Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

I politici, caro lettore, sono sempre lì che camminano per le strade e le piazze romane, l’uno accanto all’altro, e sorridono, ripresi nei video in tv e sul web, non si capisce dove stiano andando, ma camminano… (devo dire che di solito mi fanno un po’ sorridere, quando non mi urtano i nervi, come il “verde” Bonelli, che mi sembra sempre impegnato a cambiare il mondo, fo’ per dire, con il suo passo lemme lemme). Che differenza noto tra il loro incedere incomprensibile (insisto: dove vanno?), e quello serio e deciso del Quarto Stato, il popolo proletario e lavoratore, operai, artigiani e contadini, come Pellizza da Volpedo li rappresenta nel suo famoso dipinto (esposto nella Galleria d’Arte Moderna di Milano)! Questi ultimi devono camminare e camminare per cercare di conquistarsi la sopravvivenza e il futuro loro e delle famiglie; quelli camminano perché hanno forse, talvolta, poco da fare, se non prevalentemente gigioneggiare in giro per Roma. Parole amare, le mie, senza qualunquismo. Che tristezza

Camminano, involontariamente imitando l’immagine del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, solo che, rispetto al grande quadro socialista, mi fanno pena, se non un po’ di rabbia. A volte il loro incedere è deciso (potrei fare dei nomi, ma la cosa mi annoia), a volte fiacco (potrei fare dei nomi, ma la cosa mi annoia); a volte parlottano tra loro, a volte silenti rivolgono ai passanti un sorriso dovuto. Vanno al ristorante? A Montecitorio? A Palazzo Madama? Ovunque, certamente al…

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Tutti gli esseri umani sono “naturalmente/ necessariamente” interconnessi, e dunque per nulla come soggetti coscienti “auto-nomi-in_sé-sufficienti”, anche se taluni (non molti) possono sopravvivere per un certo tempo nella “wilderness”, ma non per sempre, quasi da anacoreti contemporanei, a imitazione degli antichi Padri del deserto; anche da queste considerazioni consegue che lo smart working – in alcuni specifici casi – è inammissibile, e perfino pericoloso

X Factor e internet, i social e il web, cos’altro dire, se non che sono questi mondi a “cambiare la testa” degli esseri umani attuali, soprattutto dei giovani. Un uso continuo, indefesso e compulsivo di questi “ambienti”, oramai è noto, fa (può fare) danni inenarrabili, di carattere intellettuale, culturale e perfin cognitivo. Si diventa più stupidi e ignoranti, e dunque pericolosi. Paradossalmente, anche se “sembra” che con questi nuovi media si possa comunicare di più, ed è quantitativamente vero: io…

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Su un discorso morale che vale sempre, quello che permette di parlare dei vizi umani, come Paola Pillepich ha avuto il coraggio di fare in un volume, “Le età della vita e i vizi capitali”, che sono stato onorato di presentare, con questa Prefazione

Ho conosciuto Paola nell’ambiente dell’Istituto Superiore di Scienze religiose, afferente alla Facoltà teologica del Triveneto, del Friuli Venezia Giulia. Senza alcun atto di presunzione, Paola ha voluto mettersi lungo un percorso di storia del pensiero teologico abbastanza poco frequentato negli ultimi decenni, quello dei Padri antichi della Chiesa, che si occuparono di vizi e di virtù. Già il termine di “vizio” e quello di “virtù” nei tempi odierni rinvia a un lontano passato. Oggi si preferisce, in luogo di virtù,…

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“(…) ha fatto cose giuste e ha fatto anche cose sbagliate…” (afferma Giulio Napolitano, citando suo padre, che in questo modo ebbe a scrivere concludendo l’autobiografia, durante le esequie laiche del 26 Settembre 2023 celebrate a Palazzo Montecitorio)

Sono rimasto stupito e ammirato di queste parole espresse dal professor Giulio Napolitano, figlio maggiore del Presidente Giorgio, mancato dopo una lunga e valorosa vita politica nei giorni scorsi. Devo dire che Giorgio Napolitano, come dirigente del PCI e come politico non mi ha mai “scaldato particolarmente il cuore”. Lo ho sempre percepito, forse con qualche pregiudizio (che è un giudizio prematuro, incompleto), un po’ come un apparatcik di stampo sovietico post staliniano. Infatti, nonostante storicamente abbia rappresentato, assieme a…

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Una storia “di confine”: siamo (non “abbiamo”) “corpo”, “mente” e “anima”, ma qualche volta la coscienza-di-essere-vivi coglie solo parte di ciò-che-siamo, come è successo nell’episodio che segue. L’amico Luigi, che non vedevo da anni, ma non ci siamo mai “perduti”, si è messo a raccontare…

