Ultimamente, mi rimproverano un po’ di questo carissime persone, che sto facendo forse un po’ troppa autocritica della mia frenesia operativa, del mio muovermi multitasking, del mio essere-presente in molte situazioni, del mio scrivere e pubblicare, tre libri in due mesi (per circostanze e coincidenze), etc. Ma stai un po’ tranquillo ché ti fai male, dai, sembra emergere dal mio prezioso network di amicizie e solidali colleganze. Va bene, devo rallentare anche per manutenermi un po’ in questa fase…
teologia
Visioni di una sfera
…dagli infiniti punti, prisma infinito, fatta di piramidi infinitesime, “tridimensionale con il minimo rapporto superficie/volume: ciò spiega perché a tale forma tendono molti oggetti fisici, dalle gocce di liquido ai corpi celesti. Ad esempio, le bolle sono sferiche perché la tensione superficiale tende a minimizzare l’area a parità di volume.” (dal web). Peraltro, il cilindro circoscritto ha un volume che è 3 / 2 rispetto a quello della sfera, ed una superficie laterale che è la stessa di quella…
Perseveranza e purificazione
Mi sembra che la classica virtù di perseveranza (cf. quaestio 137, Secunda secundae, Summa Theologiae, Tommaso d’Aquino), possa essere, da un lato correlata alla virtù di costanza, come capacità di permanere in una decisione dedicata e precisa per un fine, dall’altra, come insegna il mio Maestro, alla virtù di fortezza, come sua componente essenziale, connessa intrinsecamente alla fondamentale virtù di pazienza, in quanto capacità di sopportazione in condizioni ardue di prove difficili. La perseveranza richiede pazienza e così dà linfa…
L’io e il mondo, il tempo e la memoria
Come siamo fatti bene, come funziona bene il nostro cervello! Stavo pensando che se dovessimo ricordare più o meno in contemporanea tutti i dolori, le sofferenze, le mancanze della nostra vita, non reggeremmo, forse. Invece, lui seleziona, colleziona, “dimentica”, ricorda, memorizza, anestetizza, amnesizza e riporta in mente, e fa tutto questo nel tempo che percepiamo scorrere, più o meno velocemente (cf. Agostino, Bergson, Einstein). Questo “lui” è un “io”, il nostro-io, bio-macchina che presuppone, contiene, pone la sua stessa coscienza…
Shema Israel, ascolta Israele (Deuteronomio 4, 1a, 6, 3a; 9, 1a; etc.)
Il Deuteronomio è il quinto libro della Torah, o Pentateuco, la parte più classica e antica della Bibbia ebraica e cristiana. Alcuni studiosi distinguono alcune sue parti (gli ultimi capitoli in particolare) ritenendole un “libro diverso”, quasi a formare, con il libro di Giosuè e Giudici, un “Esateuco”. Dalla Genesi e fino agli ultimi tre capitoli di Deuteronomio (capp. 31-34) le tre tradizioni redazionali, la jahwista, la elohista e la sacerdotale, sono intrecciate e a volte indistinguibili. Libri storici nell’accezione antica, raccontano le…
Grazia, gratuità e gratitudine
In questo saggio tratterò sia della grazia secondo le dottrine teologiche, sia secondo le dottrine poltiche e giuridiche, sia della gratuità, sia della gratitudine. Premessa In teologia esiste il trattato classico “De Gratia“, sulla “grazia”, che varrebbe la pena leggere, se non studiare a fondo. Storicamente nella cultura del diritto occidentale, il potere di grazia appartiene al sovrano (cf. stele di Hammurabi, XIX sec. a. C., specie per quanto riguarda la remissione dei debiti). Anche nel Codice biblico…
La sostenibile precarietà del vivere?
Venuti al mondo, e “nati a fatica“, come scrive Giacomo Leopardi nel Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, siamo qua, inermi e abbandonati alla vita, “gettati“, secondo Heidegger, “condannati a essere liberi“, a parere di J.-P. Sartre. Incapaci di stare in piedi fino a un anno di età, precari per vent’anni e, oramai, oltre, perché bisognosi di essere sostenuti per poterci -a nostra volta- sostenere autonomamente. Eccoci: ecce homines, scriverebbe l’euangelista. Riina e Borsellino, Bill Gates e un…
L’insostenibile leggerezza dell’essere?
Sopra riporto il titolo del famoso romanzo di Milan Kundera al modo interrogativo… perché? Forse perché la forma interrogativa si pone necessariamente se si passa dalla dimensione esistenziale dell’essere a quella metafisica. Infatti, l’essere come struttura portante dell’esistere è altro rispetto all’essere sostanziale di ciò-che-è, cioè dell’ente in quanto ente, l’essere in-comune. Faccio un esempio tratto da poesia suprema: in chiusura del Paradiso (vr. 115, 33o canto) Dante canta così “Ne la profonda e chiara sussistenza (…), riferendosi all’apparire della…
La pazienza e il perdono, l’offesa e la riparazione, tra pars destruens e pars construens dello spirito
La pazienza è virtù costitutiva della fortezza secondo Aristotele e Tommaso d’Aquino. Ne è parte integrante e fondamentale come capacità di patire (pathos), di sopportare (subfero) anche dolore e avversità, e quindi di supportare sé e gli altri nei percorsi più faticosi della vita e del lavoro. La pazienza edifica nel tempo e permette di discernere il valore delle cose. L’impetuosità e il moto temerario sono il contrario della pazienza: sono improvvisazione e rischio, come quando si guida un’auto ritenendo di…
A Berceto un festival del pensiero pensante e pensato
… in un borgo appenninico dove si è svolto il Primo festival nazionale della Coscienza, sull’onda di una ripresa filosofica italiana molto interessante. Modena, Sarzana e altre località già da anni offrono occasioni di pensiero pensante, quasi facendo a gara per riportare al centro il diritto alla conoscenza argomentativa e logica in un tempo di crisi del linguaggio e delle relazioni interumane. Sono tra i relatori con illustri colleghi come Boncinelli e Galimberti, e ne sono onorato. Ospite invitato, mi…