Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

spoliazione come ritorno all’essenziale

Spoliazione in greco si dice kènosis,  letteralmente “svuotamento” o “svuotarsi”. Il termine è teologico e mistico, essenzialmente cristiano, ma non privo di sfumature semantiche presenti anche in altre dottrine religiose. In greco antico κένωσις, kénōsis,  deriva dal sostantivo κενός, kenós, che significa “vuoto”. Nella Lettera ai Filippesi Paolo scrisse: “Cristo svuotò se stesso (ἐκένωσε, ekénōse)” (Fil 2, 7, Cf. Bibbia di Gerusalemme), utilizzando il verbo κενόω, kenóō, che, appunto, significa “svuotare”, o “spogliare”. Il testo (2, 5-11) (…) 5 Abbiate in voi lo stesso…

Continua a leggere

La misericordia contro la stupidità

Francesco papa continua nel suo lavoro rapido di desclerotizzazione della Chiesa e di sveglia intellettuale erga omnes. Ora, sulle orme di Benedetto XVI che ha rinunziato per fargli spazio, non esita a dire a una televisione messicana che il suo compito, e la sua restante vita non dureranno tanto. E giù illazioni, talk show, chiacchiere banali e mortali (per le menti prive di soglia critica). Ha semplicemente detto ciò che, ragionevolmente, può pensare un uomo, un maschio di quasi settantanove anni. Ricordo…

Continua a leggere

Il Testamento di Paolo

L’infermiera polacca e il paziente Sikh, lei gentilissima ed efficiente e lui rispettoso e discreto: all’Ospedale di Santa Maria degli Angeli, a Pordenone. Stamani, mentre aspettavo in reparto il mio turno per la medicazione. E’ proprio cambiato il mondo, cambiato, mescolato, intriso di genomi sempre più ricchi di varietà umane. Lettera ai Galati 3, 28, che mi torna sempre in mente: tutti gli uomini sono uguali in Cristo, non c’è più donna e uomo, ebreo e greco, schiavo…

Continua a leggere

Il viaggio dell’anima

Regalo di Bea per il mio compleanno il libro sopra intitolato (a cura di Piero Boitani, Giuseppe Bonfrate e Manlio Simonetti, edito splendidamente da Lorenzo Valla), e mi scrive di suo pugno, a mo’ di augurio, un passo origeniano: “Omnia namque hic cursus propterea/ agitur et propterea curritur, ut/ perveniatur ad flumen Dei, ut proximi/ efficiamur fluentis sapientiae et/ rigemur undis scientiae divinae. (…), cioè “In effetti si fa tutto per questo viaggio,/ si corre tanto per arrivare al fiume di…

Continua a leggere

L’in-equità

Il Papa parla a Expo iniziando con un quasi neo-logismo, ma è solo una vocale a differenziare il consueto “iniquità” da “in-equità”, dove inserisco il trattino per evidenziare la differenza formale e la negazione del significato etimologico di “equità” causata dal prefisso “in”. In-equità dà più il senso di un qualcosa di sbagliato, di “ingiusto”, appunto, di iniquo in quanto “non-equo”, che fa differenza tra gli umani. Nel suo discorso di saluto agli studiosi partecipanti al workshop di presentazione di…

Continua a leggere

Malattie spirituali

Non solo gesti sintetici ed efficaci da papa Francesco, con i quali parla anche ai sordi, ma anche riflessioni opportune. Le ultime riguardano le malattie spirituali del nostro tempo, presenti anche nelle sfere alte della Chiesa, che colpiscono non poche persone e molto spesso sono ignorate, o addirittura reputate virtù. Francesco usa metafore pittoresche. l’alzheimer spirituale, la schizofrenia esistenziale, il terrorismo delle chiacchiere, tra le quindici “malattie” analizzate. La prima é la malattia del sentirsi senza difetti, quasi intangibili dal tempo e dalla…

Continua a leggere

L’ignoranza mediatica

…è diffusa, basti pensare alla comunicazione sull’islam. Provo a riassumere rispettosamente alcuni concetti che nella vulgata mediatica, vista  l’ignoranza degli scribi odierni, con alcune onorevoli eccezioni che citerò più avanti, di solito non si trovano. —Islam significa “abbandono/abbandonarsi a Dio”. —Conosciamo le origini storico-teologiche di questa grande dottrina religiosa che interessa più di un miliardo di persone. —Essa sorge in un ambiente molto duro e ostile, il deserto, e tiene conto della concretezza necessaria per una vita capace di svolgersi…

Continua a leggere

La coscienza è campo aperto

…oramai da tempo tra filosofia e neuroscienze, con i corollari delle scienze psicologiche e psichiatriche. Un campo aperto. La coscienza, lasciando qui da parte la sua accezione morale, come luogo delle scelte eticamente rilevanti, gli atti volontari responsabili, oggetto della filosofia classica, è un tema su cui esiste una sterminata letteratura. Di positivo vi è che i vari saperi finalmente si parlano, dialogano, senza la pretesa di avere una sorta di egemonia sull’oggetto studiato. Vi sono sempre più neuro-scienziati che…

Continua a leggere

Credere non credere

Sento di una polemica tra il professor Umberto Veronesi e altri sui giornali, e ne cerco tracce sul web. Trovo questa sua pacata e dignitosa dichiarazione: “Allo stesso modo di Auschwitz, per me il cancro è diventato una prova della non esistenza di Dio“, dice Veronesi. “Come puoi credere nella Provvidenza o nell’amore divino quando vedi un bambino invaso da cellule maligne che lo consumano giorno dopo giorno davanti ai tuoi occhi? Ci sono parole in qualche libro sacro…

Continua a leggere

L’eros come struttura di senso dell’esistenza

Qualche anno fa, scrivendo un testo accademico (finalmente di prossima pubblicazione), ho ritenuto utile sviluppare una struttura di ricerca partendo dalla grande lezione ermeneutica origeniana, per focalizzare il tema dell’ “Eros come struttura ermeneutica per la comprensione del senso“, dove il termine senso si presenta così come è inteso soprattutto nella modernità e fino ai nostri giorni. Detta prospettiva teorica si fonda fin dalla tradizione classica, in particolare modo a partire da Platone, da alcuni suoi Dialoghi come Fedro e Simposio, e…

Continua a leggere