Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La menzogna come vizio e le menzogne come abitudine

Le bugie clamorose propalate dal governo italiano in un questa fase, primi bugiardi i due vicecapi che in questo pezzo non citerò per nome, nauseato dalle troppe citazioni da me necessariamente subìte nell’ultimo semestre, quando non ho potuto non citarli. In altre parole, mi hanno imposto di scrivere questo articolo, anzi questo saggio breve sulla menzogna. Ricompreso tra i bugiardi è anche il premier. Del tema si sono occupati i due grandi filosofi della Grecia antica, Platone e…

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Antonio, un ragazzo italiano, il profeta Elia e la regina Iezebel, Eliseo e gli sbeffeggiatori

Antonio Megalizzi è morto. Cherif Chekatt è morto. Son morti tutti e due, il primo per mano del secondo e non voleva morire, il secondo per mano della polizia e voleva morire, forse, o era disponibile al rischio di morte. Certamente voleva uccidere odiando persone che non conosceva come rappresentanti di un ambiente dove è nato ma che non gli piaceva. Gli studiosi di islam ci spiegano che la dottrina salafita in particolare contribuisce a semplificare il Corano e…

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La “via cinese” al cambiamento, cioè di come la pazienza ottiene risultati là dove l’impeto precipitoso e temerario fallisce

“Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico” (antico proverbio cinese), ovvero “Tra tutte le cose certe la più certa è il dubbio” (Bertold Brecht), “Cogito (vel dubito, ndr), ergo sum (Renè Descartes, ispirato da Sant’Agostino). Che cosa hanno in comune questi aforismi? Parrebbe ben poco, essendo frutto di culture e di tempi assai diversi. Se però si riflette bene sono collegati da legami logico-filosofici molto stretti. Vediamo: innanzitutto…

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Signor segretario della Lega, lei non mi rappresenta, e quindi faccia bene i conti quando si attribuisce la rappresentanza di sessanta milioni di Italiani, e come me la pensano milioni di persone, cittadini di questa Nazione. Si dia una calmata e controlli la sua esaltazione, o rischia di svegliarsi bruscamente da un falso sogno

Egregio signor Salvini, la invito a fare il conti bene: lei ha preso il 17 per cento dei suffragi alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, il 17 per cento dei votanti, che sono stati poco più del 50 per cento degli aventi diritto al voto, e dunque circa forse 3 milioni di Italiani o poco più, su 48 milioni di elettori attivi, più o meno. Innanzitutto. Io non la ho votata e conosco più di mille persone che…

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Dio è serio o “scherzoso”?

Una domanda intrigante durante una lezione di antropologia filosofica contemporanea, quella del titolo, mi offre il destro di pensare a un modesto, brevissimo trattatello di Teologia fondamentale. Einstein scrisse (non so dove) o disse (forse) “Dio non gioca a dadi con il mondo“, anche per affermare così, pur se indirettamente, l’inesistenza del caso, e mostrando il metaforico assioma in modo matematico, mentre -chi mi conosce e qualche mio allievo sa- io uso un metodo logico, con l’immagine topografica delle due strade…

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Il viaggio

Molti, forse i più, pensano che si viaggi essenzialmente o solamente per raggiungere la meta prefissa. Per costoro il viaggio, la distanza, il tempo che ci si mette per effettuarlo, il mezzo usato, le eventuali tappe non contano nulla o quasi, poiché per loro è importante il punto di arrivo, dove o vi è qualcosa da afferrare o un risultato da ottenere, siano luoghi di ferie o luoghi di trasferte di lavoro. Immaginiamo il viaggio degli antichi, dei Fenici per…

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Florentia, seminario autunnale di Phronesis: “vado in carcere per… evadere”, mi dice Anna Maria, filosofa veneziana, che fa consulenza filosofica in carcere, e l’Anna, filosofa abruzzese, aggiunge che occuparsi dei “senza fissa dimora” le ha cambiato la vita, ovvero di come la filosofia insegna a guardare nel buio

Firenze: l’antica filosofa racconta del carcere, qui a Firenze, siamo vicino a San Lorenzo e alle cappelle Medicee. Michelangelo e ser Filippo Brunelleschi respirano vicino. Anna Maria inizia dicendo che la consulenza filosofica non serve agli ergastolani bianchi o ostativi, perché forse sono irredimibili. O non ho capito o non sono d’accordo. Chi può dire che uno è irredimibile? E che cosa vuol dire “irredimibile”? Da che cosa ci si redime? Occorre convenire su che cosa sia la redenzione,…

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La frusciante ovvero “Nemo intrat in caelum nisi per philosophiam”, come scriveva Johannes Scotus Eriugena nel IX secolo

Più avanti vedremo che cos’è la frusciante, cosicché lascio per il momento al mio solito o nuovo paziente lettore di immaginare che cosa sia, la frusciante. Invece ti intrattengo sul detto latino riportato nel titolo, risalente al pensatore irlandese frate Johannes Scotus Eriugena che nel IX secolo lo ebbe a scrivere (Oxford: Clarendon Press, 1988) qui nella traduzione italiana: “nessuno va in paradiso se non tramite la filosofia“, e dunque “se non sarete come bambini… con ciò che segue.

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I quattro volti dell’amore umano, i suoi contrari e la carovana dei migranti

E’ la più potente, irresistibile delle passioni, l’amore. San Tommaso la contrapponeva all’odio, ma dicendo che l’amore è infinitamente più forte dell’odio. In italiano abbiamo un solo verbo per dirlo: amare. Ne parlavo qualche sera fa al Caffè filosofico Autentica/ Mente di Codroipo, ricordando ai presenti che gli antichi Greci, nella loro splendida e coloratissima lingua, avevano quattro verbi per dire “amare”, ciascuno con una sfumatura sua propria e differente dalle altre: erotào, agapào, stèrgo e philèo. Li scrivo…

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La piazza dei trentamila a Torino, o “Esisto solo se qualcuno mi ascolta, ovvero esisto solo se qualcuno mi legge…”, ma è proprio sempre vero?

Anche se la TAV non mi convince del tutto, fossi stato a Torino avrei partecipato alla marcia dei trentamila favorevoli a quest’opera, alle Olimpiadi invernali e a tutto quanto grillini e sindaca dai capelli di fil di ferro non vogliono fare. Mi oppongo a qualsiasi cosa questi selvaggi arroganti e ignoranti vogliano fare. E spero che i miei non pochi amici torinesi siano stati in piazza, che Elena, Stefania, Roberto, Maurizio…, perché gli riconosco un’intelligenza e una sensibilità importanti, tali da…

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