Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Dove sta andando l’uomo…

Alexandre Kojève è dell’idea che l’uomo, in questi ultimi decenni, si stia in qualche modo “sfaldando” nella sua struttura antropologica, in quanto tale. Il pensatore franco-russo analizza il cambiamento che sta avvenendo. E’ un grande studioso di Hegel, che interpreta in modo molto originale. Forse è un poco pessimista, ma vale la pena di incontrare il suo pensiero, che contribuisce a metterci in guardia. Secondo il nostro, nei capitoli iniziali della Fenomenologia dello spirito Hegel studia il funzionamento della coscienza dell’uomo, questo inarrivabile…

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Trasumanar e organizzar

Cito nel titolo il nostro Pier Paolo per dire di un continuum totalmente umano: il superamento costante dello stato esistente e la insopprimibile esigenza organizzativa, che ha l’uomo. Il verbo “trasumanar” nel linguaggio classico della “scolastica” sarebbe forse stato “autotrascendersi” e in quello nietzscheano   “diventare se stessi”, mentre l’organizzazione rinvia a organo, organismo, cioè a una operatività razionale ed “economica”. L’uomo cerca sempre di superarsi e di migliorare le proprie performance, ma a volte in maniera strana e incomprensibile,…

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figurine

Caro lettor domenicale, figurine certo …ma non quelle Panini di Gianni Rivera, Sandrino Mazzola, Giacomino Bulgarelli, Mario Corso e l’introvabile Pierluigi Pizzaballa, il gran portiere dell’Atalanta anni ’60, quelle dei politici attuali. Parto dal numero uno. A me Renzi non piace: non mi piace il suo modo di porsi, di dare la mano guardando da un’altra parte, il suo linguaggio mediatico, le sue fissazioni, le sue posture, l’andatura e la fisiognomica, la sua sbrigatività frettolosa, quasi enfasi di un’efficienza tutta…

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…ulissidi cerchiamo

Non so, caro lettore, se nella vita ti è mai capitato di incontrare, come Ulisse, un veggente Tiresia, o di veder comparire Atena sotto le spoglie di Mèntore, a me forse più volte… Scrivevo un tempo: “Tracce di Dio nell’esistenza:/ nello spazio inesauribile/ che va dall’uno al nulla/ ulissidi/ cerchiamo” (da In Transitu meo, Chiandetti editore, Udine 2004, p. 125), e “Concerti lontani di campane e acque correnti,/ e silenzi invitti tutt’intorno;/ rapidamente sfumano nella mattinata/ fredda d’un inverno primigenio,/…

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Levia gravia sed scripta mea, ovvero, talora occorre fare un passo indietro

A volte nella storia e nel tempo, per andare avanti occorre fare uno o due passi indietro… L’innovazione tecnologica sta migliorando la vita di tante persone, ma riduce il lavoro, riduce i posti e le ore lavorabili. Anche se i “PIL” delle grandi nazioni torneranno a superare i numeri pre-crisi, non vi saranno più i posti di lavoro del 2008. Che cosa faranno i milioni di persone, nella sola Europa, che non troveranno lavoro, per ragioni di età, di…

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un sintagma (non un’endiadi) un po’ indecente: Ingrao vs. Salvini

La t-shirt su cui Salvini ha fatto scrivere “meglio bestia che Renzi” dice non poco dell’uomo che è, e del politico che vuol sembrare. Qualcuno potrebbe dire che oramai i linguaggi spinti o maleducati fanno parte del paesaggio e del dibattito politico sempre più fortemente mediatizzato, al fine di colpire (come si dice grezzamente) la “pancia” del pubblico, che poi sarebbero i cittadini-elettori, ma mi pare che alcuni limiti di buon gusto e buon senso dovrebbero essere rispettati, o no?…

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la memoria perduta e ritrovata

Il bosco è sempre là sopra, sulla collina, e il vecchio (o la vecchia?) lo sapeva, anche se la sua lucidità perdeva colpi, da un po’ di tempo. “Portami su al bosco, chiese alla figlia (o alla nipote?), ché così ti canto un po’ di canzoni”, “Sì papà (o mamma o nonna), volentieri, aveva risposto lei, son contenta di sentirti cantare”. Seduto (forse seduta) sulla carrozzella, perché oramai camminava poco e con fatica, guardava il paesaggio mentre la figlia-nipote lo…

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Volkswagen, o dell’esigenza di un bagno di umiltà

Caro ospite e viandante, sento parlare della Germania da quando ero piccolo, da quando mio padre Pietro vi andava per dieci mesi all’anno a lavorare nelle cave di pietra dell’Assia o della Renania. Con ammirazione e con rispetto, anche se non erano remoit i tempi, erano gli anni ’50/ ’60, quando la Germania si era macchiata, con il nazismo hitleriano, dei delitti più efferati e orrendi, tra i maggiori della storia umana. Ammirazione e rispetto in mio padre, ammirazione…

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Il diritto di sciopero e l’insensatezza

Caro lettore, non vi è dubbio che il diritto di sciopero, un diritto sociale fondamentale, sia stato frutto di una faticosa e a volte dolorosa conquista dei lavoratori. Fino a un secolo fa in quasi tutte le nazioni non era riconosciuto e il suo esercizio un reato. Nei regimi autoritari è ancora proibito. Per i servizi pubblici è regolamentato in Italia da una legge (n. 146/1990) da un quarto di secolo. Sanità, scuola, trasporti sono settori nei quali si…

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La fame e la paura

I cartelli di benvenuto ai profughi alla stazione di Monaco di Baviera segnano un pezzo della storia europea e della storia del mondo. La valenza simbolica dei gesti è sempre qualcosa che “lega” e fa comprendere immediatamente i fatti che accadono, a volte, molto più di complesse spiegazioni socio-economiche o politiche. Dopo tanti tentennamenti le grandi nazioni dell’Europa, a partire dalla maggiore per abitanti e potenza economica, la Germania, si sono mosse, auspice una cancelliera che si è rivelata…

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