Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

I palloni gonfiati

L’immagine dell’antico pensatore Cleobulo ha a che fare con questo testo, anche se qui parlerò di altri. Me ne vengono in mente due di palloni gonfiati, intanto (ma ve ne sono molti di più), uno della maggioranza politica attuale, il prode e vanesio Di Battista, attualmente non operativo in politica, perché in vacanza da mesi -mi pare pagato da un quotidiano per i suoi reportage– e uno della minoranza, Renzi. Come vedi, caro lettore, i palloni gonfiati così come le persone valide, si…

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Il diseducatore civico

La dose quotidiana di verba salviniana a mio parere ammorba il clima morale e intellettuale della Nazione. Il suo parlato d’ogni dì, parlo del vicecapo del Governo, quello leghista, contribuisce alla semplificazione cognitiva e all’aumento della superficialità dei discorsi, allena le menti già degradate a peggiorare, titilla i sentimenti peggiori, riuscendo perfino a sembrare buon senso, quasi saggezza popolare.  Se non tragico, è drammatico che siamo a questo punto. Quando si sentono i suoi pronunciamenti, le sue tirate…

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Florentia, seminario autunnale di Phronesis: “vado in carcere per… evadere”, mi dice Anna Maria, filosofa veneziana, che fa consulenza filosofica in carcere, e l’Anna, filosofa abruzzese, aggiunge che occuparsi dei “senza fissa dimora” le ha cambiato la vita, ovvero di come la filosofia insegna a guardare nel buio

Firenze: l’antica filosofa racconta del carcere, qui a Firenze, siamo vicino a San Lorenzo e alle cappelle Medicee. Michelangelo e ser Filippo Brunelleschi respirano vicino. Anna Maria inizia dicendo che la consulenza filosofica non serve agli ergastolani bianchi o ostativi, perché forse sono irredimibili. O non ho capito o non sono d’accordo. Chi può dire che uno è irredimibile? E che cosa vuol dire “irredimibile”? Da che cosa ci si redime? Occorre convenire su che cosa sia la redenzione,…

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E’ più giusto eticamente pulire il culo a un vecchio di Treviglio o fare la volontaria tra in bimbi orfani in mezzo alla foresta keniota, ovvero è questa una domanda corretta?

Caro lettore, questa è la rude domanda che ho sentito fare da più parti, in tv e sul web. La “pancia” di molta gente evidentemente se la fa, non solo gli eroi della tastiera e gli odiatori di professione. Il linguaggio corrente non somiglia per nulla alla prosa del Manzoni migliore o di Carlo Emilio Gadda, ma imita -peraltro inconsapevolmente- quella di un Bukovski ubriaco fradicio, senza sfiorar neppure lontanamente il talento. Un altro “stigma” polemico  in argomento è il ricordo delle…

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Le nevi del Grappa

Il grande Sacrario si staglia a quasi 1.800 metri contro il cielo terso, azzurro dopo la neve caduta. E’ nevicato e l’inizio dell’inverno in altura si è già manifestato, ma novembre ha riportato il sole e l’azzurrità delle alte cime. Mario scivola e lascia sulle nevi del Grappa una piccola scia di sangue. Lo soccorro come si soccorre un commilitone alpino di cent’anni fa. Con rispetto dei 24.000, di cui 20.000 ignoti morti lì, Italiani e Austro-Ungarici, sorridiamo del suo piccolo…

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La frusciante ovvero “Nemo intrat in caelum nisi per philosophiam”, come scriveva Johannes Scotus Eriugena nel IX secolo

Più avanti vedremo che cos’è la frusciante, cosicché lascio per il momento al mio solito o nuovo paziente lettore di immaginare che cosa sia, la frusciante. Invece ti intrattengo sul detto latino riportato nel titolo, risalente al pensatore irlandese frate Johannes Scotus Eriugena che nel IX secolo lo ebbe a scrivere (Oxford: Clarendon Press, 1988) qui nella traduzione italiana: “nessuno va in paradiso se non tramite la filosofia“, e dunque “se non sarete come bambini… con ciò che segue.

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I quattro volti dell’amore umano, i suoi contrari e la carovana dei migranti

E’ la più potente, irresistibile delle passioni, l’amore. San Tommaso la contrapponeva all’odio, ma dicendo che l’amore è infinitamente più forte dell’odio. In italiano abbiamo un solo verbo per dirlo: amare. Ne parlavo qualche sera fa al Caffè filosofico Autentica/ Mente di Codroipo, ricordando ai presenti che gli antichi Greci, nella loro splendida e coloratissima lingua, avevano quattro verbi per dire “amare”, ciascuno con una sfumatura sua propria e differente dalle altre: erotào, agapào, stèrgo e philèo. Li scrivo…

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La piazza dei trentamila a Torino, o “Esisto solo se qualcuno mi ascolta, ovvero esisto solo se qualcuno mi legge…”, ma è proprio sempre vero?

Anche se la TAV non mi convince del tutto, fossi stato a Torino avrei partecipato alla marcia dei trentamila favorevoli a quest’opera, alle Olimpiadi invernali e a tutto quanto grillini e sindaca dai capelli di fil di ferro non vogliono fare. Mi oppongo a qualsiasi cosa questi selvaggi arroganti e ignoranti vogliano fare. E spero che i miei non pochi amici torinesi siano stati in piazza, che Elena, Stefania, Roberto, Maurizio…, perché gli riconosco un’intelligenza e una sensibilità importanti, tali da…

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La gazzella svamputa, o svampita, o solo vecchia? E gli svamputi, o svampiti?

Gallina vecchia fa… e quel  che ne segue, vecchi modi di dire della saggezza natural-popolare, ma la citazione della gazzella come animale che può invecchiare o addirittura “rincoglionire”, non poteva che nascere tra le righe dell’incontro settimanale con l’AD di una grande azienda nazional-furlan-germanica. Tante robe, no? Sopra ho messo l’indimenticabile immagine di Wilma Rudolph, la “gazzella nera”, vincitrice di 100 e 200 metri piani alle Olimpiadi di Roma del ’60, gazzella vera. Lavorando si fanno molte e…

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“Uno che è vissuto/ con la forza di un giovane uomo/ nel cuore del mondo/ e dava/ a quei pochi uomini che conosceva/ tutto”

Nel titolo ho messo la traduzione italiana della brevissima lirica scritta nella parlata friulana della destra Tagliamento del nostro più grande poeta, Pier Paolo Pasolini: “Un al à vivùt/ cu la fuarsa di un zòvin omp/ tal còur dal mont,/ e al ghi dèva, a chej pucs òmis ch’al cognosseva/ dut“. Ecco, dare tutto quello che si ha, molto spesso incompresi, ché se si dà si dà se stessi, nientemeno. Non ci son calcoli da fare, né timori, né…

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