Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Felice Gimondi, il Tour più bello

Caro Felice, ero ragazzino nel ’65 quando quel Tour, pronto per Vittorio Adorni o, finalmente, per Raymond Poulidor, veniva vinto da te, un ragazzo che non avrebbe neppure dovuto esserci. Adorni aveva appena vinto benissimo il Giro d’Italia, ed era il primo favorito, e Pou Pou voleva rompere l’incantesimo che fino ad allora l’aveva visto quasi sempre secondo, spesso dietro a Jacques Anquetil, purosangue normanno. E invece a Parigi in giallo arrivasti tu, il ragazzo di Sedrina, il figlio della…

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La violenza bianca, ma sapete ignorantissimi e violenti giovanotti USA che eravamo tutti neri come il carbon, all’inizio, quando ci siamo erti in piedi per monitorare la savana e i suoi perigli? No? Oh babbei, studiate, studiate!

…e cercate di avere in classe con voi anche il Presidente in carica! (ché gli farebbe bene, forse). L’ennesima strage negli Stati Uniti d’America fa riflettere su molte cose. E’ violenza allo stato puro, intanto e, come quella dei terroristi, solo debolmente – o per nulla – “giustificata” da teoremi e teorie messe per iscritto e veicolate sul web e dalle tv. Che la violenza sia un dato permanente nella storia umana è noto, anche se oggi sembra addirittura in…

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Le vie dei canti e le vie dei santi

…ovvero le strade dei sogni. Bruce Chatwin, viaggiatore, le ha raccontate, le pietre e la polvere e i boschi del cammino aborigeno. Un percorso iniziatico, via spirituale, dove l’importante è l’andare non la meta. Io pure sono un viaggiatore, anche se non sono ancora stato in Patagonia e in Australia. Nato a Sheffield nel 1940, Chatwin studia nel Wiltshire al Marlborough College, ma lavora nel contempo alla casa d’aste Sotheby’s, dove si distingue per sensibilità estetica. Riprende gli…

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Boschi d’Appennino, tra i castelli dei conti Guidi e Malatesta, tra gli eremi di Vallombrosa e di Camaldoli, nel profumo del vento della sera, filosofico

ROMAGNA (Myricae 1891)   Sempre un villaggio, sempre una campagna/ mi ride al cuore (o piange), Severino:/ il paese ove, andando, ci accompagna/ l’azzurra vision di San Marino: sempre mi torna al cuore il mio paese/ cui regnarono Guidi e Malatesta,/ cui tenne pure il Passator cortese,/ re della strada, re della foresta. Là nelle stoppie dove singhiozzando/ va la tacchina con l’altrui covata,/ presso gli stagni lustreggianti, quando/ lenta vi guazza l’anatra iridata,…

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Dio, Patria e Famiglia

E’ un sintagma amato dal fascismo storico italiano, mussoliniano, post ’29, e oggi, più o meno, usato – anche se non sempre esplicitamente – nella comunicazione politica dalla robusta demokratura putiniana: Dio, Patria e Famiglia, in maiuscolo anche i lemmi secondo e terzo, oppure, se fossimo in filosofia allo stato puro, potrebbero stare – tutti e tre – anche in minuscolo, senza che ciò significhi mancanza di rispetto. Proviamo ad approfondire, distinguendo parola per parola: dio-patria-famiglia. Una prima considerazione…

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Il nudo corpo del re

Inquadrare con pervicace perseveranza registica la cancelliera Merkel per mostrare crudamente il tremore delle braccia e del tronco, è perlomeno una scelta discutibile. Si dice da sempre che il politico, un tempo il re, possiede due corpi, quello suo privato e quello pubblico, e si capisce. L’evento colloca la politica germanica in una dimensione nuova, più ampia, umana e sin-patica, se diamo questo termine tutta l’ampiezza semantica che merita come sintagma greco antico. La sin-patia è un sentire, ma…

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L’afona afasia della sinistra italiana attuale

Posto che parlare di sinistra, di centro e di destra politica abbia ancora un senso, e per me lo ha, anche se con alcuni aggiustamenti concettuali e semantici, mi pare che la sinistra italiana sia connotata attualmente da una afona-afasia, se ciò non fosse una sorta di ossimoro. Ma forse non lo è. E dunque provo a superarlo, considerando la a-fasia, cioè un non-essere-in-grado-di-parlare, solo parziale, per cui si può percepire – se pur con difficoltà – la sua a-fonia. In…

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“Il vento va e poi ritorna”, sia ai tempi di Iosif Vissarionovič Džugašvili, sia ai tempi nostri dei due furfantelli (o furfarelli) che ci governano e degli inetti che li circondano

Il titolo è tratto da un romanzo cronaca di una vita. L’autore è Vladimir Konstantinovič Bukovskij (in russo Влади́мир Константи́нович Буко́вский, nato nel ’42, dissidente del regime sovietico. Prigioniero politico rinchiuso in una psikhushka, ospedale psichiatrico, perché sotto lo stalinismo – anche brezneviano –  dissentire significava essere matto. In totale ha trascorso dodici anni tra prigioni, campi di lavoro ed ospedali psichiatrici. Nel…

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17 giugno 1983, il giorno dell’ingiustizia crudele

Trentasei anni fa alle 4 del mattino veniva arrestato Enzo Tortora, prelevato dai carabinieri e portato in caserma. Verso le 11 della mattina del giorno stesso viene esibito ad usum dei giornalisti antropofagi (definizione di Francesca Scopelliti, la sua compagna) in manette. Ma Tortora non abbassa lo sguardo cercando di nascondersi, non si procura un maglioncino per nascondere i ceppi, ma cammina a testa alta e pronuncia due o tre frasi per dire che è innocente. I giudici Di Pietro (non…

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Le due cornacchie, la pantegana morta e l’animale umano

Sappiamo dai tempi di Plinio il Vecchio come sono organizzate le api, le formiche e altri insetti collaborativi. L’amico Luca mi ha detto che andrà a vedete i licaoni al parco nazionale Krüger in Sudafrica. Si sa che questi canidi selvaggi sono altamente organizzati per la caccia, un po’ come i lupi e, se in branco, evitati perfino dai leoni. Tutti questi animali collaborano per istinto naturale, ma alcuni ci mettono qualcosa di più, e sembra che la loro…

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