ROMAGNA (Myricae 1891) Sempre un villaggio, sempre una campagna/ mi ride al cuore (o piange), Severino:/ il paese ove, andando, ci accompagna/ l’azzurra vision di San Marino: sempre mi torna al cuore il mio paese/ cui regnarono Guidi e Malatesta,/ cui tenne pure il Passator cortese,/ re della strada, re della foresta. Là nelle stoppie dove singhiozzando/ va la tacchina con l’altrui covata,/ presso gli stagni lustreggianti, quando/ lenta vi guazza l’anatra iridata,…
viaggio
“Il vento va e poi ritorna”, sia ai tempi di Iosif Vissarionovič Džugašvili, sia ai tempi nostri dei due furfantelli (o furfarelli) che ci governano e degli inetti che li circondano
Il titolo è tratto da un romanzo cronaca di una vita. L’autore è Vladimir Konstantinovič Bukovskij (in russo Влади́мир Константи́нович Буко́вский, nato nel ’42, dissidente del regime sovietico. Prigioniero politico rinchiuso in una psikhushka, ospedale psichiatrico, perché sotto lo stalinismo – anche brezneviano – dissentire significava essere matto. In totale ha trascorso dodici anni tra prigioni, campi di lavoro ed ospedali psichiatrici. Nel…
Le due cornacchie, la pantegana morta e l’animale umano
Sappiamo dai tempi di Plinio il Vecchio come sono organizzate le api, le formiche e altri insetti collaborativi. L’amico Luca mi ha detto che andrà a vedete i licaoni al parco nazionale Krüger in Sudafrica. Si sa che questi canidi selvaggi sono altamente organizzati per la caccia, un po’ come i lupi e, se in branco, evitati perfino dai leoni. Tutti questi animali collaborano per istinto naturale, ma alcuni ci mettono qualcosa di più, e sembra che la loro…
La notte del lavoro narrato
Ottanta persone, una più una meno, di varia provenienza e età, un martedì sera primaverile, l’ultimo di aprile, senza premura di andar via. Quasi due ore di racconti, di lavoro e di vite. Vedo amici, colleghi e allievi, ma molti non conosco. C’è il carissimo Alberto, mio medico di generosa fama. Bene, dico a me stesso, è l’occasione di vedere volti nuovi, entrando in contatto, ascoltando e guardando, incrociando sguardi e movimenti del volto. Mi dispiace non poter dar retta a…
“Tagliare la corda”, ovverosia togliere la fiducia, ché “fides” in latino significa metaforicamente anche “corda” o legame, simpatico no?
“Tagliare la corda” nel significato corrente e da alcuni secoli significa nella cultura espressiva occidentale -metaforicamente- fuggire, scappare, per evitare un pericolo o un rischio. Bello è sapere che, etimologicamente-letteralmente, vuol dire perdere la fiducia, poiché fides, appunto, in latino, di quasi certa derivazione fenicia, ha anche il significato metaforico di corda, in quanto oggetto atto a costruire un legame. Un sinonimo o quasi è sicuramente il termine lealtà, correttezza (cf. art. 1337 c.c.) che indica e rappresenta nel codice civile…
Se un giorno andando…
Oggi, che per me , chi mi conosce sa, è giornata particolare, rifletto sul mondo. Rifletto sul tempo. Rifletto su me e su chi mi legge. Siamo tutti qui sul piccolo pianeta che si muove armonioso nel cosmo. Cerco ragioni, nelle mie stagioni. A volte trovo qualcosa, a volte nulla. Impercettibilmente cambia tutto e tutto resta com’è. Inesorabilmente i giorni si susseguono ai giorni e le notti alle notti, l’agenda si riempie, o quasi, di cose prevedibili e…
L’osteria in mezzo ai campi, le discipline inutili e i nuovi “professori del nulla”
“Una pasta al ragù… e io invece una carbonara… io aglio olio e peperoncino… e per i secondi vedremo dopo“. La serva di Vanda (absit iniuria verbis) se ne va contenta della comanda, cui aggiunge, sponte sua, una caraffa di vin rosso e acqua. La domenica d’inverno, fredda, uggiosa e silente passa. Mi ha invitato alla bici in solitudine, come un tempo. Un ritorno. Ho sempre preso in mano la bici in inverno, senza timore della temperatura cruda. Poche…
buonsenso, conoscenza e vergogna
Marco Pannella, anche se gran narciso, ha avuto molti meriti, etici e politici. L’ultima battaglia che combatté con spirito libero è stata quella per il diritto alla conoscenza. Nonostante il web e tutte le diavolerie informatiche del nostro tempo, le persone sono in gran misura disinformate, fuorviate, manipolate. L’essere umano vive e migliora grazie alla sua intelligenza che, con l’esperienza cresce, come mostrano gli studiosi dell’antropologia generale, fin dalla rivoluzione cognitiva di 70.000 anni fa o giù di lì. Ora…
“Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome Fausto Coppi”
Cent’anni fa a Castellania nasceva un bambino magro, un esserino sottile. Diciotto anni dopo il cieco Cavanna gli massaggiava le lunghe gambe. Silenzioso, quel ragazzo pedalava, allenandosi con ferocia. Vinceva, il Giro d’Italia a vent’anni. Se non ci fosse stata la guerra chissà quanto avrebbe vinto quel ragazzo, insieme con l’uomo che pedalava vicino a lui. Non vi sarebbero stati dubbi sui più grandi di ogni tempo. Loro due, e la borraccia scambiata sul Col de Galibier. Neppure il…
Il viaggio
Molti, forse i più, pensano che si viaggi essenzialmente o solamente per raggiungere la meta prefissa. Per costoro il viaggio, la distanza, il tempo che ci si mette per effettuarlo, il mezzo usato, le eventuali tappe non contano nulla o quasi, poiché per loro è importante il punto di arrivo, dove o vi è qualcosa da afferrare o un risultato da ottenere, siano luoghi di ferie o luoghi di trasferte di lavoro. Immaginiamo il viaggio degli antichi, dei Fenici per…