ROMAGNA (Myricae 1891) Sempre un villaggio, sempre una campagna/ mi ride al cuore (o piange), Severino:/ il paese ove, andando, ci accompagna/ l’azzurra vision di San Marino: sempre mi torna al cuore il mio paese/ cui regnarono Guidi e Malatesta,/ cui tenne pure il Passator cortese,/ re della strada, re della foresta. Là nelle stoppie dove singhiozzando/ va la tacchina con l’altrui covata,/ presso gli stagni lustreggianti, quando/ lenta vi guazza l’anatra iridata,…
Il lavoro e la sua etica
Se etica significa scienza dell’agire umano libero, possibilmente verso il bene, e se occorre declinarla per uscire dalla genericità delle espressioni mediatiche, allora la possiamo chiamare etica del fine, dove il FINE è l’uomo stesso e la sua vita, individuale e collettiva. In questo caso al lavoro. Mi sono trovato davanti quasi un centinaio di lavoratrici e lavoratori attentissimi a parlare di etica del lavoro, cioè di come ci si deve comportare al lavoro, titolari e dipendenti, avendo a…
Del silenzio
Prosasticamente, per parlare del silenzio si può dire che esso è assenza di vibrazioni acustiche. La persona cinica, superficiale, banalizzatrice potrebbe anche fermarsi qui. Quanti ne conosco di cinici, superficiali, banalizzatori! A tutti i livelli sociali e in tutti gli ambienti: per costoro il silenzio è solo assenza di rumori, siano essi sgradevoli come quello di un taglia-erba alle due del pomeriggio di un assolato giorno d’estate, siano i violini del Preludio all’Atto terzo del wagneriano Lohengrin, che paiono…
Dio, Patria e Famiglia
E’ un sintagma amato dal fascismo storico italiano, mussoliniano, post ’29, e oggi, più o meno, usato – anche se non sempre esplicitamente – nella comunicazione politica dalla robusta demokratura putiniana: Dio, Patria e Famiglia, in maiuscolo anche i lemmi secondo e terzo, oppure, se fossimo in filosofia allo stato puro, potrebbero stare – tutti e tre – anche in minuscolo, senza che ciò significhi mancanza di rispetto. Proviamo ad approfondire, distinguendo parola per parola: dio-patria-famiglia. Una prima considerazione…
Il nudo corpo del re
Inquadrare con pervicace perseveranza registica la cancelliera Merkel per mostrare crudamente il tremore delle braccia e del tronco, è perlomeno una scelta discutibile. Si dice da sempre che il politico, un tempo il re, possiede due corpi, quello suo privato e quello pubblico, e si capisce. L’evento colloca la politica germanica in una dimensione nuova, più ampia, umana e sin-patica, se diamo questo termine tutta l’ampiezza semantica che merita come sintagma greco antico. La sin-patia è un sentire, ma…
L’afona afasia della sinistra italiana attuale
Posto che parlare di sinistra, di centro e di destra politica abbia ancora un senso, e per me lo ha, anche se con alcuni aggiustamenti concettuali e semantici, mi pare che la sinistra italiana sia connotata attualmente da una afona-afasia, se ciò non fosse una sorta di ossimoro. Ma forse non lo è. E dunque provo a superarlo, considerando la a-fasia, cioè un non-essere-in-grado-di-parlare, solo parziale, per cui si può percepire – se pur con difficoltà – la sua a-fonia. In…
Reggio Emilia e il male elegante: il crimine dei bimbi dati in affido per business
Affidi pilotati in cambio di denaro, bimbi separati dai veri genitori, perché indotti a parlare male dei genitori stessi tramite metodologie di condizionamento mentale. Genitori cattivi, genitori indegni, si cerca di dimostrare a tutti i costi (sembra) e affido a terzi. Si fa fatica a credere che persone perbene siano tanto malvagie. A Reggio Emilia è stata scoperta una situazione incredibile, ma vera. Falsi in atto pubblico, manipolazioni di minori e altro di assai vergognoso nelle relazioni umane,…
“Il vento va e poi ritorna”, sia ai tempi di Iosif Vissarionovič Džugašvili, sia ai tempi nostri dei due furfantelli (o furfarelli) che ci governano e degli inetti che li circondano
Il titolo è tratto da un romanzo cronaca di una vita. L’autore è Vladimir Konstantinovič Bukovskij (in russo Влади́мир Константи́нович Буко́вский, nato nel ’42, dissidente del regime sovietico. Prigioniero politico rinchiuso in una psikhushka, ospedale psichiatrico, perché sotto lo stalinismo – anche brezneviano – dissentire significava essere matto. In totale ha trascorso dodici anni tra prigioni, campi di lavoro ed ospedali psichiatrici. Nel…
Meister Johannes Eckhart o del “distacco” dalle cose materiali e la ricerca del “fondo” dell’anima, il luogo di Dio. Dalla Direzione spirituale alla Filosofia pratica
Dai tempi del Maestro Eccardo da Hockheim, direttore spirituale, alla filosofia pratica dei giorni nostri: differenze e richiami Johannes Meister Eckhart ha cercato Dio per tutta la vita, come quasi ogni essere umano. Oso dirlo anche pensando agli atei, che negano il divino citandolo spesso, e quindi negando-ciò-che-citano-pensando-di-conoscere-ciò-che-negano. E penso anche ai credenti che credono in qualcosa che pensano di conoscere. Deus fugitivus (est). Johannes Eckhart von Hockheim (in italiano: Maestro Eccardo, nato nel 1260 in Germania ad…
17 giugno 1983, il giorno dell’ingiustizia crudele
Trentasei anni fa alle 4 del mattino veniva arrestato Enzo Tortora, prelevato dai carabinieri e portato in caserma. Verso le 11 della mattina del giorno stesso viene esibito ad usum dei giornalisti antropofagi (definizione di Francesca Scopelliti, la sua compagna) in manette. Ma Tortora non abbassa lo sguardo cercando di nascondersi, non si procura un maglioncino per nascondere i ceppi, ma cammina a testa alta e pronuncia due o tre frasi per dire che è innocente. I giudici Di Pietro (non…