Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

piccola anima

Animula vagula blandula, cantava Publio Elio Adriano, così come ci ricorda Marguerite Yourcenar ne “Le memorie” del grande imperatore. Oh piccola anima vaga, bella nella tua piccolezza, ma grande nella tua unicità, dove sei, dove vivi, in che luoghi ti nascondi, in quali boschi e grotte… Ma io lo so lo so da sempre. L’anima dell’uomo è l’uomo stesso che la incarna, così come lo spirito rappresenta la sua essenza. Termini classici per definire la meravigliosa complessità dell’uman genere,…

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L’orizzonte del mondo, l’orizzonte del senso

Caro lettor del sabato, geograficamente l’orizzonte non ha essenza reale in sé, perché è la linea “apparente” che separa la terra dal cielo, ed è relativa alla posizione dell’osservatore. Ad esempio, se uno ha gli occhi a un metro e ottanta da terra lo vedrà, in assenza di ostacoli, a circa cinque chilometri;  se uno si trova su una collina di cento metri che dà sulla pianura, lo coglierà a circa trenta chilometri; l’ultima volta -la scorsa estate- che mi son trovato…

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La coscienza morale è un lusso di questi tempi?

Qui, caro lettore, stiamo senz’altro trattando dell’accezione morale della coscienza, non di quella neuro-psicologica, che potremmo chiamare coscienza-consapevolezza d’essere esistentivo, o coscienza riflessa. Nella storia umana piena di guerre sanguinose, di imbrogli e truffe, piena di superficialità, di ignoranza colpevole, di manipolazioni intellettuali e ottusa noia, non ultimo fomite di delitti e malefatte, anche se spesso sottovalutato, sembra veramente sia stato sempre e sia in qualche modo ancora un lusso avere una coscienza e ascoltarla. Il dibattito su ciò che sia la…

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in vinculis

Una dopo l’altra le porte blindate si chiudono dietro a me, tre, quattro, cinque… e forse basta. Avevo atteso mezz’ora all’entrata perché il computer non partiva, e senza la conferma registrata della mia visita, non potevo entrare. Espletate tutte le formalità: deposito di tutti gli oggetti in stipetto chiuso a chiave (l’unico oggetto concessomi di tenere con me), compreso la catenina con il crocifisso, e “subìta” la perquisizione corporale, sono entrato. Ecco il parlatorio. Sul muro un a-fresco, anzi un…

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both sides of story

Caro lettor d’inizio settimana, abbiamo bisogno di sentire sempre tutti e due i lati della storia, canta Phil Collins con il suo timbro tagliente, nel senso di non accontentarsi mai della prima versione del racconto, o delle semplificazioni banalizzanti. Le cose sono sempre più complesse, o almeno più complicate di quello che sembrano (Cf. De Toni e Comello, Prede o ragni, UTET 2004). Se sono anche solo complicate meritano di essere spiegate, come si spiega un lenzuolo ripiegato, ma se…

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Dell’Umiltà e del Rispetto

Dell’Umiltà, come virtù e come tratto morale della persona abbiamo parlato qui non poche volte, così come del Rispetto, come atteggiamento interiore ed esteriore. Umiltà come un sentirsi vicini alla terra, all’humus che contiene molta vita. Si tratta di una delle tre virtù principali del movimento benedettino: nella Santa Regola, insieme con l’Obbedienza, intesa come un ascolto attivo e rispettoso, e il Silenzio, vale a dire un porsi di fronte all’importanza della Parola non mai banalizzandola o sprecandola, poiché bene…

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Il riconoscimento dell’altro

Caro lettor gentile, il riconoscimento è il primo passo della relazione inter-umana, intersoggettiva, interpersonale, e della sua qualificazione e caratterizzazione etica. Viene prima di ogni processo comunicazionale, viene prima di ogni pretesa di comunicazione, anticipa e prepara qualsiasi rapporto tra esseri autoconsapevoli, come gli umani. Se io non riconosco nell’altro, oltre al fatto di essere per me un “tu”, anche un “io“, non si dà riconoscimento, ma solo strumentalità efficiente, o poco più: forse al massimo un rapporto d’uso e…

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Il sogno come metafora dell’aldilà

La tradizione semitica ebraico-giudaica supponeva come aldilà, cioè un oltre-vita, l’esistenza dello sheol, luogo umbratile e solitario, e solo nel secondo libro dei Maccabei vi è un cenno fuggevole a una sorta di “vita eterna” post mortem; la tradizione cristiana e soprattutto quella islamica hanno dato configurazione all’aldilà come luogo di pace e serenità, o addirittura di delizie, il p-a-r-d-e-s, da cui paradiso, oppure l’inferno, nozione-luogo di tormenti eterni, ovvero di solitudine infinita dell’anima per  l’assenza di Dio, come spiegato recentemente da papa Ratzinger.

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Dj Fabo, il valore della vita e la libertà

La foto del vicebrigadiere Salvo D’Aquisto sarà molto chiara al lettore, alla fine del post, e fors’anche ora, subito. La morte in Svizzera di Dj Fabo e la sua aspra mediatizzazione riapre la discussione sul tema del fine vita, purtroppo svolta in un modo generalmente non riflessivo, dialogico e dignitoso per l’alto valore dell’argomento. Personalmente ho seguito la scelta con rispetto e in silenzio, pur avendo sull’argomento alcune idee di etica filosofica, che non coincidono con l’itinerario percorso dal ragazzo. Ad…

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Morire di lavoro, o esser morti dentro, di stupidità

Paola Clemente è morta di fatica, sfruttata da un caporale travestito da somministratore interinale. Lei, 49 anni, il 13 luglio del 2015 è morta di fatica nei campi di Andria, in Puglia. Dodici ore al giorno per 27 euro di paga. La Procura di Trani, dopo aver indagato ha proceduto a far arrestare sei persone per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, in base alla legge del 2016 contro il caporalato. Sono stati arrestati il responsabile dell’agenzia interinale che pagava 2 euro…

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