Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

in aeternum misericordia eius

dove guardare quando viene giù il tuo mondo? a chi non ha prevenuto il crollo con misure antisismiche? alla storia che racconta centinaia di terremoti? alla sventura di essere lì dove la faglia si è spostata e la terra è stata scossa? alla coincidenza tra l’essere lì in quel momento e l’accadimento? al destino? al caso? la domanda muta che si fanno in tanti… la domanda senza risposta la terra trema da quando esiste e di questi tempi molto…

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cinesi

Leggo volentieri Confucio e Lao-Tzu, ma non frequento i tentacolari ristoranti cinesi in Italia, nauseandomi l’odore dolciastro delle loro pietanze. Oggi invece ho apprezzato la flessibilità artigiana di chi mi ha assicurato la riparazione del mio S4 smartphone, cadutomi inopinatamente di tasca. Nessun elegantissimo negozio italiano, almeno nell’Alta Italia mi avrebbe combinato. Il giovanotto in tiro di turno, perito elettronico, magari laureato in informatica, mi avrebbe accolto scuotendo la testa ed esibendo una serie di cripticissime frasi in telematichese…

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Glorialuna, Fermati!

La sera che viene è nel bosco e nella casa. Ospiti nella casa delle suore al soggiorno salesiano in Valgrande. Anch’io ospite di Maura e Luca. Bimbi come Glorialuna e ragazze come Greta, e forti come Paolo. Si gioca a briscola in attesa del sonno, batto tre a uno il bimbo Leonida. E poi ci ritira nelle celle. Il torrente canta nella notte. L’indomani alle sei e mezza in auto per il campo base, si va sull’anello dei tre rifugi,…

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La grotta delle Duje Babe e le buddiste che se la tirano

Caro lettor mio, è là sotto verso il torrente, quasi in verticale, dove scrosciano acque, e le fronde dei faggi cantano. Lì neanche i partigiani titini o i tedeschi erano in grado di arrivare. Giovanni Bergnach racconta di lontani eventi e di nascondigli arcani, dove i giovani uomini delle Valli si nascondevano agli invasori di varie bandiere. …e a volte venivano visitati dalle Duje Babe, le donne selvatiche. Ho già scritto un pezzo sulla donna selvatica. Avevo sempre…

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Homo loquens. L’origine, lo sviluppo del linguaggio e la sua importanza capitale nel diventare umani

Anticipo qui il secondo capitolo del volume in pubblicazione, già annunziato nel brano precedente… anche questo per aiutare la riflessione sulla comunicazione e il linguaggio, oggi ampiamente in crisi. Solitamente, con il termine “linguaggio” si intende prima di tutto un codice composto da parole, che sono suoni emessi dall’apparato fisiologico della fonazione umana e dalla bocca, ma anche da gesti, atteggiamenti corporei ed espressioni del volto. La moderna psicologia della comunicazione distingue fra “linguaggio verbale”, cioè tutto il plesso…

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Il “mio” Pavel Florenskij, medicina spirituale per questi tempi disarmonici e disarticolati, un poco tristi

Tempi disarmonici e disarticolati, viviamo. Come una sorta di medicina spirituale offro ai miei visitatori gentili un’anteprima: un saggio costituente il capitolo dedicato al grande pensatore e mistico russo nel mio volume di prossima pubblicazione La Parola e i simboli dell’Eros nella Bibbia… in un tempo nel quale la parola è negletta, banalizzata e disprezzata come un oggetto d’uso che si può gettare. Poche cose mi fanno sanguinare l’anima come questo fatto.   “Da quel dicembre del 1937 alla metà…

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Lo sguardo metafisico

Ogni oggetto, paesaggio, volto, orizzonte, scorcio di cielo o sfondo di montagne, ogni orizzonte marino può essere visto da un occhio romantico, alla Caspar Friedrich, pieno di pathos, entusiasmo o paura, oppure con sguardo metafisico, epistemico. Io preferisco quest’ultimo. Se l’occhio romantico si emoziona ed emoziona lo spirito, con un movimento del sangue e dei visceri, lo sguardo metafisico vede forme, vede contorni immoti, o anche mutevoli come le onde del mare, ma le rifà come idea, come astrazione, come…

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No dream is too high

E’ il titolo di un libro di Buzz Aldrin, ottantasei anni, quello che passeggiò sulla Luna con Neil Armstrong quarantasette anni fa. Edito dalla National Geographic di Washington, ha anche un sottotitolo Life lessons from a Man Who Walked on the Moon. Mentre noi sul piccolo pianeta azzurro cerchiamo di diventare ciò che (forse) siamo nei precordi. Ma diacronicamente, a fatica, con grande fatica, rallentamenti, ritorni, ascese e discese agli inferi. Le Symphonie Sacrae  di Giovanni Gabrieli, veneziano, mi accompagnano…

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Tempi nuovi, curiosi, terribili e idioti

Ogni giorno che viene sembra che porti un tempo nuovo, curioso, terribile e idiota. Non termina la eco di Dacca, che Nizza orrorifica, che Monaco stupisce nella tristezza di altre morti, e mentre scrivi eccone altri, bombardamenti di ospedali in Siria, colpi di machete in Germania, “femminicidi” ovunque, mentre la Boldrini premia chi adotta cani e gatti adulti. Se la crescita industriale, mese su mese è dello 0,1 % invece che dello 0,2, i giornalisti strepitando ululano “crollo della produzione industriale”.

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La vita plurale, tra singolarità e altruità

Anche se  si vive individualmente, singolarmente, la vita di ciascuno, irriducibilmente se stesso, è pur tuttavia plurale, perché in-relazione. In relazione con altri soggetti umani,  con gli ambienti e le cose. Si è dentro il cosmo, dentro la natura, dentro la propria vita (si è la propria vita e la propria anima), si è in re-lazione con il tutto, anche se non mai totalmente. Ciò che pensiamo e facciamo è sempre plurale nella singolarità del pensiero e dell’atto, e…

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