Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Firenze, febbraio 2024. Le morti sul lavoro di 5 operai urlano al cospetto di Dio e al cuore dell’uomo (che ha cuore)

Ora tutti sanno (sembra sappiano) cosa fare per gestire un cantiere complesso come quello della Esselunga in quel di Firenze, dove sono morti schiacciati da una trave di quindici tonnellate lunga venti metri cinque operai del mondo, un italiano, due marocchini, un tunisino e un…, e pontificano. E pontificano anche quelli che invece dovrebbero aver fatto qualcosa, come i preposti ai controlli dei cantieri, quelli pubblici, i responsabili del servizio di prevenzione e protezione aziendali e forse anche talora alcuni…

Continua a leggere

Ad Altavilla Milicia la credenza nel soprannaturale si fa delitto, la religione orrore, un sedicente santone che è un tragico idiota

Credevano (credevano! credevano! credevano!) che il demonio, satana, il diavolo avesse invaso la famiglia – possedendola – e che, per debellarlo, bisognasse sacrificare una parte di essa, uccidendo alcuni componenti. E così, padre-marito, figlia maggiore e due compari di setta si sono messi in testa di ammazzare la moglie-madre e due dei tre figli dell’assassino principale. In modo orrendo e tragico, truculento e malvagio. Si è trattato dell’uccisione del cosiddetto sacrificio del capro espiatorio (da nozioni note dell’antropologia culturale classica),…

Continua a leggere

I “negazionisti”, o sono intellettualmente disonesti oppure ignoranti di ignoranza moralmente colpevole

Ne possiamo registrare di tutti i generi e specie. Di negazionisti. Chiarisco che il pezzo è puntualmente attestato da documentazioni probatorie inconfutabili, a proposito di validità delle fonti e loro caratteristiche veritative essenziali e incontrovertibili. Premessa. Il negazionismo è una corrente storiografica revisionistica operante a fini ideologico-politici che tende e a negare, ovvero nega recisamente – contro ogni evidenza fattuale – l’accadimento di avvenimenti del passato e fenomeni storico-politici accertati, come guerre, genocidi, pulizie etniche o crimini contro l’umanità. Ovvero fatti concreti…

Continua a leggere

…parliamo di “quelli che ci insegnano a stare al mondo”: gli impiccatori di omosessuali Houthy, gli impiccatori e basta dell’Iran, i decapitatori della Saudi Arabia, gli scannatori di Hamas, i fanatici paranoici come Netaniahu; gli antisionisti che sono antisemiti e razzisti; coloro che impediscono agli avversari politici di candidarsi, come la Russia; quelli che mescolano turbo-capitalismo e comunismo come la Cina; quelli che tengono le prigioniere in ceppi come l’Ungheria, a volte imitati dall’Italia, che fa stare in carcere il 30% delle persone senza giudizio definitivo, mentre la Costituzione prevede che un cittadino sia riconosciuto colpevole oltre ogni ragionevole dubbio solo dopo i tre gradi di giudizio; quelli che danno l’assalto a Capitol Hill e il loro mentore Trump; quelli che scrivono il falso sapendo di mentire e quelli che scrivono il falso non preoccupandosi di controllare le fonti; quelli che parlano solo perché hanno l’apparato fonatorio, come i politici che si piazzano davanti al microfono del cronista, mentre passeggiano per Roma; quelli che dicono di avere avuto un confronto duro con gli avversari politici, mentre invece duro è solo il loro comprendonio; i W.A.S.P., cioè i White-Anglo-Saxon-Protestant; quelli che negano la Shoah e quelli che negano le foibe; quelli che…

Ebbene sì, parliamo di “quelli che ci insegnano a stare a questo mondo con ditino alzato”. Buffoni. …parliamo di “quelli che ci insegnano a stare al mondo“: gli impiccatori di omosessuali Houthy, che trovano adepti anche nell’intelligentsia occidentale, così come gli impiccatori (e basta) dell’Iran, padroni di un grande Paese e tiranni di un grande Popolo; i decapitatori della Saudi Arabia, amici degli Americani; gli scannatori di Hamas, che passano per patrioti e invece sono dei criminali simili ai nazisti;…

Continua a leggere

La critica costruttiva fa migliorare le persone e i gruppi, mentre la denigrazione continua, o critica distruttiva peggiora i propri interlocutori, ma anche chi la usa, che a volte, purtroppo, non se ne accorge e dunque non si corregge, perché “accorgersi” è già un “correggersi” (cf. l’etimologia latina del verbo “corrigere”)

Sono sempre più sconcertato dai modi che la minoranza parlamentare attuale critica il Governo. Pensi il mio gentile lettore che io dovrei concordare con le critiche al Governo in carica, perché “storicamente” io sono sempre stato e sono (vorrei essere) “dall’altra parte”. Eppure queste critiche mi disturbano quasi sempre, al punto da dovermene chiedere la ragione: forse che impercettibilmente mi sto “spostando a destra”, destino comune a molti quando gli anni della vita passano? Vero è che, come afferma il…

