Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Dell’Umiltà e del Rispetto

Dell’Umiltà, come virtù e come tratto morale della persona abbiamo parlato qui non poche volte, così come del Rispetto, come atteggiamento interiore ed esteriore. Umiltà come un sentirsi vicini alla terra, all’humus che contiene molta vita. Si tratta di una delle tre virtù principali del movimento benedettino: nella Santa Regola, insieme con l’Obbedienza, intesa come un ascolto attivo e rispettoso, e il Silenzio, vale a dire un porsi di fronte all’importanza della Parola non mai banalizzandola o sprecandola, poiché bene…

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Il sogno come metafora dell’aldilà

La tradizione semitica ebraico-giudaica supponeva come aldilà, cioè un oltre-vita, l’esistenza dello sheol, luogo umbratile e solitario, e solo nel secondo libro dei Maccabei vi è un cenno fuggevole a una sorta di “vita eterna” post mortem; la tradizione cristiana e soprattutto quella islamica hanno dato configurazione all’aldilà come luogo di pace e serenità, o addirittura di delizie, il p-a-r-d-e-s, da cui paradiso, oppure l’inferno, nozione-luogo di tormenti eterni, ovvero di solitudine infinita dell’anima per  l’assenza di Dio, come spiegato recentemente da papa Ratzinger.

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Rigore e leggerezza della metafisica

Aristotele scrisse delle opere che chiamò Fisica. Successivamente Andronico di Rodi pubblicò una sequenza di lavori del Maestro di Stagira dopo la Fisica, che furono chiamate τὰ μετὰ τὰ φυσικά, “ta meta ta physika“, cioè “Ciò che segue dopo la fisica.” Chi se ne occupò di seguito intese la parola “meta” due significati: “dopo” e “sopra”. Nel primo senso, il termine “meta-fisica” dice la scienza che si occupa di realtà dopo quelle fisiche nel senso della conoscenza, nel secondo dice primazia…

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Caro Michele

…te ne sei andato. E hai scritto una lettera al mondo, dove chiedi conto della tua morte. Devo dire che ho durato gran fatica ad accettare il tuo modo di ragionare, tutto volto a chiedere, chiedere, pretendere. Un uomo saggio mi ha fatto riflettere sul tuo stato d’animo, per cui non avresti potuto scrivere diversamente. Ma non mi hai convinto… Diamo uno sguardo al alcune tue frasi: – …stufo di giustificare la mia esistenza senza averla determinata, ma come…

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Colloqui e soliloqui, o di come “aspectus Animae Ratio sit”, cioè di come “lo sguardo dell’anima sia la ragione”

Leggo sant’Agostino come viatico per la buona notte e il buon risveglio. Già incontrai i Soliloquia durante gli studi teologici, ma ora ne ho una copia dell’editrice Lorenzo Valla, tradotta e commentata da un maestro, l’insigne patrologo Manlio Simonetti, nella cui linea disciplinare mi inserisco. Già il genere letterario cui afferisce il volume è assolutamente nuovo, quantomeno per quanto attiene ai “personaggi” presenti. Non si tratta di due o più interlocutori diversi, come nei dialoghi platonici, dove, oltre a Socrate,…

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Cumo tu poetis denant dal Pari, cjar amì, pre’ Meni, ora tu poeti davanti al Padre, caro amico, pre’ Meni

Cjar pre’ Meni, ho saputo che te ne sei andato stanotte,  e io ti ricordo con affetto, le nostre conversazioni sul poetare come lavorare, come essere operai della parola. O anatomopatologhi… della parola, che è sacra, pregnante, densa, piena di verità, se la si rispetta. La parola, oggi strapazzata, negletta, che tu curavi con acribia amicale ed esperta. Tu scrivevis a man, cun cure e precision, e io leevi ce che o vevin di publicâ su le Agende…

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Una vergogna lasciar morire di freddo la gente per strada

Sembra sia un fatto ineluttabile, per la politica e l’amministrazione di questa grande e talvolta idiota nazione italiana che, con questo freddo, muoiano per strada esseri umani, italiani e non italiani. Non so quanti siano, poche centinaia, migliaia, forse la Caritas e sant’Egidio lo sanno, non so se gli uffici pubblici degli enti locali sono altrettanto informati. Non sto qui a fare la comparazione tipica della pubblicistica di destra, che sottolinea come per gli extracomunitari, profughi, etc. vi siano i…

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Il giorno del giudizio

Leggiamo insieme il brano di Matteo da 25, 31 a 46, dove l’evangelista racconta della scelta dei poveri, gli anawim, gli ultimi, cui il Signore offre particolare attenzione e misericordia, sentendo pietà per la miseria e il limite umano fin nei suoi visceri, detti in ebraico rahumin, cosicché il suo giudizio terrà conto soprattutto del “cuore”, cioè dei veri sentimenti, della autentica vocazione umana, quando, nella parusìa, la seconda venuta, evocata anche dal Corano (Sura 43, 59-61), verrà a giudicare i vivi…

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Il castello sulla collina

Tortuosi sentieri, carrarecce e interpoderali, costeggiate di boschetti di ripa intervallati da radure e corsi d’acqua, fattisi strade nel tempo, scavallano le colline dell’antica morena, e all’improvviso il maniero appare nella radura alta oltre le fronde del bosco. Ha un nome arcano, Castello d’Arcano. Già evocativo il suo nome, misterioso e solitario il percorso che ivi conduce il viandante, fatto di curve, ripide rampe e ariose discese, fino al borgo di Sopra. Le anime dei conti ogni tanto lo visitano,…

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La forma di Dio

Caro lettore, per i cristiani la forma di Dio è Cristo. Certamente Cristo-Persona, che manifesta il Padre nell’Incarnazione e anche nel limite umano. Ma il termine “forma” va inteso pure nella sua accezione metafisica, come principio dell’essere, come potenza d’essere, come essenza stessa delle cose, in quanto loro natura (cf. Aristotele e Tommaso d’Aquino). La forma è tutto, sostanza più materia, determinata dallo spirito, cioè dalla potentia oboedentialis ordinata. E mi scuso anch’io, come fece milleseicento anni fa Sant’Agostino, dopo aver…

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