Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il cervello e la mente, gemelli diversi

…sono proprio strani. Non si sa quale dei due contenga l’altro. Fisicamente pare certo che il primo contenga la seconda, ma la seconda produce i concetti, che devono essere afferrati. “Hai afferrato il concetto?”, si dice, quasi che in qualche modo possano darsi un sorta di arti spirituali prensili, atti ad “afferrare”. Kasparow, il grande scacchista sconfisse nel 1996 il computer Deep Blue, da cui fu successivamente battuto, ma inconsapevolmente, dal “punto di vista del computer”, semmai si possa dire…

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Il viaggio dell’anima

Regalo di Bea per il mio compleanno il libro sopra intitolato (a cura di Piero Boitani, Giuseppe Bonfrate e Manlio Simonetti, edito splendidamente da Lorenzo Valla), e mi scrive di suo pugno, a mo’ di augurio, un passo origeniano: “Omnia namque hic cursus propterea/ agitur et propterea curritur, ut/ perveniatur ad flumen Dei, ut proximi/ efficiamur fluentis sapientiae et/ rigemur undis scientiae divinae. (…), cioè “In effetti si fa tutto per questo viaggio,/ si corre tanto per arrivare al fiume di…

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L’ontogenesi umana in un’osteria di Travesio

Ai piedi del Monte Ciaurlec vi è Travesio (Travês in friulano), pedemontana pordenonese, e a Travesio l’Osteria “Al Marascial” aperta nel 1911. Mi ritiro dolorante in una giornata di vento e azzurrità infinita, solo. E leggo: “L’uomo è più antico di quasi 700.000 anni. Il genere Homo è infatti comparso circa 2,8 milioni di anni fa e a spostare indietro le lancette dell’evoluzione umana sono due studi pubblicati sulle riviste Science e Nature. Il primo, dell’Università dell’Arizona, descrive un…

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Thank you for the days

Thank you for the days,/ Those endless days, those sacred days you gave me./ I’m thinking of the days,/ I won’t forget a single day, believe me. I bless the light,/ I bless the light that lights on you believe me./ And though you’re gone,/ You’re with me every single day, believe me. Days I’ll remember all my life,/ Days when you can’t see wrong from right./ You took my life,/ But then I knew that very soon you’d…

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Le voci della campagna

Stamani lungo le interpoderali ascolto le voci del mio tempo e sento le voci del tempo andato. Appena oltre le prime curve scompare il rumore del traffico, lasciando remote tracce sonore che svaniscono… a mano a mano che la campagna prende il sopravvento, la campagna ancora spoglia dell’inverno. Interminati spazi di terra scura, erpicata e pronta per la semina, vigneti silenti in attesa dei germogli favoriti dalla potatura. Lontanissimo abbaiare d’un cane, dall’aia di un paese ancora nascosto oltre…

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Il saluto

Caro Roberto, forse almeno trentasei anni son passati da quando il comune amico Eddi ci presentò passeggiando per la piazza del Paesone. Ero venuto da Rivignano per parlare con voi di comuni problemi amministrativi, allora mi occupavo della cultura per il mio Comune. Voi due abitavate nel Paesone. “Roberto, questo è Roberto, e lui è Renato”. Io ero appena entrato nel sindacato e studiavo, come sempre. Non sapevo nulla di te, solo che eri il capogruppo socialista in Consiglio…

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L’esercizio intellettuale

…è un’attività ascetica, non solum quia in greco antico “esercizio” dicesi àskesis, sed etiam quia è una specie di ginnastica interiore, che muove flussi elettro-chimici e quasi-liberi pensieri, formando re-azioni e creando snodi e nessi nuovi nella complessità cerebrale. Non sempre in piena consapevolezza tutti si esercitano, perfino coloro che partecipano ai talk televisivi più vieti, perfino quelli che dialogano con sorrisostampato-D’Urso, con la Venier e la De Filippi (inserirei anche la Bignardi in questo novero di minus cogitantes), in ambienti…

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Pressapochismi e fraintendimenti

Caro lettore, stamani conversando con un amico, lungo strade immerse nella malinconica foschia, si venne al tema: se l’etimologia conti o meno più dell’onomatopea. Posto che nella nascita e nello sviluppo dei linguaggi, quantomeno quelli di ceppo indoeuropeo, dal farsi, al fenicio, al greco, al latino e via dicendo, senza dubbio l’onomatopea venne ben  prima dell’etimologia, poiché i segni che fissarono suoni con significati condivisi crearono le basi per la successiva complessificazione verbologica e fraseologica, morfologica, semantica e infine…

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La disonestà comunicativa

Ascoltar ieri i critici a-prescindere dell’imperfetto, ma utile, Jobs act mi ha nauseato di più sul piano cognitivo che su quello politico. Al piccolo e saccente Di Maio (quanta polenta deve ancor mangiar per crescere un po’, e pensare che è dei migliori tra i suoi), che definiva un disastro la radicale modifica all’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori, ha fatto impropriamente eco l’acutissima Boldrini, lì, sul terzo scranno d’Italia, catapultata per un imperscrutabile disegno divino (scherzo, dài),…

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Fermarsi ancora

Mio gentil lettore, per guarire la mano mi devo un po’ fermare, o almeno rallentare, come sapientemente dice il mio medico dottor Gianni. Il corpo vive, dorme, sogna, gioisce e soffre, e dà anche messaggi con febbre a 39, come ieri. E’ un periodo duro, di dolori fisici (mano che guarisce lentissimamente, stress da impegni, problemi economici con tasse e contributi che faccio fatica a pagare, le “partite” Iva pare non abbiano dignità di lavoratori in Italia). Non c’è un “mercato…

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