“Insegnaci ad aver cura e a non curare/ insegnaci a starcene quieti” (Thomas Stearns Eliot), si potrebbe iniziare così questa breve riflessione del grande poeta inglese su un termine oggi tanto usato e anche ab-usato. L’ansia è come il rasoio di frate Guglielmo d’Occam, ma dannosa, solitamente non utile all’intelligenza come il metodo filosofico del francescano di Oxford. L’ansia taglia i dendriti che conducono ai neuroni depositari della memoria e danneggia lo studio e il lavoro. Lo studente ansioso…
sociologia
Il racconto degli acciai inossidabili e della rosa varicosa (eh eh)
Donna Gabriella, tostissima imprenditrice furlana, mi ospita a cena con suo marito il dottor Livio, agronomo, capo di una piccola azienda metalmeccanica leader nella produzione e nella vendita worldwide di macchine agricole speciali. Presenti sono e gradevoli anche i figli, diversamente disposti alla vita, tra lauree valorose come Eleonora e Beatrice, e una ricerca straordinaria del pensiero nel fiero Alberto, bello e riccioluto come un eroe romantico di Byron. La cena procede e mi concedo finalmente perfino mezzo bicchiere di un…
Far filosofia nell’educandato delle fanciulle povere in Firenze, esempio di gravissima discriminazione di genere e ancor più culturale, storicamente data i cui residui fenomenologici sono ancora presenti nella testa di molti maschi
Florentia è anche la capitale dei sovrani senza regno, coloro che filosofano, anzi che con-filosofano, come scrivo nel post precedente. Il fine settimana di questa prima decade di settembre è occupato intensivamente nei colloqui sabatini e nel laboratorio collettivo domenicale, mentre campane tutt’intorno chiamano alla Messa. Si fatica, ma si va avanti, incontrando le persone nella sala capitolare di un convento femminile del ‘500, oppure nel chiostro. Gli archi essenziali inquadrano pezzi di cielo oppure i camminamenti ampi che portano…
I filosofi sono dei sovrani senza regno
Che i filosofi siano dei sovrani va almeno spiegato, perché il fatto che un sovrano abbia o meno un regno è meno importante. L’amico allievo filosofo pratico di Phronesis Tommaso Nutarelli d’Etruria, nomen omen, mi allieta a Firenze con questo bell’aforisma, in questo luminoso settembre, che par quieto. Gli chiederò se il copyright è suo o meno, perché in Phronesis e facendo filosofia non si bara. Il pensiero non possiede nulla se non se stesso, e per interposto soggetto, il…
Derelitta, la “cultura” è il “nuovo nero” o il “nuovo ispanico”, perché ha la tuta arancione dei carcerati americani, e a volte sembra messa nel “miglio verde” dei dead men walking, ma non ce la faranno le Fedeli e affini. A volte la cultura declina o si ammorba o viene addirittura odiata, come accadde ottanta anni fa con l’emanazione delle infami leggi razziste contro gli Ebrei, a firma di Mussolini e di Vittorio Emanuele III, basta ascoltare l’attuale capo del Governo, il leader absconditus… per avere un esempio del violento e vergognoso attacco
La tuta arancione, come fossi prigioniero a Guantanamo, mi si attaglia, pare, come fossi un nero o un ispanico. Caro lettore, tu ti chiederai il perché, ed è l’argomento di questo post. Me lo ha suggerito un valoroso tecnico elettronico che ho sentito a colloquio in un’evoluta azienda friulana, nicchia di idee, ancorché poco nota, l’amico Paolo. Oggi la tuta arancione significa che chi rispetta la cultura, se ne nutre, la considera importante, la indossa, come fosse un derelitto,…
Dicon sempre “questo paese”… e mai “l’Italia”, ché si vede -come nome- gli fa schifo
Ascolto con ben poco piacere le voci diversamente rauche da fumatrici di Anna Maria Furlan e Susanna Camusso, que hablan dei maximi sistemi, con competenze approssimative e discorsi che, si sente lontano un milio, son redatti da ghost writer trentenni, laureati, a differenza di lor due, anche se una laurea non è sinonimo di cultura, ma una sua assenza, salvo rare eccezioni (Giuseppe Di Vittorio e Pierre Carniti e qualcun altro di quell’ambiente) può mettere a repentaglio un sapere che deve intendersi…
I discepoli
La parola discepolo deriva dal latino discipulus, allievo, che a sua volta deriva da discere, apprendere; si riferisce a chi studia o si rifà agli insegnamenti di un maestro. Ad esempio Paolo o Saulo di Tarso è stato discepolo di uno studioso del suo tempo, di nome Gam’liel; solo in un secondo tempo si è convertito al Cristianesimo. Nella religione cristiana e in quella islamica per discepolo s’intende -rispettivamente- ciascuno degli apostoli e dei seguaci di Cristo, che predicarono i…
Ogni mattina ventisette milioni di italiani si alzano e vanno al lavoro, ventiquattro nei settori privati e tre nel pubblico impiego, otto milioni di bimbi, ragazzi e giovani a scuola e all’università e forse una ventina di milioni di donne fanno i lavori di casa lavorando anche fuori sotto padrone o sotto lo stato o in autonomia, ma un pezzo di Italia è malato
Caro lettor del sabato. forse non sai ma a me piace molto il lunedì, che dopo il sabato per me è -leopardianamente- il più gradito. Ripeto il titolo: ogni mattina ventisette milioni di italiani si alzano e vanno al lavoro, ventiquattro nei settori privati e tre nel pubblico impiego, e sette milioni di giovani a scuola e all’università, e forse una ventina di milioni di donne fanno i lavori di casa lavorando anche fuori sotto padrone o sotto lo…
Oooh natura matrigna, pensa che finora non ho visto titoli del tipo “torrente assassino”, “acque malvagie”, “orrore tra le gole” “fiume della morte” e così via
Quanti morti travolti dal turbinoso sconvolto torrente! Finora non ho visto titoli del tipo “torrente assassino”, “acque malvagie”, “orrore tra le gole” “fiume della morte” e così via. Ma c’è da aspettarselo, ché si trova sempre qualche titolista di pigrizia infame e di cultura approssimativa, magari anche laureato in lettere o scienze della comunicazione, ma qui l’ignoranza si capirebbe. I miei gentili lettori sanno quanta poca considerazione io abbia maturato nel tempo per questa inutile facoltà universitaria, che definirei in…
…un partito e un’area politica inesistenti
il PD, il Partito Democratico, voluto dall’ancor oggi più intelligente tra i suoi dirigenti, Walter Veltroni. E non sono masochista, anche se potrei sembrarlo, oh caro lettor, perché a quel partito sono iscritto. Se ne sono andati “a sinistra”, un pochi dal PD e alcuni restando lì dov’erano come già facenti parte di qualche cespuglio di malpancisti congeniti, personaggi come l’immarcescibile D’Alema, non simpaticissimo ma abile, politico di mestiere e di vocazione, incazzato con Renzi perché questi, nel momento del potere,…