da ricrescita E parlo anche di me: dopo il liceo classico, quando durante le cinque estati delle superiori lavorai a portare bibite, poi, diplomato, andai a lavorare per sette anni in fabbrica come operaio, mentre studiavo scienze…

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America, primi anni ’90, ero in Argentina e negli USA da segretario regionale del Friuli Venezia Giulia di un sindacato confederale, e componente della Direzione nazionale, dove incontrai sindacati locali in sedi loro a Baires, a New York e a San Francisco, e… in storiche logge massoniche italo-americane, non più operative, mi dissero (forse “in sonno”, pensai, come si dice in questi casi). Una di queste logge si chiamava “Giuseppe Garibaldi” (ecco!), et alia…

Ricordo che, prima di essere rieletto al ruolo dirigente del sindacato regionale all’inizio dei ’90, fui contattato da un massone abbastanza importante che mi “consigliò” di non dare troppo spazio alla stampa cattolica nel mio ruolo, anche se “loro” comunque mi avrebbero votato con convinzione, per stima politica e culturale nei miei confronti. E fu così, peraltro, senza (ovviamente) che io gli avessi promesso nulla. In quei primi ’91/ ’92 fui anche in America, prima a Buenos Aires e dintorni…

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“Agorà”, in Greco antico, significa slargo, piazza: il plurale è “agorài” (piazze). Bene: vedo Letta del PD che troneggia su palchi dove la scritta è la seguente “Agorà democratiche”, quindi con il nome al nominativo singolare e l’aggettivo al plurale. Non mi si dica che in italiano i plurali greci non si mettono (come nell’inglese inserito in un testo italiano, perché sarebbe come dire che greco e latino stanno all’italiano come l’Inglese). Conclusione: Greco e Latino sono “papà” e “mamma” linguistici dell’Italiano e dunque, se non si conosce l’abc del Greco antico, si lasci perdere, per carità

Alle solite! Si usa una lingua antica e si fanno figure barbine. Chissà perché lo fanno… fa figo? E’ una cosa capalbiese, radical chic, snobistica? Mi par proprio di sì. Poi sono più o meno gli stessi che dicono mìdia invece di mèdia, plàs invece di plus, perché hanno deciso che la koinè inglese si è impadronita anche di un neutro latino della seconda declinazione, o di un avverbio comparativo di quantità. Non è serio usare termini e concetti…

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Beatrice (Bebe) Vio mostra come la “gioia”, quel sentimento che in latino si dice “gaudium”, prevalga sulla “felicità”

Quando vedo o ascolto Beatrice (Maria-Adelaide-Marzia)-Bebe Vio, nata nel 1997, provo gioia. Provo la gioia che la ragazza mi trasmette con il suo entusiasmo, il suo sorriso, la sua eccelsa classe sportiva. Pur essendo stata tormentata fin da piccola da una tremenda meningite che la ha mutilata, Bebe è una grande campionessa dello sport che si dice parolimpico, nella specialità della scherma, arma del fioretto, ma a mio parere si dovrebbe dire “dello sport”, e basta. Mi viene da pensare…

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La Tecnologia tecnocratica (Tèkne + Lògos) crea un’Antropologia (‘Anthropos + Lògos) verso il “Trans-umanesimo”?

Nella storia , la tecnologia ha sempre modificato la vita degli esseri umani, a partire dall’invenzione della ruota e dalla scoperta dell’utilizzo del fuoco. L’evoluzione della scienza ha accompagnato e assistito l’incremento della tecnica applicata a tutte le attività umane, da quelle economiche a quelle militari. Si pensi alla tecnologia evolutissima che gli antichi Egizi utilizzarono per la costruzione delle piramidi, oppure ai sistemi di irrigazione realizzati dagli Assiri e dai Babilonesi, sfruttando le acque dell’Eufrate e del Tigri; si…

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“Troppi morti…”, esclama un uomo politico parlando del terremoto del Centro Italia di cinque anni fa: un’altra occasione per criticare chi si schiera sempre e solo da militante per un simbolo politico di partito senza valutare le qualità morali e culturali delle persone che lo rappresentano

“Troppi morti…”, inizia in questo modo il ricordo di tale Legnini, che fu anche Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, per ricordare il terremoto di cinque anni fa nel Centro Italia. Troppi morti? Quanti? 299. Non ricordo bene, tutti indispensabili, tutti dello stesso valore, come persone. E se fossero stati 30, il 10%, che cosa avrebbe detto il Legnini? Beh, un numero equo, accettabile, non eccessivo, di morti, forse? Che ragionamento è quello che gli fa dire “troppi”? Aaah, certo,…

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Gli stivali di Re Vittorio

“Toni, bundì, veiso timp?” (Friulano: Toni, buongiorno, avete tempo?) “Ai simpri timp par vo, sior sindic” (Ho sempre tempo per voi, signor sindaco)… Toni zuet (zuet, in friulano, significava e significa zoppo, perché Toni aveva avuto in gioventù la frattura di una tibia mal curata, che gli aveva lasciato una zoppìa molto evidente) era il miglior calzolaio del paese, un vero maestro nel taglio della tomaia e nella sua applicazione alla suola. Era metà luglio del 1915 e l’Italia era…

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