Ikea, vicino a Gorizia, solo, l’amico Gigi parcheggia e si incammina verso l’ingresso. Ha da vedere per degli scaffali. Non ha pensieri di sorta. Finito il turno di lavoro al Distretto della Bassa Friulana, dove opera come psicologo, Gigi si era diretto al grande centro commerciale. Dopo qualche decina di metri, però, lentamente prima, e poi sempre più velocemente mentre cammina tranquillo, lo prende un senso di pesantezza alla gamba sinistra… Gambe e parte sinistra del corpo sono sempre…

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La “Maat”, o “giustizia” nell’antico Egitto, prodromo della giustizia biblica, di quella greca (Platone, Aristotele, etc.), di quella del diritto romano, dalla Repubblica al Corpus iuris civilis di Giustiniano, della “giustizia” cristiana (sia la “paolina” sia delle virtù cardinali dei Padri Agostino, Evagrio Pontico, Giovanni Climaco, Giovanni Cassiano e Gregorio Magno, fino alla Morale di Tommaso d’Aquino della Secunda secundae della Summa Theologiae) e in fine della giustizia che conosciamo. Una comparazione sintetica tra le varie “filosofie del diritto”

Parlare di Maat (“Giustizia”), che era, prima di tutto la “dea” della “giustizia”, ma rappresentava anche l’antico concetto egizio dell’equilibrio, dell’ordine, dell’armonia, della verità, della legge e regola, della moralità e della giustizia, mi offre l’occasione di tornare proprio su quest’ultima virtù cardinale, o semplicemente umana. Come immagine Maat era personificata come una dea antropomorfa, con una piuma in capo, responsabile della disposizione naturale delle costellazioni e delle stagioni, delle azioni umane così come di quelle delle divinità, nonché propagatrice dell’ordine cosmico…

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Croniche turchesche

Il mio amico professor Claudio (fummo liceali assieme un tempo…) accompagna per le terre della Storia grande persone di tutti i generi e specie, come indicate dalla classificazioni aristoteliche. Ebbene, dell’ultimo viaggio nella magna Turchia ha scritto una cronaca piena di vita vera e di umori, e di colori in… un Diario di viaggio “03/08/2023 Il piano voli prevede sei località di partenza: Roma, Milano, Bologna, Venezia, Napoli, Catania, pertanto gli ultimi arrivano in albergo dopo la mezzanotte. L’ aeroporto…

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Al 30 agosto 2023 (dal 1 gennaio), sono state uccise 71 donne in Italia, sette in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, che erano state 78 (“una più una meno”, pare che sottenda il giornalista che riporta il dato statistico, anzi, forse lo dice pure). E no! maledizione, anche una sola donna uccisa è insopportabile… Ognuna di queste era lì dove c’era il suo assassino, perché?

Intanto, mentre scrivo, rispetto al numero di uccise e alla data riportati in titolo, ne sono state uccise altre cinque. Lo spazio numerico per “pareggiare” i conti con il 2022 ammonta a qualche decina ancora. Faccio fatica a scrivere queste righe, sperando per il bene, oltre ogni ragionevole dubbio, e che la contabilità assassina si fermi qui. ma il mondo e le vite umane vanno avanti, verso la vita e verso la morte. Nel civile 2023 gli uomini maschi, solo…

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Per i pensatori classici la “volontà” umana è una delle due facoltà che muovono l’agire libero dell’uomo stesso, assieme con l'”intelletto”; per Lutero e Spinoza è “sottoposta” a un determinismo radicale, mentre per Arthur Schopenhauer essa è lo stesso “essere-del-mondo-e-dell’uomo”, come una sorta di “metafisica” anti-metafisica; altre posizioni nel testo, fino ai cluster delle psicologie cliniche che trattano del libero arbitrio (libertà/ volontà) e dei suoi limiti

La volontà c’entra con tutta la vita dell’uomo, in qualsiasi modo la si intenda. La volontà è la facoltà propria di chi è intelligente, dicevano con semplicità, anche se con espressioni diverse, gli Scolastici, Tommaso d’Aquino, Alberto Magno, Giovanni Duns Scoto, Bonaventura da Bagnoregio e altri. Nella Tradizione classica platonico-aristotelica la volontà è intesa come facoltà dell’anima ben distinta dall’intelletto, con il quale opera in un continuo riferirsi reciproco, dove l’intelletto illumina le decisioni che la volontà assume, mentre…

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I dispersi e i delusi della sinistra

Qualche tempo fa ho scritto qualcosa sul XVII Congresso del Partito Socialista Italiano del 1921, alle cui conseguenze ho cercato di comparare l’attuale situazione della Sinistra italiana. Ebbene, la conseguenza necessaria che qui riporto in estrema sintesi è la seguente: la situazione italiana è quella di una grande congerie di “dispersi e delusi” della sinistra, tal quale mi sento io da diversi anni, se non da decenni. Siamo in molti, non tema chi si preoccupa sempre e soprattutto di…

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