…senza eccezione. Stamani è morto Licio Gelli e ho provato un certo sollievo. Non sempre lo sforzo di comprendere la presenza del male nella vita umana e nella storia dà frutti: in qualche caso ci si consola anche con la dipartita di persone che si sa essere state particolarmente malvage, pur sapendo che tale dipartita probabilmente non riduce il tasso di male nel mondo. E ancora più spiazzante, su questo punto, diventa l’idea origeniana di apocatastasi, cioè di ricapitolazione…
teologia
locutori a vanvera
Vi è un acronimo tratto dalle scienze logistiche: L.I.F.O., cioè Last In First Out, che dice in sintesi un comportamento colloquiale di non pochi, quelli che ascoltano e credono sempre all’ultimo che gli parla, cambiando opinione di volta in volta. Se ti capita di incontrarli, cerca di essere l’ultimo a parlargli, in vista di una decisione, perché se ti capita di essere il penultimo, chi ti seguirà, anche se sostiene una tesi infondata, rischia di aver ragione da parte…
l’anima vola via… secondo la fisica quantistica
Caro lettor mattutino, Sir Roger Penrose e il dottor Stuart Hamerhof ci spiegano che i microtubuli cellulari presenti nei neuroni sono elementi quantici che, dopo la morte del soggetto umano, tornano nel cosmo e lì sono di nuovo a disposizione per nuove vite nel nostro o in altri universi. Si tratta della Teoria Quantistica della Coscienza, che considera il cervello umano come una specie di computer biologico, nell’ambito di una visione complessivamente bio-centrica dell’universo. Dal web: “Essi sostengono che la nostra…
apparenza, certezza, verità oppure credenza, asserzione, verità? o sono triadi ri-componibili?
Come umani apprendiamo le cose come ci appaiono. I metafisici classici direbbero che vi è un apparire dell’essere (delle cose), e quindi sono in qualche modo “realisti”. Noi siamo certi di apprendere qualcosa se in qualche modo “questo-qualcosa” tocca i nostri sensi o i nostri sentimenti: il rumore o il suono, i colori, gli odori, le parole e il loro significato corrente, le posture umane e animalesche, i micro segnali che provengono dagli altri, e i grandi eventi. Tutto ci…
si tratta della fine o dell’inizio?
… che cos’ la morte? E’ l’inizio o la fine? Di che cosa, della vita, della consapevolezza, della relazione, del mondo? Molti pensano sia la fine di tutto, ma ne siamo proprio sicuri? Tutti ne parlano, e non pochi ne hanno scritto. Tra questi , presso BE Edizioni, il pastore inglese Marcus Nodder. Ecco un passaggio: “Una situazione che accomuna tutti gli esseri viventi, un argomento su cui hanno discusso e riflettuto tutti i filosofi, una sfida per la scienza, un…
buona festa dell’Assunta… ops buon Ferragosto…
Inizio, forse inopinatamente, l’argumento in titulo con una poesia in “graesàn”, il meraviglioso dialetto venetico della bellissima e antica Grado, di Domenico Marchesini, detto “Ménego Picolo Paciaroto”, pubblicato nell’antologia curata da Riccardo Pigo Grego “Despùo le caligàe“, edita dalla Associazione “Graisani de Palù”, Grado 2012 (a pag. 21). “Gera una vecia bruta e malignosa/ che ‘ndeva a domandah la caritae,/ Giovardi a via parahla de le porte…/ resteva quele femene strigae! La va un di là de la Nena,…
camminando camminando nell’unico sentiero
Caro lettor augustano, siamo in cammino. Sempre. Homines viatores… Sai che ne sono convinto, perché avrai letto (forse) più indietro la mia preferenza per la casa in affitto piuttosto che in proprietà, un luogo confortevole, ma che si può cambiare, a seconda del cammino, della direzione, del senso. Le fondamenta in questo caso non sono infisse nel terreno, ma nell’anima, che talora è anche vagula, blandula, alla ricerca infinita… Senti qua cosa ci racconta Martin Buber in La leggenda…
de humilitate
Caro lettore, già trattai in questo sito di San Benedetto e delle virtù ascetiche da lui proposte, tra le quali spicca l’umiltà. Desidero riparlarne perché questi son tempi in cui sarebbe un grande bene si diffondesse ovunque, soprattutto dove regnano imperterrite la iattanza, l’arroganza, la protervia, la prepotenza, in definitiva la superbia, caput vitiorum, padre e madre di tutti i mali. Chi è superbo permette a se stesso ogni azione, negando altrettanto a tutti gli altri. Tale virtù,…
Ich-Du, o “in principio è la relazione”
Caro lettor agostano, mi sbilancio in tedesco per dire il sintagma Io-Tu con il quale il pensatore e scrittore austro-ebreo Martin Buber ha segnato positivamente una parte importante della riflessione filosofica del ‘900, ispirando in qualche modo anche la ricerca di Emmanuel Lévinas, altro ebreo lituano di cultura francese, noto per la nozione forse complementare di quella buberiana (Io-Tu) del “Volto-dell’Altro”. In un contesto tragico come quello del XX secolo il pensiero occidentale si è spinto a volte su crinali di solipsismo…
la nuova vita
In certe culture, come in quella ebraica, il nome dato alle persone è “la persona stessa”, come se quel segno, quel suono assumessero un significato ontologico coincidente con quel “chi” porta quel nome. Iersera, appena tornato dall’ospedale ricevo la gradita visita del mio medico dottor Gianni, facondo narratore e ascoltatore d’eccezione. Parliamo di nomi e lui mi racconta delle difficoltà incontrate da suo padre per registrarlo in Comune, una specie di discussione allo Stato civile circa la congruità del…