Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La marchesa Cristina Trivulzio di Belgiojoso, una patriota vera, esempio di buona militanza politica

Si legge sul web che Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nobildonna nata a Milano nel 1808 ivi morta nel 1871, è stata una patriota, giornalista e scrittrice, e che partecipò attivamente al Risorgimento. Editò giornali rivoluzionari, mentre molte sue opere sono incentrate sugli anni della Prima Guerra di Indipendenza. Ne parlo perché mi sembra una figura interessante di donna collocata in un periodo nel quale le donne, o erano al lavoro in focolari più o meno ricchi, e soprattutto poveri, mentre…

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I “Ritornanti”

“…i Valdesi, incalzati dalle truppe francesi e piemontesi, in territorio di Exilles, scesero dal Colletto dei Quattro Denti verso Eclause e da qui a Salbertrand. Il ponte sulla Dora Riparia, unico accesso allo spartiacque con la Val Chisone, era presidiato dall’esercito francese. Durante la notte i valdesi sferrarono un disperato attacco con una carica all’arma bianca. Le grida dei più audaci “Coraggio, coraggio, il ponte è conquistato!” infervorarono gli uomini che si avventarono sul ponte e riuscirono ad espugnarlo, riscuotendo…

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Finalmente lo hanno arrestato! Il signor Antonello Lovato, quello che ha abbandonato Satman Singh senza un braccio messo in una scatola, è stato arrestato per omicidio… TURPITUDINI, CRUDELTA’, STUPIDITA’, FOLLIA: 1) Alessia Pifferi abbandona la figlioletta di diciotto mesi che muore di sete e di fame per andare a trovare il “fidanzato”, e 2) una quarantottenne, Antonella qualcosa, abbandona la madre di ottantaquattro anni, non autosufficiente, che muore di stenti, 3) un padrone di terre in quel di Latina, tale Antonello Lovato, lascia un dipendente indiano assunto “a nero”, Satman Singh, col braccio tranciato da una macchina operatrice davanti a casa, non in ospedale, e quest’uomo, migrante trentunenne, con famiglia, muore dissanguato: INDIFFERENTI. Pazze, pazzo, stupide, stupido, tutti e tre crudeli, criminali? TURPI! Quanti/ quante indifferenti ve ne sono in giro? Voglio dire: quante persone indifferenti a ciò che accade nel mondo, a chi non ha più casa, a chi soffre per le guerre, a chi deve fuggire, perché dove si trova non c’è futuro? Le tre persone citate sopra sono solo la punta dell’iceberg dell’indifferenza, come vizio orribile del nostro tempo?

Nel titolo parole forti, fortissime, di indicibile rabbia personale. Mia. Nel 1929 Alberto Pincherle, cioè Moravia, pubblicò “Gli indifferenti”, un romanzo per quei tempi emblematico, anche se non compreso, visti i tempi. Ciò nonostante la lettura di quelle pagine sarebbe salutare anche ai nostri tempi. Moravia spiega in questo modo le ragioni della sua opera: “Essendo (io, ndr) nato e facendo parte di una società borghese ed essendo allora borghese io stesso, Gli indifferenti furono tutt’al più un modo…

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Frasche, private, osmizze: una tradizione di vita e di frontiera  

(Pubblico in bella vista questo scritto del mio amico Romeo che parla della Terra di Confine, di luoghi di ristoro, di vini e vivande semplici, che in America si sognano, e noi viviamo, se solo ci spostiamo verso il confine Orientale dove spira, se stiamo attenti, il vento sarmatico.) Una frasca in bella vista, davanti a una porta di casa, lungo la strada o presso un bivio: un richiamo rustico durante la breve stagione di vendita del vino padronale,…

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Quasi nessuno parla ormai più di Socialismo…

