Le Corbusier, architetto francese, pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris mi ispira la riflessione odierna. (l’arch. Le Corbusier) «Occhi che non vedono. Se si dimentica per un istante che un piroscafo è uno strumento di trasporto e lo si guarda con occhi nuovi, ci si sentirà di fronte a una manifestazione importante di temerarietà, di disciplina, di armonia, di bellezza calma, nervosa e forte, un architetto serio che guardi da architetto (creatore di organismi) troverà in un piroscafo la liberazione da schiavitù secolari…
Varia
Chi tra le persone che fanno politica ai nostri giorni è dotato di “gravitas”, l’antica virtù latina che significa “misura” e “compostezza”? Una virtù di cui erano provvisti politici come Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. Caro lettore, forse che individui questa virtù in qualche politico odierno? (domanda retorica, ahimè!) E che diciamo della dignitas e della veritas? Sono virtù diffuse o no?
La gravitas (in particolare: dignità, serietà e dovere) è una delle più antiche virtù romane che la società prevedeva fosse in possesso degli uomini, insieme con Severitas, Veritas e Virtus. Severità, Verità e Virtù. Nientemeno. (l’Imperatore Cesare “Ottaviano” Augusto) Il termine gravitas non deve essere confuso con “gravità” inteso come importanza in negativo, anche se i due termini hanno una comune etimologia: entrambi derivano infatti dal termine latino “gravis” indicante pesantezza. L’immagine iconica dell’imperatore Augusto rappresenta assai bene questa gravitas. Proviamo ad analizzare le posture e i linguaggi…
L’America dopo Joe Biden
Ovviamente quanto scrivo in questo pezzo è da accogliere come un mio contributo personale in qualità di “cultore della materia”, poiché, per quanto capisco di politologia generale e di relazioni internazionali, a mio avviso, (il declinante, ma meritevole di grande rispetto) Joseph “Joe” Biden è stato uno dei migliori presidenti americani del secondo dopoguerra, assieme a Dwight Eisenhower, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson (ebbene sì, anche Johnson, che legiferò sui diritti civili e sul welfare, trovandosi la guerra del…
Frasche, private, osmizze: una tradizione di vita e di frontiera
(Pubblico in bella vista questo scritto del mio amico Romeo che parla della Terra di Confine, di luoghi di ristoro, di vini e vivande semplici, che in America si sognano, e noi viviamo, se solo ci spostiamo verso il confine Orientale dove spira, se stiamo attenti, il vento sarmatico.) Una frasca in bella vista, davanti a una porta di casa, lungo la strada o presso un bivio: un richiamo rustico durante la breve stagione di vendita del vino padronale,…
Mi perdoni il mio gentile e paziente lettore, che a volta sopporta anche le mie malinconiche urgenze, ma oggi, quando ho ascoltato per l’ennesima volta due politici italiani, un uomo e una donna, esordire – entrambi – con la solita espressione, anzi solfa: “le italiane e gli italiani, tutti e tutte, gli altri e le altre, etc. etc. …,” essa mi è venuta tanto in uggia da proseguire personalmente con queste parole: “sì, e anche i bimbi, le vedove, i vecchi, i matti, gli stupidi e i poveri, i malvagi, i grassi e i magri, i monotremi e i perissodattili, i miti e i puri di cuore, ma anche i dislalici, i disgrafici o i discalculi, per tacere dei dislessici, i conigli, le pantegane bionde, e… non so chi altri, che sono innumerabili, ma la finisco qui” (che irresistibile noia!). Si capisce che aborro il politically correct in tutte le sue declinazioni e manifestazioni?
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“…e ora cercherà di vendere qualcosa al Padreterno” mi dice un po’ scherzosamente M., “ed è un complimento”, specifica, mentre D. mi manda questa frase “Porterà su i nostri problemi, chissà, ma soprattutto i suoi”, altri… altro, di ogni genere e specie, su quest’uomo, famoso e controverso, abilissimo e criticabile, gentile ed egocentrico, narciso e – a modo suo – geniale, Silvio B., capace di personificare il sogno possibile/ impossibile se non di ogni Italiano, di molti
Sto scrivendo di Berlusconi Silvio, il più famoso e controverso Italiano degli ultimi decenni. E’ mancato oggi. Con rispetto per chi è andato via ne scrivo un po’. Prima di tutto però vorrei ricordare le sue sofferenze dell’ultimo periodo, provocate da un tumore ematologico. Penso di averlo compreso bene proprio per la condivisione di un male analogo. Mi limito a scrivere qui che ci vuole coraggio e forza d’animo (palle, si dice) vivere in compagnia di una “perfida” presenza e…
…destra/ sinistra, come (glie)le canta(va) Giorgio Gabersheck
Nella mia vita voterò sempre a sinistra (moderata) perché la destra mi è antropologicamente (che comprende l’eticamente, il politicamente, il sociologicamente, il culturalmente…) estranea. Per farmi capire anche in questo pezzo, però, propongo ai miei gentili lettori questa antica ballata gaberiana, i cui contenuti politico-cultural-sociologico-folkrolistici condivido fino in fondo e del tutto. Mi rappresenta, anche nell’amarissima verve dell’acre ironia di quel grande. “Tutti noi ce la prendiamo con la storia/ Ma io dico che la colpa è nostra/ È evidente…
Stupidaggini varie ed eventuali di “idiotes” (in lingua latina: incompetenti, inesperti, incolti), sono tutte ragazzate, cosa volete…
…la più clamorosa, (quasi) incredibile e ignorante è quella del Presidente del Senato (la Seconda carica dello Stato, vale a dire che, se l’attuale Presidente della Repubblica Mattarella dovesse essere indisposto al punto da non poter esercitare le sue funzioni costituzionali, lo sostituirebbe… La Russa! Ahimè). Ecco le parole di Ignazio La Russa: “…nella Costituzione non c’è nessun riferimento all’antifascismo“. Qualcuno ha risposto correttamente, mi pare Schlein, che la Costituzione della Repubblica Italiana è l’antifascismo, ontologicamente, prima ancora che eticamente…
Racconti perduti… e ritrovati
…se si ha la voglia dell’ascolto. Racconti davanti a un taj di vin, nella quiete di un sabato tranquillo di mezza primavera. Eccoli… La Fiera dei Sanz a Rivignano Più o meno cinquanta anni fa il paesone è immerso nella calura. Il silenzio meridiano avvolge le case e i cortili. La gente è nascosta nelle case in attesa che rinfreschi per tornare ai campi. C’è chi è andato in fabbrica nella città di Pordenone o dove si fabbricano sedie a…
Plausibili e plurime ragioni per le quali si può affermare che, in base a un articolato e fondato giudizio, l’Impero Romano è stato la più grande (nel senso del valore umano e morale), importante e lungimirante struttura politica, culturale e sociale di tutta la Storia umana
A un ponderato confronto con molte delle strutture socio-politico amministrative attuali, con grandi imperi o soggetti politici, l’Impero romano spicca per le sue caratteristiche positive e per certi aspetti, uniche. Esamineremo i profili principali su cui si può fondare la precedente asserzione. Innanzitutto la durata. La tradizione colloca la fondazione di Roma alla metà circa dell’ottavo secolo avanti Cristo, mentre l’inizio convenzionale dell’Impero è considerato dal “principato” di Cesare Augusto, dalla seconda decade del primo secolo avanti Cristo. Si deve…