Poche arti umane, forse nessuna, possono sconfinare nella miseria e, di contro, nella grandezza, o nobiltà, come la politica, considerandone le infinite sfumature che la collocano verso ognuno dei due estremi di grandezza e miseria. Nell’immagine che riporto sotto, troviamo il severo cipiglio di Solone, uno dei primi legislatori dell’antica Grecia, nostra madre. Rimanendo in quei luoghi e tempi, potremmo citare altri personaggi di enorme valore etico e politico: da Licurgo a Pericle, da Senofonte a Pausania… Nel Vicino…
tragedia
La guerra di Pietro
Konijc (Bosnia), 1943 Partiti nottetempo per destinazione ignota dal porto di Ancona, il IV Reggimento bersaglieri aveva raggiunto il porto di Valona in Albania. La nave era salpata al crepuscolo e aveva navigato tutta la notte, completamente al buio per non offrirsi bersaglio agli aerei alleati. I soldati non avevano dormito granché, appollaiati qua e là sul ponte. Qualcuno fumava. Qualche gruppetto accennava un canto. Pietro si era messo a prua perché voleva vedere la costa dove sarebbero arrivati. Un’idea…
La sentenza per l’omicidio di Willy: ERGASTOLO, cioè PENA DI MORTE A VITA per i due assassini. Abele non l’avrebbe voluta per Caino, penso. La pena dell’ergastolo è anticostituzionale. Rileggiamo tutti con attenzione l’articolo 27, che recita come si debba dare a chiunque la possibilità di pentimento, resipiscenza e recupero, o di come il constatare l’insopportabile bestialità, volgarità e segno di incultura dell’omicidio di Willy possa non conciliarsi con l’ergastolo irrogato ai fratelli Bianchi
Ergastolo ai fratelli Bianchi, perché hanno massacrato di botte Willy Monteiro di Colleferro. Due bulli di paese hanno agito da par loro per affermare un dominio arrogante sulla piazza. Fine pena mai, stampato a caratteri cubitali in rosso nel dispositivo della sentenza. Ho visto tale cruda espressione in una sentenza di condanna per atti di terrorismo politico, e fa impressione, perché dà il senso dell’ineluttabilità senza speranza. E invece, con san Paolo e il suo strano emulo contemporaneo Marco Pannella…
La salute della donna e l’interruzione della gravidanza: etica della vita umana e aspetti socio-politici
Su un tema di questa rilevanza, ma soprattutto di questo genere scientifico, ho cercato informazioni adeguate che qui riporto, in quanto, per mia ignoranza specifica, non posso avventurarmici dentro senza essere presuntuoso. Umilmente e socraticamente, quindi, mi affido a chi ne sa più di me, limitandomi a commentare solo (e sommessamente) da un punto di vista etico e politico, qua e là. La sentenza della Supreme Court Usa ha rimesso al centro il grave tema. Gli effetti di questa…
Un delitto a Codroipo, l’omicidio di una donna e madre
Come i miei cari lettori sanno, mi occupo, tra altre attività accademiche e di consulenza etica aziendale, di relazioni intersoggettive nell’ambito della Consulenza filosofica individuale, anche come presidente dell’Associazione italiana per la consulenza filosofica Phronesis (in base alla Legge 4 del 2013 sulle professioni non ordinistiche), così chiarendo ciò che differenzia questa pratica dalle psicoterapie, pratica le cui prerogative sono le seguenti: “La consulenza filosofica si realizza nel rapporto tra un filosofo consulente e un consultante o un gruppo di…
Il mito di Narciso
A corredo e documentazione scientifica del precedente post sullo stesso tema (o quasi), ho la grazia da parte dell’autrice, professoressa Anna Colaiacovo, carissima collega di Phronesis e valorosa docente di filosofia, di pubblicare questo saggio. Nel mito, Narciso è un giovane bellissimo, che suscita passione negli altri, ma non è in grado di ricambiarli in alcun modo. Innamorato della propria immagine, muore perché non può congiungersi con essa. Narciso deriva dal termine greco Nàrke, può essere tradotto con torpore (pensate…
“Narciso”, il bel giovine del mito greco-latino, e i suoi attuali emuli nostrani: Berlusconi, Salvini, Conte (in ordine temporale di “successo” personale), e alcuni altri, anche non meno in vista dei tre citati (almeno in parte), di cui tratterò nel testo. Parliamo del narcisismo, e anche della sua deriva istrionica: un disturbo non banale della personalità
Prima di tutto, il mio lettore può chiedersi l’origine del “nome” (ma credo la conosca) di questo atteggiamento-comportamento verso la vita propria e quella degli altri, che ha indubbiamente anche una connotazione nevrotica, come vedremo più avanti, citando i testi scientifici e letterari più accreditati, ed esemplificandolo con la proposizione di tre persone, di tre “figure” politiche italiane del nostro tempo: Berlusconi, Salvini e Conte. Non trascurerò di citare anche un testo biblico che ha profondamente a che fare con…
Armi e violenza: se e quanto l’abbondanza di armi può alimentare la violenza; quisquilie e pinzillachere: il fantomatico e narcisistico viaggio di Salvini a Mosca; Litizzetto, ignoranza e scorrettezza alla tv di Stato
Le ultime stragi in America (e non so neanche se si tratti delle ultime, mentre scrivo e pubblico il pezzo), quella di Uvalde nel Texas e quella di Tulsa in Oklaoma, attestano un fenomeno sociale più che drammatico, tragico. Senza avere la minima esitazione, ed è questo che appare dalle cronache, ragazzini appena maggiorenni imbracciano un fucile d’assalto appena acquistato, oppure già a disposizione in casa, e lo usano sparando all’impazzata verso bambini, ragazzi e insegnanti. E contro chiunque, solo…
L’abbaiare alla luna, l’abbaiare di alcuni giornali come il travagliesco Fatto, e l’abbaiare alla Russia (di tale Stoltenberg, nomen omen), per contrastare, sbagliando, l’aggressione del fanatico-autoilludentesi-csar (“di tutte le Russie”)
L’immagine dei latrati della Nato verso la Russia, evocata (e attuata da Jens Stoltenberg, che non mi rappresenta) da papa Francesco in questi giorni, è potente. E opportuna. Così come è stata opportuna la smentita al segretario generale della Nato da parte del cancelliere Scholz (Macron consenziente). Per nulla opportuni sono, di contro, i titoli travaglieschi de Il Fatto Quotidiano, che trasudano un compiacimento eticamente incomprensibile, oltre che maligno, per i problemi del mondo, quasi che il male diffuso possa…
Informazione, fonti, analisi, opinioni, certezze, evidenze, verità
I sei termini sono anche sei concetti che hanno a che fare con la verità. Vediamo distinguendo bene. Aggiungo: nel rapporto dialettico fra certezza e verità, si deve aggiungere anche l’evidenza. Che cosa intendo? Noi umani conosciamo razionalmente le cose in due modi, o per evidenza ovvero per comunicazione di notizia: a) l’evidenza è ciò-che-sta-davanti-a-me in modo ineluttabile; b) la comunicazione di notizia è un qualcosa di fededegno (se del caso), che mi viene detto, quando chi mi dice una…