Desidero qui ricordare Giacomo Matteotti, ucciso dai fascisti cent’anni fa, Filippo Turati, grande avvocato del popolo, compagno della “dotòra dei poveri”, la Anna Kuliscioff, e Pietro Nenni il segretario storico del Partito Socialista Italiano, questi “sconosciuti”, e molti altri. Sconosciuti, o quasi. Verrebbe da dire. Si sarebbe potuto aggiungere, in un’altra storia, senza eccessivo scandalo, anche un Benito Mussolini, a questo elenco, ma la sua vanagloria e la sua superbia non lo hanno permesso, perché l’uomo di Predappio, già…

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Il Natisone, fiume e torrente, bellissimo, pericoloso e potenzialmente tragico, quando non lo si conosce

Il Natisone (Nadison in friulano, Nediža in dialetto sloveno locale, Nadiža in sloveno) è un fiume del Friuli, principale tributario del fiume Torre dove confluisce dopo aver percorso una sessantina di chilometri, ed è un sub-affluente dell’Isonzo, e dà il nome al territorio delle Valli del Natisone, formato dal bacino del fiume, dal confine con la Slovenia fino alla frazione di Ponte San Quirino, e dalle valli dei suoi tre principali affluenti (Alberone, Cosizza ed Erbezzo). (Il Natisone a Premariacco) Il toponimo veniva menzionato già in epoca classica (“Natisa”…

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Poesia e filosofia comprendono forse meglio (o più completamente), sia delle scienze cosiddette “dure” (le Naturwissenschaften, secondo Wilhelm Dilthey), e delle scienze umane (Geistwissenschaften, sempre secondo Dilthey) della psicologia e della sociologia, le realtà del mondo e della vita umana

Il mondo naturale e le vite degli esseri umani sono conosciuti in modi differenti e complementari: in sintesi, mediante le scienze fisiche e biologiche, e anche con quelle psico-sociologiche, a partire più o meno dalle lezioni di Francis Bacon, di René Descartes e di Galileo Galilei, fino alla contemporaneità. (Jean-Martin Charcot) Vi sono però, a mio avviso, altri due modi della conoscenza, quello filosofico e quello poetico. Porto l’esempio del post precedente nel quale analizzo le risposte di diverse…

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“Devo perché devo, devi perché devi, deve perché deve”, etc. via coniugando il verbo (che è identico al sostantivo) “dovere”, o della deontologia come parte dell’etica, secondo Immanuel Kant e Giuseppe Mazzini, a confronto con le prassi contemporanee

Un episodio da me vissuto come consulente di direzione racconta, in pratica, il tema del “dovere”. Un ragazzo appena assunto da un’azienda mostra poche settimane dopo l’assunzione un vizietto non da poco: resta assente per quattro lunedì quasi consecutivi. Viene convocato dalla Direzione del personale per parlarne. Il dirigente gli chiede la ragione delle assenze e il ragazzo replica in questo modo: “Penso di essere libero di non venire al lavoro quando non mi va di venire“. A quel…

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Tempi diversi: tempi di guerra, tempi di rivoluzione, tempi di restaurazione, tempi di dominio, tempi di pace, tempi: Ucraina invasa dai Russi, in Israele e a Gaza si muore

Vari sono diversi tempi nel nostro tempo. E in passato. Il XX secolo è stato definito “secolo breve”, indicando gli estremi tra la Prima Guerra mondiale (1914-1918) e la caduta del muro di Berlino (1989). Un’ottantina di anni, circa. Il XX secolo è stato il secolo peculiare delle rivoluzioni e delle guerre. Nel XX secolo sono state uccise più persone che negli ultimi duemila anni. Nel XX secolo vi è stata una rivoluzione scientifica di tipo geometrico, dall’uso corrente e…

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…from and to beyond, o del potere poetico-filosofico e psicologico dell’anafora

La parola inglese significa “oltre”, “al di là” “fuori”… che si può ritenere “verso” oppure “da”: verso l’oltre oppure dall’oltre. Utilizzare questo termine di seguito per introdurre svariate espressioni significa avvalersi della figura retorica dell’anafora, che io ho sempre amato, come possibile fonte di iterativa poeticità filosofica. Repetita iuvant. Oltre il tempo, si può dire se si considera il tempo per rapporto allo spazio, da Einstein in poi, oppure se si considera il tempo come una categoria non solo fisica,…

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