Gli attuali governanti italiani, in particolare i due vicepresidenti del Consiglio dei ministri, non sanno distinguere tra le due declinazioni classiche del potere, la declinazione come dominio e quella come servizio, perché sono ignoranti in tutti e due i sensi dell’ignoranza: nel senso tecnico in quanto hanno poca o punta preparazione costituzionale, e in senso morale in quanto non sanno distinguere tra le cose buone da fare e le cose cattive da evitare o, come dicevano i padri latini e…
“Valore” e “valori” in Max Scheler e in altri pensatori
Max Scheler può essere considerato il pensatore contemporaneo che ha più e meglio approfondito il tema dei “valori” in ambito etico-filosofico, a volte dialogando e a volte polemizzando con il filosofo della politica Carl Schmitt. Egli si mantiene in ambito rigorosamente filosofico, poiché rifiuta di sottomettere i valori ad ogni declinazione psicologistica o economicistica. Per lui i valori appartengono a una dimensione simpatetica della relazione tra umani, avendo “valore” in sé, non in funzione di…
Correzione fraterna, vaniloquio, biasimo, maldicenza, giudizio temerario e calunnia
A modo di esempio vediamo qualcosa dell’agire umano a livello interpersonale, una “scala” di comportamenti umani che va dal virtuoso al gravemente vizioso. La correzione fraterna, se fatta in presenza di un riscontrato errore comportamentale di un amico, di un collega di lavoro o di un dipendente, è doverosa e fortemente efficace, come è talora utile e psicologicamente opportuno il biasimo, se del caso, e se espresso con rispetto per la persona e con motivazioni circostanziate. Vi è poi…
A-crazia (dal greco a-kratìa), vale a dire governo senza oppressione, in tempi in cui le democrazie tendono a somigliare pericolosamente a demo-kratùre, dove il potere si esercita senza rispetto
Il mio amico Francesco Ferrari, filosofo pratico e socio di Phronesis, è ricercatore e docente all’Università di Jena. Ha scritto recentemente un agile volumetto: La comunità postsociale. Azione e pensiero politico di Martin Buber, edito da Castelvecchi. Il filosofo ebreo tedesco si è battuto tutta la vita per un socialismo religioso da una prospettiva ebraica non populista, e nemmeno sovranista. Di questi tempi leggere un testo come quello di Francesco allarga il cuore e le facoltà raziocinanti. Lo consiglierei ai due…
Mimmo Lucano, o del tribalismo epistemologico
Quando ho visto la prode e coraggiosissima Boldrini sotto casa Lucano in quel di Riace ho avuto l’ennesima conferma dell’esistenza di una sorta di tribalismo epistemologico, una vera e specifica visione del mondo. Una visione del mondo a senso unico, incapace di vedere i vari strati della realtà e le contraddizioni insite, in essa. Potrei anche essere d’accordo nel merito se si tratta di salvare vite umane in mare, in montagna, nei deserti o nelle città, ma non nei modi nei quali…
Il friulo-scintoismo, una visione del mondo, o del dolore necessario
Quando ero capo del personale della più grande azienda friulana ho avuto modo di confrontare spesso il modo di lavorare della nostra gente, operai, periti e ingegneri friulani, con il modo di lavorare di tedeschi e svedesi, famosi nel mondo per correttezza, continuità e solerzia. Ebbene, i nostri nulla rendevano ai colleghi del Nord per capacità e saper lavorare senza requie, anzi. Impegno costante, dedizione e senso di appartenenza all’azienda erano al massimo.E mi ricordavano la determinazione di mio padre,…
Tizio, Caio e Sempronio
Prendo a prestito il raccontino sottostante, ove troverai, mio gentil lettore domenicale e oltre, con solo un breve inciso tra parentesi, mio, ricevuto stamane da un caro e spiritoso amico che citerò più avanti, e con il suo permesso quivi pubblico. “Mediamente in ogni azienda di qualsiasi dimensione ci sono tre personaggi: Tizio, Caio e Sempronio. Nomi in voga nell’antica Roma, ma adatti all’uopo di questo racconto breve (n.d.r.). Tizio è il classico “vecio brontolon” (rectius rompicojoni), da tempo in azienda (e…
Da Marx a Nietzsche, da Freud a Edith Stein e Clemente Rebora, una esplorazione del pensiero contemporaneo
Cari lettori e gentili allievi, la visione del mondo “laica”, nel senso etimologi co del termine (da làos, in greco popolo) negli ultimi due secoli è l’oggetto del corso semestrale proposto ai miei storici allievi di ogni età, che mi seguono da quasi tre lustri. Si iniziò con un corso di filosofia morale biennale che intitolai Il Bene e il Male nell’Uomo al fine di chiarire, per quanto possibile, la compresenza dei due “stati psico-morali” nell’anima umana, per cui non si…
La ragione argomentativa, la quaestio disputata e la ricerca dialogica della verità
Risale alla lezione socratico-platonica, scettica, stoica, epicurea ed empirica dell’antica Grecia l’uso delle modalità razionali elencate nel titolo. In seguito la lezione fu accolta e utilizzata anche da pensatori e teologo-filosofi cristiani come Origene di Alessandria e sant’Agostino d’Ippona (l’attuale Annaba in Algeria). E’ presente anche nella filosofia moderna e contemporanea in autori come Galileo (lo inserisco a giusta ragione in questo elenco di filosofi), Montaigne, Pascal, Schopenhauer, Leopardi, Nietzsche e Wittgenstein, insigni tra altri. Altri sommi pensatori come Aristotele,…
Io, quasi come Baruch Spinoza, son condannato (ma me la rido) senza un processo serio, ove ciò sia plausibile, perché ritenuto un pericoloso pensatore e traviatore dei giovani, nel mio piccolo paese, nella mia remota regione, dal mondo prelatizio e dal popolo bue, ma el imbatido, don Alejandro Valverde, campione del mondo di ciclismo sulla durissima rampa di Innsbruck, mi sollecita a tornare in bici, e a fregarmene dei giudizi, come il Poeta insegna tramite Virgilio “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”!
Quando ho visto don Alejandro Valverde Belmonte valicare il tremendo colle al 28% sopra la Città sull’Inn, sono stato felice, sapendo il mio gentil lettore quanto esiti ad usar il termine “felicità”, cui non credo come perennità, o anche solo di significante durata, di stato spirituale. Ero certo che avrebbe battuto in volata i pur valorosi Bardet, Woods e Dumoulin, e i nostri, bravi e perdenti, ancora una volta. Non importa, perché ha vinto chi aveva più garra, più forza e…