Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’amore è il motore del mondo

(il Simposio di Platone) L’amore è il motore del mondo, come spiega Diotima nel Simposio di Platone, è attività desiderante e ricerca della bellezza. Qualche giorno fa ho criticato in questa sede Benigni per la sua squallida performance al festival di Sanremo, proponendo una riflessione diversa sul Cantico dei cantici, che lui aveva strapazzato vergognosamente, lautamente pagato. Ero ospite relatore a un convegno di tutto rispetto in quel di Udine, e lì ho proposto una riflessione in tema, utilizzando…

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La filosofia come rischiaramento esistenziale, dalle “tonalità emotive” alla riflessione razionale

L’educazione è qualcosa che accade e che vive in una cultura e in una società, non solo tra maestro e allievo, perché il soggetto non è una tavoletta di cera, ma una struttura vivente e mobile. per procedere nello sviluppo della “cultura” è bene tradire la tradizione, anche se ciò sembra paradossale. Ad esempio: il concetto di Empatia, oggi sdoganato alla grande dalle psicologie, è da prendere con le pinze: infatti, non può mescolare le anime “ripetendo l’identico” (come spiega…

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Benigni, un buffone da trecentomila euro per mezz’ora di spettacolo

D’accordo che, come mi spiega il mio amico Gianluca, che è economista, tra l’altro, è il mercato che fa i prezzi e i compensi. Lo so: penso a Cristiano Ronaldo, a Leo Messi, a Tiger Woods, a Le Bron James, a Rafa Nadal, a Lewis Hamilton e poi agli attori hollywoodiani che oggi vanno per la maggiore, un Tom Hanks, un Di Caprio o una Meryl Streep ad esempio, che hanno cachet o ingaggi milionari per ogni attività che fanno.

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Il tenente colonnello Petrov e altri silenti eroi

Il tenente colonnello Stanislav Petrov potrebbe essere stato il salvatore delle nostre vite qualche decennio fa, diciamo mezzo secolo. L’amico professor Massimiano Bucchi ne parla in un libro interessantissimo pubblicato recentemente da Rizzoli, Sbagliare da professionisti. Storie di errori e fallimenti memorabili. Uno di questi “errori” sarebbe stato fatale, se commesso. Anno 1983 nella base missilistica di Serpukhov-15 a centotrenta chilometri da Mosca suona un allarme: l’allarme predisposto per allertare l’esercito e l’intera Nazione sovietica nel caso di…

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Giuseppe il “sociologo”, ovvero la neuro-biologia della malvagità: se così è, può darsi anche una neuro-etica?

Continuo la mia riflessione sul libero arbitrio e sulle capacità/ possibilità di scelta per il bene o per il male dell’individuo umano. Questa volta parto da un racconto fattomi da una persona di origine meridionale, un signore calabrese da molti anni in Friuli, ma capace di narrare con grande efficacia il clima sociale e la cultura di quelle plaghe, che ha favorito l’insorgere, prima di un “familismo amorale” e poi delle forme strutturate di mafia, con ciò che comporta…

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Il gene della “malvagità” MAO-A, la libertà e la colpa: innocenza morale o peccato/ reato?

Se dovessimo ammettere che, se un essere umano fosse dotato del “gene della malvagità”, ovvero se mancasse di alcune parti fondamentali della corteccia prefrontale, quella preposta alla riflessione razionale, che in tale situazione verrebbe impedita, ovvero queste parti fossero condizionate dal suddetto gene, per cui mancasse pure  di un funzionamento corretto dei neurotrasmettitori responsabili dell’umore, come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina, tra decine di altri, come conseguenza immediata e incontrovertibile, dovremmo ammettere l’inutilità e l’inapplicabilità di…

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Infortuni ragionevolmente imprevedibili: esistono ancora?… Libertà individuale, regole e “involontario in causa”

Paolo, dirigente di Unindustria di Pordenone, è un ingegnere e un uomo creativo, umanista nel senso più ampio del termine. Un amico che stimo sotto tutti i profili, per la sua simpatia e competenza professionale. Quest’anno mi ha invitato a tenere una relazione a un convegno dal titolo molto sibillino, oltre che classicamente retorico “Infortuni ragionevolmente prevedibili: esistono ancora?”. Gli interventi degli altri relatori sono stati vari ed equilibrati, certamente integrati e integrabili: quello del sociologo professore all’Università di…

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L’anima e l’eternità degli “enti” per il maestro Emanuele Severino e per… me

A 91 anni Emanuele Severino se ne è andato tra gli eterni, come crede e dice e scrive lui, da sempre, dal sempre eterno della sua vita. Parmenideo anti-eracliteo, cristiano nel senso metafisico e non teo-logico del termine. Il filosofo, il professore, è stato rimosso dalla docenza alla Cattolica mezzo secolo fa, perché il suo insegnamento è stato ritenuto da Santa Madre Chiesa incompatibile con il tomismo (non tanto con l’agostinismo) dei fondamenti cattolici. Poi a Cà Foscari, nella…

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Ai confini della laguna

Invitato dall’amico Davide, filosofo venezian, mio valoroso collega in Phronesis (che per il mio affezionato lettore è l’Associazione Nazionale per la Consulenza Filosofica), mi trovo un giorno di gennaio di quest’anno, l’ultimo del secondo decennio, non il primo del terzo come molti imbecilli cercano di dire, a Cavallino Treporti. La sera scende e le persone attendono che si parli di libertà, di come la libertà si può declinare nelle varie forme consentite dalla vita umana e dalla natura, e…

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Valori e linguaggio per “curare” il disagio, premessa necessaria per far crescere le persone nel gruppo solidale

“Valori”, anche se deriva dal verbo latino valeo, cioè valere, è termine molto moderno, nato più o meno dalla cultura illuministica ed economicistica anglosassone e progressivamente molto utilizzato, sia in economia, sia in filosofia morale e politica. Marx ne declinò con passione il significato nei due sintagmi fondamentali della sua teoria politica ed economica: valore d’uso e valore di scambio. Per il dottor Karl il valore d’uso è da attribuire ai beni secondo il loro effettivo utilizzo, mentre il…

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