Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Gli eroi fucilati di Cercivento e i veri traditori della Patria

Non i quattro alpini fucilati all’alba a Cercivento per codardia di fronte al nemico, ma Pietro Badoglio (marchese del Sabotino e duca di Addis Abeba nientemeno!) avrei inviato al plotone di esecuzione per alto tradimento dopo la rotta di Caporetto. “La Decimazione di Cercivento (1 luglio 2016), conosciuta anche come I fucilati di Cercivento (I fusilâz di Çurçuvint in friulano), identifica la decimazione di un intero plotone composto da ottanta Alpini dell’8° Reggimento appartenenti alla 109ª Compagnia del Battaglione Monte…

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Tempora bona veniant

Il tropo liturgico ottocentesco recita così: tempora bona veniant, cioè verranno [o potranno venire] i tempi delle cose buone, riferendosi al percorso della salvezza delle anime. Possiamo mutuare la frase per riferirci anche ai corpi e alle cose umane, ai beni, che si dicono “bona“, esattamente come l’aggettivo “buono“, o “buoni“, si veda il caso del neutro plurale del titolo [bonum, i – bona, orum]. Il tropo continua così: Pax Christi veniat, Regnum Christi veniat, verrà la pace di Cristo, verrà il…

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Alla ricerca del maestro perduto

Mio padre ha avuto per tutte e cinque gli anni delle elementari il severissimo Signor Maestro Polizzi, siculo; mia madre, sempre per tutti i cinque anni delle elementari, il friulanissimo Signor Maestro De Colle. Due maestri maschi, per cinque anni, che vediamo seriosi nelle foto con gli alunni, loro in grisaglia e cravatta, con i baffi il primo, senza il secondo. Erano il “Signor Maestro“, cui si doveva rispetto e deferenza, cui ci si rivolgeva con il “lei” e cui si…

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Di Maio e Di Battista, Rosato e Gasparri, Scilipoti e Razzi, Boldrini e Renzi, Maroni e Zaia e… Maria Teresa d’Austria

Il mio gentil lettore è legittimato a chiedersi  che cosa c’entrino con la grande sovrana asburgica i primi due e la mia risposta non può che essere “nulla”, anzi “men che nulla”, mentre gli ultimi due hanno in qualche modo a che fare, pur se in modo diacronico, essendo i capi attuali del Lombardo-Veneto. Siccome domani, 22 ottobre si celebreranno i referendum sull’autonomia di queste due regioni, ecco la ragion del pezzo. I sei in mezzo sono messi lì per rappresentare il minimo…

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L’Ave Maria della glottologa

Clara Ferranti insegna glottologia e linguistica all’università di Macerata, e sembra abbia commesso quasi un crimine: chiedere di recitare insieme agli studenti del suo corso un’Ave Maria per la pace nel mondo. il rettore Adornato e il collettivo studentesco Officina l’hanno attaccata così: “Ha limitato la libertà personale, bisogna reagire a questi soprusi. Invitiamo pertanto pubblicamente la professoressa a scusarsi pubblicamente per il suo comportamento, nella speranza che l’Università prenda le dovute misure affinché una cosa del genere non si ripeta…

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Consigli buoni in una lettera sapienziale del mio maestro

LETTERA DI TOMMASO D’AQUINO A UNO STUDENTE   Carissimo, giacché mi hai chiesto in che modo tu debba applicarti allo studio, per acquistare il tesoro della scienza, ecco in proposito il mio consiglio: non voler entrare subito in mare, ma arrivaci attraverso i ruscelli, perché è dalle cose più facili che bisogna pervenire alle più difficili. Questo è dunque l’avviso mio, che ti servirà di regola. Voglio che tu eviti i discorsi inutili;/ abbi purezza di coscienza;/ non trascurare…

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Le opere dell’uomo secondo un sapere etico e “Le operette morali” del Poeta-Filosofo

Leggendo il meraviglioso testo leopardiano, scritto a più riprese tra il 1824 e il 1831, vien da fare un paragone con l’etica odierna che va per la maggiore, quella scientista-positivista, in auge da un secolo e mezzo. Là dove il grande poeta-filosofo di Recanati mette in guardia gli uomini dalla ybris, proterva convinzione di poter dominare la natura e tramite essa il mondo, oggi molti sono convinti che tutto ciò che la scienza può fare si debba poter fare, indipendentemente da…

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Le favole di Esopo e altre storie di saggezza popolare

Ho per le mani un volumetto dell’editore Salerno, inviatomi da chi si trova in ristretti orizzonti, per gentilezza amicale e omaggio di scuse. Evidentemente in questa fase delle nostre due rispettive vite non ci si capisce, e fors’anche non ci si comprende, e quindi occorrono messaggi di soccorso al reciproco intendersi. Le favole rappresentano miti e caratteri umani spesso attraverso una sorta di antropo–morfizzazione degli animali, selvatici e domestici, in situazioni assolutamente plausibili, con una morale finale che si…

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Il continuo e il discreto in matematica, in fisica e in filosofia, tra complicazione e complessità

Discreto e continuo sono due concetti matematici e fisici ma anche filosofici. Il “discreto” -intuitivamente- è costituito da parti isolate e non attigue, mentre il “continuo” è costituito da un numero infinito di elementi senza spazi vuoti. Al fine di perfezionare le definizioni è però necessario fissare il contesto disciplinare di riferimento. In matematica è la topologia dove si considera lo spazio dove i punti considerati sono isolati e distinguibili Il “continuo”, invece, si riferisce a funzioni tra spazi topologici e non agli spazi topologici stessi, e…

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Perché la superbia è caput vitiorum, cioè il peggiore dei vizi?

I pensatori classici da Platone ai Padri della chiesa, come sant’Agostino e san Gregorio Magno, a scrittori e teologi come Evagrio Pontico, Giovanni Climaco e Giovanni Cassiano, hanno sempre classificato la superbia come il vizio principale, anzi il capo di tutti i vizi, l’origine originante, la fonte, la sorgente di ogni cattivo comportamento, di ogni immoralità. Il superbo pensa innanzitutto di essere diverso e comunque migliore di ogni altro, che deve accettare questa posizione di subalternità. Il superbo concede a se…

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