Pietro Mennea è morto. Oggi. La memoria va indietro nel tempo, a Città del Messico, 1972, Universiadi, quando stabilì con una fantastica volata il nuovo record del mondo dei 200 metri piani, con 19 secondi e 72 centesimi, superando Tommy Smith (quello del pugno chiuso insieme con John Carlos sempre a Mexico City, Olimpiadi del 1968). Tempi da “Black Panthers“. L’anno degli assassini di Robert Kennedy e Martin Luther King. E va a Mosca, 1980, quando con una rimonta pazzesca…
Francesco
Caro lettore e ospite, lo Spirito Santo soffia dove vuole, proponendoci i “segni dei tempi”. Tanta gente in piazza in cerca del padre. Mario Jorge Bergoglio e Giovanni di Pietro di Bernardone si sono chiamati Francesco. Il nome è un segno. Un destino che viene scritto a più mani, le mani umane del soggetto e le circostanze, che sono cause sconosciute, ma reali ed efficaci, poiché generate dalla Causa prima. Come il giovane “Francesco” fraticello da Assisi dialogava nel…
Gli “intellettuali”
Sono “organici” (gramscianamente) se servono al partito. Benjamin Franklin ne ha scritto un ritratto molto divertente, e così qualche decennio dopo Schopenhauer. Bene. Spiace vederli all’opera ora con l’ennesimo appello, prima firmato da una decina di loro “molto importanti”, e poi da altri ottomila. Non meravigliano nomi come il “prezzemolo Saviano”, Michele Serra, Benigni, don Ciotti, sempre molto politicamente corretti; né ci si stupisce di Neri Marcorè e del superpagato menarrosto Fazio. E neppure dell’adesione di radical chic-Barbara Spinelli o di Salvatore Settis.
L’ossimoro di Benedetto
“Giorni di sole e di brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata abbondante; ma anche momenti in cui le acque erano agitate ed il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa e il Signore sembrava dormire“. Con queste parole Benedetto XVI se n’è andato congedandosi. La sua “fragile grandezza” si è manifestata come un segno dei tempi attuale. Abbiamo visto stasera l’elicottero bianco che traversava l’Urbe, volando sopra i tetti delle case popolari e i…
L’ossimoro di Bersani
La metto giù così: qualche anno fa un dirigente “alto” del Partito Democratico e uno del Popolo della Libertà, quando Grillo si candidò alle primarie come segretario del partito, irridendolo dissero: “Si faccia il suo partito e ne diventi il segretario“. Eccoli serviti! Chi erano quei furboni? … il dolente Fassino e “librostampato”-Gasparri sull’altro versante. Scrivo a caldo queste righe appena dopo aver conosciuto i risultati definitivi di queste elezioni politiche. Lo faccio da antico e mai pentito socialista riformista che…
Definizioni, determinazioni, pigrizie mentali
Ascoltiamo quotidianamente cose che ci dicono molto della “natura umana“, ma a volte non stiamo attenti, preferiamo lasciar perdere, specialmente quando chi parla è potente, e potrebbe infastidirsi delle precisazioni, ritenendole pedanteria fastidiosa e noiosa. Come quando si parla del tempo come dimensione esistenziale e fisica. Oppure metereologica: ognuno si imprigiona da solo nello stereotipo del caldo/freddo o del-tempo-che-passa. Ineluttabili tutte e due (o tre) le dimensioni, e perciò immeritevoli di commenti. O quando si parla della responsabilità. Ne I…
Roulotte
Una famiglia che non conosco vive in una roulotte dentro il parcheggio del palazzetto dello sport del mio paese. Panni a stendere fuori nell’umido giorno di febbraio. Per me, Signore, è uno struggimento, un freddo dentro, come quando l’estate stenta a venire e residui di fresche nuvole attardano il caldo. Mi scorrono brividi, Signore, dalla nuca alle reni. Ma forse è solo freddo dentro. Perché, Signore, abbondanza e noia da altre parti, perché spreco e dispregio dei beni, quando questi…
Inoltrarsi e in-altrarsi
Caro viandante, la dies dominica (non il week end, c.!) suggerisce pensieri: voci, immagini, volti e suoni ci vengono incontro nelle nostre vite. E noi stessi ci inoltriamo nel tempo e nello spazio, spostandoci, operando, programmando, accettando il limite, sbagliando, offendendo, aiutando, facendo piangere e ridere, ridendo e piangendo, difendendoci e accogliendo. Con le nostre poche forze, con la nostra fallibilità e grandezza. A volte ci sentiamo soggetti come oggetti, cioè “gettati fuori” (cf. in M. Heidegger, Sein und…
Il Vuoto e l’Assenza
A volte sembrano intesi come sinonimi, il vuoto e l’assenza. Ma non lo sono, perché “vuoto” significa vacuità, spazio-dove-non-c’é-alcunché, e va accettato almeno come concetto, anche se sotto il profilo fisico e metafisico si dà come “puramente teorico“. Infatti non vi è il vuoto, che risuona invece, nella sua verità, come parola, come lògos: in logica e in lessicografia il vuoto, dunque, c’è. Ciò comporta una riflessione ulteriore: su ciò che si intenda oggi quando si usa la parola “vuoto“, ad…
L’inconsistenza e l’inesistenza
Di categoria banale, senza tagcloud, senza senso, l’inconsistente e inesistente. Stasera prima di andare a nanna, prima del viaggio, un po’ di Sanremo, l’inconsistente e inesistente. Lunga e insipida, noiosa anzichenò, francofona, l’inconsistente e inesistente. Degnata di esibirsi in Italia, lei che si sente francese fino all’osso, l’inconsistente e inesistente. Radical chic, non canta, soffia come una gatta un po’ invecchiata, l’inconsistente e inesistente. Ha sposato un presidente de la Republique Francaise già scomparso alla vista (qui manca una cidiglia…