Continua a leggere

Rosa e Olindo sono innocenti? A mio parere, sì

A volte penso che se i fatti e le prove forensi di questo tristissimo e tragico caso di Erba fossero stati verificati da “un” professor Cesare Lombroso, nonostante tutti i limiti epistemologico-scientifici che gli sono stati attribuiti, si sarebbe capito (o per meglio dire, intuìto) forse che i due coniugi non avrebbero mai potuto compiere l’orrenda strage. Ma forse sarebbe arrivato ad una conclusione simile anche un neuropsichiatra come Steven Pinker, nei nostri anni, chissà. Suvvia! Ciò sostenendo dal…

Continua a leggere

Amata Italia nostra di ieri e di oggi!, ooh uomini e donne di tutti i generi e specie! : ooh becchini e pulitori di cessi siete indispensabili come i medici e i magistrati, e ne mostreremo le ragioni, mentre hanno prosperato e prosperano opportunisti voltagabbana… come tal Guido Notari, l’uomo che ebbe la voce più vergognosa d’Italia per un ventennio, stentorea, più mussoliniana di quella di Benito, e assai retorica, nel magnificare il fascismo dal 1922 al 23 Luglio 1943, quando poi si trovò a recitare, sempre lui, ventiquattro ore dopo il 24 luglio 1943 il seguente testo: “Attenzione attenzione, il Re Imperatore ha accettato le dimissioni (le dimissioni, in realtà si trattava dell’ultimo atto, come attesta la storiografia più attendibile, del patto non detto e non scritto fra re Vittorio Emanuele III, non un campione di lealtà e di coraggio, e il conte Dino Grandi e altri, cui comunque, a posteriori, come Italiani, dobbiamo essere grati, e molto!) da Capo del Governo, Primo Ministro e Segretario di Stato del Cavaliere sua Eccellenza Benito Mussolini, ed ha nominato Capo del Governo, Primo Ministro e Segretario di Stato il Cavaliere Maresciallo Pietro Badoglio (a mio avviso, l’italiano più opportunista e furbo del XX secolo, e forse di più), etc.”. Certamente impiegato subalterno, il Notari, ma una certa enfasi poteva anche risparmiarsela e risparmiarla agli ascoltatori del suo tempo e anche a noi, che lo ascoltiamo ottant’anni dopo, per evitare di essere additato a campione-dei-campioni dei voltagabbana nei secoli dei secoli, amen

Nella generale opinione e nel senso comune, tra le varie professioni, medici e giudici (e spesso anche uomini e donne dei media) godono di un’alta considerazione. Più alta e continua di molte altre categorie professionali e sociali. Quando si dice medico, giudice o giornalista bisogna stare attenti, molto attenti. Proviamo ad analizzarne le ragioni. Dopo avere tentato una analisi su tale tema, proveremo a trattare un tema che, apparentemente nulla c’entra con il precedente, ma forse non è così: il…

Continua a leggere

Gli “oligarchi”, di tutti i generi e specie, di ogni luogo, nazione e territorio, sono i fautori primi dell’origine dei mali di questo nostro mondo

Sappiamo che, etimologicamente e storicamente l’oligarchia è il governo-di-pochi e non necessariamente, dei “migliori”, che in greco sarebbero gli “aristo-cratici”. Gli oligarchi sono sempre esistiti nelle civiltà e strutture sociali di tutto il mondo e in tutti i tempi storici. Vediamo meglio. La parola oligarchia deriva dal greco antico olígoi (ὀλίγοι) = pochi e arché (ἀρχή) = comando/governo; ossia “governo di pochi”. L’oligarchia è un regime politico, un governo, caratterizzato dalla concentrazione del potere effettivo nelle mani di poche persone. Il termine oligarchia (a differenza di “monarchia”,…

Continua a leggere

Il “gender”, o della morte di qualsivoglia antropologia filosofica (di ogni genere e specie, di ogni tempo e luogo), a meno che non si voglia considerare il “gender” stesso una filosofia degna del nobilissimo nome di questo sapere

Ho già più volte trattato in questa sede l’argomento del titolo, ma lo riprendo, perché mi sembra utile e perfin necessario combattere, nel mio piccolo, la buona battaglia del chiarimento filosofico-concettuale, etico e politico che il tema comporta. Potrei anche mettere la copula “é” nel titolo e chiuderla lì, perché, ne sono convinto, la teoria e la prassi del gender è proprio la morte filosofica e pratica di qualsiasi antropologia, anzi, anche di qualsivoglia filosofia seria. Il concetto di…

Continua a leggere

Le Scienze umane per il lavoro: filosofia, psicologia, sociologia, antropologia filosofica e culturale, etc., per migliorare la qualità delle relazioni inter-personali, il clima collaborativo, e nel contempo, come conseguenza (mi permetto di dire) certa, anche la parte economica e finanziaria delle imprese

Anche se si sentono sempre più dichiarazioni che attestano quanto ho posto nel titolo, in verità e in pratica ciò non vede una grande coerenza decisionale dei vertici aziendali e delle proprietà in questo senso. Facile dire nelle riunioni ufficiali interne o esterne alle imprese che il personale è il fattore più importante, e che merita la massima attenzione da parte della dirigenza e negli investimenti. In realtà, molto spesso, anche chi afferma con sincerità che crede nella centralità di…

Continua a leggere