Ius, diritto, iusiurandum, giuramento, e poi giurisprudenza. La giustizia come concetto ha a che fare con la normativa che regolamenta i rapporti tra le persone, i soggetti giuridici (come le imprese) e con le istituzioni. L’uomo nel tempo e nella storia si è dato norme derivanti, sia dai tabù ancestrali, sia da esigenze di convivenza. La fondazione delle città ha poi reso necessario scrivere le norme che erano già in qualche modo vigenti, come “diritto naturale“. I codici, da quelli…
teologia
Degli angeli
La dottrina sugli “angeli” è antichissima. Esseri spirituali, super-umani, preternaturali o soprannaturali, sono presenti in tutte le culture e tradizioni religiose. Nei nostri tempi sono però spesso oggetto di superstizione e di trattazioni superficiali, che molti ciarlatani improvvisano. Forse è utile, dunque, parlare di questo meraviglioso argomento con uno spirito diverso, rispettoso della storia delle religioni e della cultura umana più in generale. Per questo due sodalizi privati, come il Caffè Letterario “Le risorgive” di Rivignano e il Cafè Filosofico “autentica/…
Le maschere
La maschera nel teatro greco-latino era usata anche per amplificar la voce, e dunque per-sonare, da cui il termine in uso fin dai primi secoli cristiani “persona“, come lemma metafisico ad indicare l’essere umano, soggetto autocosciente e responsabile, dotato di dignità e unicità insopprimibile. Il composto umano di Aristotele diventava quindi persona, costituita a immagine del Creatore (Genesi 1, 27). Questo termine deriva dunque da un qualcosa che serviva per mascherarsi, e successivamente ha assunto il significato antropologico, filosofico e psicologico…
Arrivisti e arroganti
Non so se l’autore del Salmo 73 sia effettivamente il re Davide, ma non importa. Il poeta biblico è molto efficace: “(…) Per poco non inciampavano i miei piedi,/ per un nulla vacillavano i miei passi, / vedendo la prosperità dei malvagi. Non c’è sofferenza per essi,/ sano e pasciuto è il loro corpo./ Non conoscono l’affanno dei mortali/ e non sono colpiti come gli altri uomini./ Dell’orgoglio si fanno una collana/ e la violenza è il loro vestito./ Esce l’iniquità dal…
L’inferno
Evocato da Francesco, vescovo di Roma, prima Cantica della Commedia dantesca, l’inferno è un luogo o una condizione presente nella cultura religiosa umana da millenni. I Greci e i Latini parlavano di Ade, le popolazioni semitiche di Inferi (anche Gesù dopo morto scese agli inferi per chiamare alla luce della visione beatifica i santi e i buoni, morti prima della sua venuta). Per gli Ebrei, dopo la morte, un luogo umbratile, lo sheol, aspetta le anime. Per la loro cultura…
Gli uccelli volano con chi ha le stesse penne
…così recita un antico adagio induista, come lo propone Paramhansa Yogananda. Che significa? Che chi si somiglia si piglia, tradotto in detto popolare padano o giù di lì. Noto che spesso è verissimo, e specialmente negli ambiti dove si decidono le cose, nelle stanze del potere. Di questi tempi in particolare, ché prima d’ora le cose erano un poco diverse, la gente di potere si circonda solitamente di persone che un po’ gli somiglia, ma in sedicesimi, rifuggendo da chi potrebbe creare…
Invidia e gelosia
Secondo il pensiero classico cristiano (cf. Tommaso d’Aquino, questione 36 della Summa Theologiae) l’invidia è il secondo più grave vizio capitale, dopo la superbia. L’invidia per San Tommaso è un “invidère“, un “guardare male” l’altro, una specie di odio, o di tristezza d’animo per i beni altrui, sulle tracce del pensiero aristotelico (Retorica 2, 19), e di San Gregorio Magno (Moralia 5, 46). L’invidia è secondo la morale cristiana un peccato mortale e un vizio capitale, dunque, e…
PECCATO MORTALE
Caro lettor serale, per la dottrina classica il peccato mortale si configura come conseguenza morale di un atto malo ove vi sia: a) materia grave, b) piena avvertenza, c) deliberato consenso. Tali condizioni valgono anche per il processo di diritto penale. Vuol dire che occorre un atto di certa e grave malvagità, che chi lo compie sia pienamente in sé mentre lo compie, e che mentre lo compie il suo libero arbitrio sia il più possibile capace di decidere (per…
L’orologio rotto
Non so se sia un aforisma di Hesse o di qualcun altro, ma mi piace: “Anche un orologio rotto è esatto due volte al giorno“. A me dice moltissimo, ad esempio che non occorre il fanatismo funzionalista o la mania della perfezione per trovare una buona strada a questo mondo, e che si può accettare tranquillamente anche l’imperfezione e il limite, senza abbattersi o perdere un’equilibrata autostima. Ognuno di noi, prima o poi, diventa un orologio rotto, che non sempre…
Un “Essere delle lontananze”
…per Heidegger è l’umana esistenza. Un essere che deve spostarsi dall’eredità dei padri ai figli, fin nel deserto. Abramo e Ulisse sono i padri sapienti che sanno lasciare il figlio, fidandosi della Legge divina, figlio cui danno la possibilità di crescere, non chi lo coccola per crescerlo Narciso, o chi lo abbandona temendolo, come Laio. Ereditare un patrimonio genetico o risorse materiali non è un diritto proprio, ma una condizione esistenziale, un continuo farsi del soggetto, una rinascita, come spiega Gesù a…