Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Tizio, Caio e Sempronio

Prendo a prestito il raccontino sottostante, ove troverai, mio gentil lettore domenicale e oltre, con solo un breve inciso tra parentesi, mio, ricevuto stamane da un caro e spiritoso amico che citerò più avanti, e con il suo permesso quivi pubblico. “Mediamente in ogni azienda di qualsiasi dimensione ci sono tre personaggi: Tizio, Caio e Sempronio. Nomi in voga nell’antica Roma, ma adatti all’uopo di questo racconto breve (n.d.r.). Tizio è il classico “vecio brontolon” (rectius rompicojoni), da tempo in azienda (e…

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Da Marx a Nietzsche, da Freud a Edith Stein e Clemente Rebora, una esplorazione del pensiero contemporaneo

Cari lettori e gentili allievi, la visione del mondo “laica”, nel senso etimologi co del termine (da làos, in greco popolo) negli ultimi due secoli è l’oggetto del corso semestrale proposto ai miei storici allievi di ogni età, che mi seguono da quasi tre lustri. Si iniziò con un corso di filosofia morale biennale che intitolai Il Bene e il Male nell’Uomo al fine di chiarire, per quanto possibile, la compresenza dei due “stati psico-morali” nell’anima umana, per cui non si…

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Filosofia perenne e Filosofia pratica, per una vita filosofica, cioè una vita vera

Oltre ad essere il titolo di un lavoro molto importante dello psichiatra e filosofo tedesco Karl Jaspers, è anche un mio intendimento esistenziale, la philosophia perennis. Ché non se ne può fare a meno, se si è umani ragionevoli e pensanti. Lo sanno anche i bambini che chiedono “perché, perché, perché…”. La filosofia è il sapere che insegna a fare domande e a cercare umilmente pezzi di risposta alla ricerca delle verità della vita. Nella sua opera filosofica, Jaspers dialoga…

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ll diagramma della domanda flessibile

Non sono diventato improvvisamente uno Smith o un Ricardo, un Keynes, un Friedman o un Krugman, e nemmeno un Tria, un Savona o un (ah ah ah) Di Maio, se scrivo di macroeconomia sul tema della domanda di beni in un mercato. Caro lettor mio, non temere che Pilutti sia diventato matto improvvisandosi esperto di economia come fanno tanti pontificanti su cose che non conoscono. So ben stare al mio posto di teologo-filosofo e tuttalpiù di sociologo lavorista. Questo è il mio ambito,…

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Il prigioniero triste

Vedere il volto del premier Conte, mentre penosamente presenta il “decreto Salvini” insieme con il medesimo suo vice (?) su immigrazione e sicurezza (che cosa c’entrino nello stesso dispositivo legislativo è mistero gaudioso, e anche doloroso) è pena ulteriore in sé. Mentre il suo coequipier raggiante occupa fisicamente tutto lo schermo, lui, più minuto, si accontenta dello spazio rimasto, desideroso che la pagliacciata, e non so bene se lui stesso la ritenga tale, si concluda al più presto. Sembra un prigioniero.

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L’unione laica delle forze

…politiche, suggeriva un giovane Marco (Riccardo) Pannella a Palmiro Togliatti, che preferiva la dizione “L’unione delle forze laiche”. Togliatti vedeva le cose avendo ben presente la lezione marxiana e, un poco suo malgrado, anche gramsciana dell’egemonia della classe operaia, la quale avrebbe potuto e dovuto guidare le altre forze, necessariamente “laiche”, disponibili a programmi politici di alleanza per fini condivisi. Se esaminiamo attentamente l’espressione pannelliana, questa ha il pregio di essere concettualmente più densa di quella togliattiana, più efficace e…

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La solitudine cosmologica e il paradosso esistenziale

Val la pena vivere? Una domanda che certamente si fanno in tanti a questo mondo, esseri pensanti, e parlo di noi, homo sapiens. E se la sono fatta senza dubbio moltissimi anche in passato. Se la sono fatta certamente, mi permetto di pensare, anche suicidi come Socrate e Seneca, i quali di sicuro avrebbero preferito vivere ancora, evitando di suicidarsi per ordine dello stato, la democrazia ateniese e la tirannide imperiale neroniana, rispettivamente. Caro lettore, ti ripeto la domanda:…

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La superbia e l’invidia del politico tra cene presunte e dintorni

Mi ha stupito, ma non più di tanto, il ridicolo atto di superbia dell’ex ministro Carlo Calenda che, dall’alto della sua autostima, ha invitato a cena Renzi, Gentiloni e Minniti, cioè i due capi dei governi PD appena passati più il ministro più brillante, per discutere, loro sì uomini molto importanti, del futuro del Partito democratico, da tempo in crisi di identità e di consensi. In quattro come i tre più uno – moschettieri Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan (che sarebbe…

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… che fare dell’ansia e di questo “benedetto” stress?

“Insegnaci ad aver cura e a non curare/ insegnaci a starcene quieti”  (Thomas Stearns Eliot), si potrebbe iniziare così questa breve riflessione del grande poeta inglese su un termine oggi tanto usato e anche ab-usato. L’ansia è come il rasoio di frate Guglielmo d’Occam, ma dannosa, solitamente non utile all’intelligenza come il metodo filosofico del francescano di Oxford. L’ansia taglia i dendriti che conducono ai neuroni depositari della memoria e danneggia lo studio e il lavoro. Lo studente ansioso…

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Il racconto degli acciai inossidabili e della rosa varicosa (eh eh)

Donna Gabriella, tostissima imprenditrice furlana, mi ospita a cena con suo marito il dottor Livio, agronomo, capo di una piccola azienda metalmeccanica leader nella produzione e nella vendita worldwide di macchine agricole speciali. Presenti sono e gradevoli anche i figli, diversamente disposti alla vita, tra lauree valorose come Eleonora e Beatrice, e una ricerca straordinaria del pensiero nel fiero Alberto, bello e riccioluto come un eroe romantico di Byron. La cena procede e mi concedo finalmente perfino mezzo bicchiere di un…

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