Caro lettor mio, è là sotto verso il torrente, quasi in verticale, dove scrosciano acque, e le fronde dei faggi cantano. Lì neanche i partigiani titini o i tedeschi erano in grado di arrivare. Giovanni Bergnach racconta di lontani eventi e di nascondigli arcani, dove i giovani uomini delle Valli si nascondevano agli invasori di varie bandiere. …e a volte venivano visitati dalle Duje Babe, le donne selvatiche. Ho già scritto un pezzo sulla donna selvatica. Avevo sempre…
viaggio
Il genere e alcune specie di cretini
Mi spiace, caro lettor mio, che gli appartenenti alle categorie di cui al titolo molto difficilmente leggeranno questo pezzo che li riguarda, per ragioni legate alla loro naturale appartenenza alla parte sinistra della campana di Gauss, quella della loro valutazione. Se uno solo di questi mi scrivessi per insultarmi, lo riterrei un successo, perché significherebbe che per qualcuno vi è ancora speranza. Attenzione bene: l’immagine qui a sinistra non è di un cretino. Il titolo richiama la filosofia naturale di Aristotele…
No dream is too high
E’ il titolo di un libro di Buzz Aldrin, ottantasei anni, quello che passeggiò sulla Luna con Neil Armstrong quarantasette anni fa. Edito dalla National Geographic di Washington, ha anche un sottotitolo Life lessons from a Man Who Walked on the Moon. Mentre noi sul piccolo pianeta azzurro cerchiamo di diventare ciò che (forse) siamo nei precordi. Ma diacronicamente, a fatica, con grande fatica, rallentamenti, ritorni, ascese e discese agli inferi. Le Symphonie Sacrae di Giovanni Gabrieli, veneziano, mi accompagnano…
Padre Jacques
Eri del ’30, come Eastwood e Connery, ma non famoso come loro, e ora vivi nella gloria di Dio, nella sua visione beatifica. Non ho dubbi. La tua magrezza ieratica ti faceva ancora più vero come uomo dell’esercizio spirituale. Testimone, cioè martire dell’umanità, e viceversa martire, cioè testimone dell’umanità. Sacrificato come animale biblico sull’altare da giovanissimi officianti dell’horror vacui, dalle anime piene di odio auto-devastante, ora morti anche loro, neutralizzati, dicono. Morti, dispersi in non so quale silenzio di Dio,…
La vita plurale, tra singolarità e altruità
Anche se si vive individualmente, singolarmente, la vita di ciascuno, irriducibilmente se stesso, è pur tuttavia plurale, perché in-relazione. In relazione con altri soggetti umani, con gli ambienti e le cose. Si è dentro il cosmo, dentro la natura, dentro la propria vita (si è la propria vita e la propria anima), si è in re-lazione con il tutto, anche se non mai totalmente. Ciò che pensiamo e facciamo è sempre plurale nella singolarità del pensiero e dell’atto, e…
La baita degli angeli
IL PEZZO SOTTOSTANTE SCRITTO PRIMA DI SAPERE DI NIZZA. ERO INCERTO SE PUBBLICARLO, MA TROVO GIUSTO CONTINUARE. LA VITA VINCE. L’osteria di Polizza è nascosta dalla casa di pietra, mentre Alberto mi parla della sua lunga vita. La signora mi ha portato un bicchiere di rosso e biscotti con le mandorle, che intingo nel vino con gesto antico. Poi arriva un altro avventore che si siede con noi. Ho incontrato Alberto nel cimitero di Gorenji Tarbji (Tribil…
Le infinite strade
Una panchina sotto i tigli incontro, venendo da infinite strade. Il vento è brezza leggera e i viandanti radi, biciclette solitarie e automobili ogni tanto. Cieli altissimi si sfrangiano verso l’orizzonte, a ogni confine. Vengo da infinite strade e vado verso altre contrade. Svolto a destra e a sinistra scomparendo alla vista di chiunque mi intraveda. Infinite strade mi accolgono, nastri d’asfalto infuocati dall’estate, interpoderali silenziose e immerse nel contrasto verdazzurro del tempo di tarda primavera, viottoli che si…
Il mare d’inverno
“Il mare d’inverno/ è solo un film in bianco e nero/ visto alla t.v./ e verso l’interno/ qualche nuvola/ dal cielo/ che si butta giù/ sabbia bagnata/ una lettera/ che il vento/ sta portando via/ punti invisibili/ rincorsi dai cani/ stanche parabole/ di vecchi gabbiani/ e io che rimango/ qui sola/ a cercare un caffè.// Il mare d’inverno/ è un concetto che il pensiero/ non considera/ è poco moderno/ è qualcosa che nessuno/ mai desidera/ alberghi chiusi/ manifesti già sbiaditi/ di pubblicità/…
Viaggio notturno
Il treno ondeggia e mi culla, caro lettore. Dormo. Cuccetta da solo. Riposo dopo la giornata a 36°, nella Roma infuocata dall’estate esplosa all’improvviso. Mi dicono dopo l’evento che ho fatto un grande show e che potrei fare l’attore, attori professionisti. Sorrido, rispondendo che nella vita ho fatto tante cose, come qualcuno in sala sa, ma che non ho mai cercato le luci della ribalta, o che queste luci sono state spente dalla gelosia altrui. Ma che mi basta…
Il muro della matricaria
Il muro della matricaria era un po’ sbrecciato dal tempo nella vecchia casa di Hostne, il villaggio immerso nel verde delle Valli remote. Cresceva lì da tempi immemorabili e le donne si erano tramandate la sapienza dei suoi benefici. Curava i dolori premestruali, leniva i pensieri tranquillizzandoli in vista del sonno, era utile come calmante e decongestionante dell’intestino. Era usata anche come schiarente dei capelli e in molte altre circostanze. Una specie di cortisone dal profumo di mela “renetta”,…