Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Si può “usare” la filosofia nella selezione del personale per un’azienda, ente o comunque struttura lavorativa organizzata?

Quesito retorico anzichenò, quello del titolo. Sicuramente si può utilizzare un approccio filosofico in questa fondamentale attività aziendale. Peraltro, la selezione del personale, con la sua correlata premessa legata alla ricerca di personale, che si può mettere in moto in molti modi, dal passaparola, all’uso dei siti web, a incarichi a società di somministrazione o di ricerca e selezione, etc., è uno dei sei o sette “mestieri” tipici di un moderno Human Resource manager, come si usa dire. Selezionare…

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Conoscevo Pierre Carniti

Non solo lo conoscevo e lo stimavo, ma voglio scriverlo qui, a beneficio dei miei lettori, e anche dei sindacalisti oggi operativi, a volte immemori che ho avuto diverse vite, tra cui una atta a consentirmi di lavorare con persone che hanno “fatto la storia” del sindacato, come Pierre Carniti. Verso il 1980 entravo in quel mondo “socio-politico” da ragazzo studente lavoratore, mentre Pierre veniva eletto segretario generale della Cisl. Nei primi anni lo vedevo da distante, ma quando entrai da…

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Voglio bene a Mario Balotelli e a Tiziano Ferro, bravi ragazzi normali, mentre Salvini inanella una gaffe dietro l’altra, e altri ministri come quello dell’ambiente riconoscono che i predecessori di dicastero non erano poi così male, ma anche il capo leghista, obtorto collo, deve ammettere che Marco Minniti aveva fatto un buon lavoro

Intanto il nostro centravanti nero, di origine ghanese (proveniente dalla famiglia Barwuah) coniuga bene i congiuntivi e poi, con voce profonda da omone giovane e robusto, parla di diritti umani con semplicità senza essere mai banale. Dice che sarebbe onorato di essere il capitano della Nazionale di calcio. Lo sarà, ma intanto è importante constatare che questo ragazzone è cresciuto, è diverso da qualche anno fa, rappresentando meglio la generazione di quasi trentenni, e anche di ragazzi più giovani. Il bravissimo cantante…

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Complimenti! Il primo lavoro della sua vita è quello di ministro del lavoro. Bravo Di Maio!

Niente stage, niente tirocinio, niente apprendistato, niente periodo di prova, niente periodo di somministrazione o, come si diceva, interinale, ma subito assunto, anzi subito ministro del lavoro! Sembra una gag di Petrolini o una folgorante battuta di Ennio Flaiano, quello che definiva molte cose italiane gravi ma non serie (!). Luigi Di Maio è il fortunato campione di tale record galattico, che neanche il grande entusiasmante Real Madrid di Zidane e Cristiano… Neanche fosse un Alessandro Magno redivivo con Aristotele precettore. In azienda…

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…e ora vediamo se Salvini sarà capace di fare meglio di Minniti (a cui, afferma, chiederà come si fa a fermare i migranti, ma come, allora anche il governo cessante era abbastanza bravo!) se Di Maio meglio di Calenda, ché meglio di Poletti non avrà problemi a fare, anche se, afferma, che il suo obiettivo personale è “migliorare la qualità della vita degli Italiani” (ingenuità o dabbenaggine?): in nome della cara Patria Italia, auguri!

Caro lettore, finalmente, dopo quasi novanta giorni di polemiche talora stupide se non penose, abbiamo il Governo della Repubblica Italiana. Non conosco la maggior parte dei ministri, ma auguro buon lavoro a tutti, anche a Toninelli, che ha detto spesso cazzate sesquipedali, e ai due vice premier che sono la rappresentazione -differenziata- del non-sense politico serio, e non aggiungo altro, perché non smentisco un et di quello che ho scritto di loro nei tre mesi scorsi. Vediamo se ora il pensiero…

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Filippone, malvagia follia o folle malvagità, mentre i due beoti politici continuano a fare i babbei?

Utilizzo nel titolo un ossimoro in forma chiasmica, perché non mi viene nulla di meglio. Ancora una volta, come tante altre, la logica emotiva di Sant’Agostino mi aiuta. A giorni dalla tragedia di Francavilla a Mare, mentre la politica scherza col fuoco di una crisi gravissima sulla pelle degli Italiani (disgraziati, disgraziatissimi Di Maio l’ignorante e Salvini il cinico), insultando il Presidente della Repubblica e i tedeschi rispondono sempre al loro prepotente istinto egemonico prussiano, questa volta con il tinto…

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La fragilità forte ovvero la forza fragile vincono sempre sull’idiozia da trivio

Colloquio con un sordomuto in azienda, insieme con una “mia” iunior, psicologa del lavoro. Lui va a prendere sempre solo il caffè, in pausa, perché i colleghi non lo invitano. Ne soffre, e si vede, eppur se ne frega. Sant’Agostino avrebbe usato, così come amava fare, il doppio ossimoro sostantivo-aggettivo e viceversa, che bene esprime la complessità e quasi la rotondità del reale: una fragilità forte in una fragile forza. Quando ti lamenti (mi lamento) della nostra (della mia) condizione, è  come se…

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La “sacra” dei tromboni: El Pais, Le Figaro, The Economist, The Guardian, Die Welt, Le Monde, New York Times, Der Spiegel, Il Fatto Quotidiano, il Corriere della Sera,…

Al mattino, viaggiando verso i primi impegni di lavoro ottimizzo (che brutto verbo) il tempo ascoltando pezzi di due rassegne stampa su Radio Radicale, dove l’ottimo Massimo Bordin si fa apprezzare per la sua non comune cultura storico-politica, e talora su Radio Maria, egemonizzata da quel marpione di padre Livio. Di sabato su Radio Radicale i commenti sono di Marco Taradash, vecchio “lottatore continuo”, diversamente ironico da Bordin e altrettanto ascoltabile. Ci sono tanti “lottatori continui” in giro come ex…

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La legge 194 ha quarant’anni e la vita miliardi, e speriamo continuino, la legge e la vita

Leggo qua e là che nel 40° della “Legge 22 maggio 1978, n.194, si scatenano insulti sanguinosi del tipo “assassina” verso donne che hanno abortito. Vorrei ricordare a questi fanatici e fanatiche che il trend degli aborti praticati in Italia dal ’78 è vistosamente calato, nonostante l’aumento della percentuale dei medici obiettori. Vorrei ricordare a quei militanti “per la vita” che le mammane prima del ’78 facevano abortire con intrugli di prezzemolo bollito che causavano insufficienze renali gravissime, o agivano…

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Una normale famiglia italiana, ovvero “lo strano ordine delle cose” (Antonio Damasio)

In questo modo “una normale famiglia italiana“, come in parte nel titolo, la ha definita il questore di Chieti, commentando il tremendo episodio avvenuto dal viadotto autostradale di Francavilla a Mare, nei pressi di Lanciano, in Abruzzo, terre che conosco da decenni per via dell’olio di Giuseppe Bianco, vigoroso contadino sannita, mancato qualche anno fa. Terre severe come il Friuli. Mio padre diceva sempre che lavorava volentieri con gli abruzzesi perché gli somigliavano per forza e dedizione al lavoro, per costanza…

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