(In vista di questa Pasqua, a trent’anni dalla sua morte, ricordo mio papà Pietro con questo racconto, che pubblicai anni fa ne La terra del confine) Stavano ormai crescendo i due figli di Piêri e Gigie e una mattina di novembre, molto presto, alla fine di una nottata insonne, Piêri disse: “Tocca prendere una decisione, non si può andar avanti così. Devo partire“. “Ho sentito che prendono su in miniera e in cava di pietra…
storia
Povera Patria
…amata Italia. Faccio riecheggiare il titolo di un 33 giri del grande Battiato che quattro decenni fa pensò a questo titolo. E anche, con speranza, la bellissima ballata di Francesco De Gregori, viva l’Italia. Con tutti i suoi difetti e tutte le sue incomparabili bellezze. Questa volta, siccome non è la prima, perché questa nostra patria Italia è povera? Eccoti, caro lettore, una ragione attuale: in questi giorni la magistratura si fa notare per il tramite assai corporativo del suo…
RIZKO, un romanzo storico scritto a quattro mani da due amici, Fulvio e Renato, che hanno voluto dialogare con Rizko Abrams, David Abrams-Berkowitz e Alfredo Bastiani, in un viaggio del corpo e dell’anima, dal Dniepr a Lublin, poi a Crakow, a Kutná Hora, a Venezia, e infine a San Daniele del Friuli, con lo sfondo arche… mitico della Cerchia delle Montagne
Dove te ne vai, caro Rizko, lasciando le sponde del grande fiume che sfocia nel Mar Nero, non lungi da Odessa? Il Dnepr o Dnipro si dice in russo: Днепр, Dnepr, in ucraino: Дніпро, Dnipro, in bielorusso: Дняпро [Dnjapro], in polacco Dniepr; in romeno Nipru; in italiano anche Boristene. Dove porti i tuoi cari, caro viandante, Ebreo errante, archetipo di tutti i viandanti in questa vita e nel mondo? I cieli azzurri sono il nostro “contenitore”, anche se qua e là incombono nuvole,…
PLANET-PEOPLE-PROFIT: la sostenibilità dell’eco-sostenibilità
Bisogna chiedersi sempre se un progetto economico-aziendale, qualsiasi sia, possa essere realizzato con sufficiente e ragionevole plausibilità, ad esempio quello della sostenibilità ecologica. Se si cimenta in un progetto del genere un’azienda di dimensioni medio-grandi, con fatturati e mezzi rilevanti, la plausibilità si dà, sempre che tale prospetto culturale trovi l’adesione e la partecipazione degli stakeholders, lavoratori, dirigenti e proprietà. Nelle aziende più piccole o medio-piccole non si può pretendere che le strategie si improntino immediatamente alla triade concettuale e…
La politica può agire comunicando con efficacia, evitando le chiacchiere
Ci sono giornalisti come Travaglio che, mentre il governo Draghi segna, evidenziando elementi distintivi suoi propri molto validi, una discontinuità radicale con il precedente, con grande disonestà intellettuale e vittima consapevole di puro istinto markettaro (per chiarire, anche se non serve, al fine di vendere più copie del suo quotidiano cartaceo), sottolinea in negativo le misure che il governo stesso deve assumere non potendo prevedere, ad esempio, l’andamento della pandemia. Infatti, ogni provvedimento di salute pubblica che qualsiasi governo può…
Ciò che accade e come viene raccontato, tra comunicazione e mistificazione
Un tempo le notizie dei fatti accaduti viaggiavano lente, a velocità di cavallo o di diligenza. Per sapere che nel 64 d. C. Roma stava bruciando, ai confini dell’impero la notizia arrivava in non meno di tre settimane, indirizzata magari all’ultimo procuratore di Bitinia, Plinio il Giovane. Per sapere a Roma che Felice Orsini aveva gettato una bomba sulla carrozza di Napoleone III per strada a Parigi per ammazzarlo nel 1858, occorrevano forse almeno tre giorni. Con l’invenzione del telegrafo…
Il “democraticismo” dei social è una pericolosa idiozia
L’uomo ha lottato lungo migliaia di anni per capire che la democrazia, comunque declinata, è il migliore dei regimi politici possibili. Da Pericle a… Draghi, passando per Locke e Robespierre. Questo elenco strano già illumina sulle contraddizioni della “democrazia”, poiché in suo nome si possono costruire maggioranze e minoranze, ma si possono anche mozzare teste. Ciò che oggi impressiona è che questa democrazia ha ammesso al proprio interno, non solo il voto a suffragio universale, peraltro non ancora vigente in…
“non meritava di morire”, “non siamo tutti uguali”, “non tutto è come sembra”, “andrà tutto bene”, “a questo punto non si può più sbagliare”, “…chiediamo la riforma tale”, “è impensabile” con la correlata “non posso crederci”: otto frasi che si distinguono per noiosissima ovvietà e fastidiosa imbecillità
Caro lettore, mi sai aiutare a capire perché queste otto frasi (e forse ve ne sono altre) sono così diffuse nel dire comune di oggi? Proviamo a esaminarle una a una. “NON MERITAVA DI MORIRE” Prima obiezione: perché, forse che qualcuno, di solito, senza essere un serial killer, un violentatore di donne e bambini, o altro di orrido, merita di morire? Perché lo si dice continuamente? Torno agli esempi estremi di malvagità elencati poc’anzi e commento così: posto che anche…
La clemenza, una virtù umanissima e previdente
Seneca, filosofo e politico dei tempi di Claudio e Nerone, ne scrive nel suo omonimo De Clementia. Il testo latino a fronte aiuta a ri-ammirare questa splendida lingua e razionale, una meraviglia continua per chi la pratica e uno stupore sconfinato per chi non la conosce, se questi ha la bontà di apprezzare le “cose belle”. In questa riflessione proverò a dialogare con il grande Lucio Anneo, cercando di immergermi, come insegna Gadamer, nel suo tempo e nella sua…
“Preoccupazioni” e “post-occupazioni”, “problemi” e “temi”, l’inutile abuso di frasi ipotetiche (con il “se” e il congiuntivo), mentre continua la vicenda di un premier adenoidico e paludoso
Quando sento la voce di Conte Giuseppe, prima di tutto ho un senso non gradevole da un punto di vista fonico, poi mi stanco quasi subito di ascoltare l’ennesima sequela di titoli e di frasi fatte. La parola “preoccupazione”, cioè pre-occupazione, cioè una occupazione che avviene prima (a volte non si sa perché), è molto inflazionata. E come tutti i termini di cui si fa uso e abuso, stancano, annoiano. La cosa che sorprende è che questo lemma non conosce…